COMPAR ALFIO
Forte avete fatto, compare Turiddu! e vuol dire che avete buona intenzione. Questa si chiama parola di giovane d’onore.
GNÀ LOLA
O Vergine Maria! Dove andate, compar Alfio?
COMPAR ALFIO
Vado qui vicino. Che te ne importa? Meglio sarebbe per te che non tornassi più.
ZIA FILOMENA
(s’allontana balbettando). O Gesummaria!
TURIDDU
(chiamando in disparte compar Alfio). Sentite, compar Alfio, come è vero Dio so che ho torto, e mi lascerei scannare da voi senza dir nulla.
Ma ci ho un debito di coscienza con comare Santa, ché son io che l’ho fatta cadere nel precipizio; e quant’è vero Dio, vi ammazzerò come un cane, per non lasciare quella poveretta in mezzo alla strada.
COMPAR ALFIO
Va bene. Voi fate l’interesse vostro.
Via dalla viottola in fondo a destra.
SCENA VIII
Turiddu e la GNÀ LOLA
GNÀ LOLA
O compare Turiddu! In questo stato mi lasciate anche voi?
TURIDDU
Non ci ho più nulla a fare con voi. Adesso è finita fra noi due. Non avete visto che ci siamo abbracciati e baciati per la vita e per la morte con vostro marito? O madre.
GNÀ NUNZIA
(affacciandosi). Che c’è ancora?
TURIDDU
Vado per un servizio, madre. Non ne posso fare a meno. Datemi la chiave del cancello, che esco dall’orto per far più presto. E voi, madre, abbracciatemi come quando sono andato soldato, e credevate che non avessi a tornar più, ché oggi è il giorno di Pasqua.
GNÀ NUNZIA
O che vai dicendo?
TURIDDU
Dico così, come parla il vino, che ne ho bevuto un dito di soverchio, e vado a far quattro passi per dar aria al cervello. E se mai… alla Santa, che non ha nessuno al mondo, pensateci voi, madre.
Entra in casa.
SCENA IX
La gnà Nunzia attonita; la gnà Lola in gran turbamento;
Comare Camilla che fa capolino dalla cantonata; la zia
Filomena sull’uscio di casa; lo zio Brasi presso la tettoia.
GNÀ NUNZIA
O cosa vuol dire?
ZIO BRASI
(accostandosi premuroso). Gnà Lola, tornate a casa, tornate!
GNÀ LOLA
(turbatissima). Perché devo tornare a casa?
ZIO BRASI
Non sta bene in questo momento che vi troviate qui, in piazza! Se volete essere accompagnata… Tu, Camilla, resta qui con comare Nunzia, se mai.
ZIA FILOMENA
(avvicinandosi). O Gesummaria! Gesummaria!
GNÀ NUNZIA
Ma dov’è andato mio figlio?
COMARE CAMILLA
(accostandosi all’orecchio di suo marito). O ch’è stato?
ZIO BRASI
(piano). Non hai visto, sciocca, quando gli ha morsicato l’orecchio? Vuol dire, o io ammazzo voi, o voi ammazzate me.
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