Non c’è nulla d’insolito. A quel tempo provavo disgusto delle cose del sesso - mi pareva che lo spirito, la santità, il mio carattere, ne fossero avviliti. Quando vidi i due serpi godersi e mordersi sul muschio, non potei trattenere il mio dispetto: li toccai col bastone. Poco dopo, ero donna - e per anni il mio orgoglio fu costretto a subire. Le cose del mondo sono roccia, Edipo.

Edipo: Ma è davvero così vile il sesso della donna?

Tiresia: Nient’affatto. Non ci sono cose vili se non per gli dèi.

Ci sono fastidi, disgusti e illusioni che, toccando la roccia, dileguano. Qui la roccia fu la forza del sesso, la sua ubiquità e onnipresenza sotto tutte le forme e i mutamenti. Da uomo a donna, e viceversa (sett’anni dopo rividi i due serpi), quel che non volli consentire con lo spirito mi venne fatto per violenza o per libidine, e io, uomo sdegnoso o donna avvilita, mi scatenai come una donna e fui abbietto come un uomo, e seppi ogni cosa del sesso: giunsi al punto che uomo cercavo gli uomini e donna le donne.

Edipo: Vedi dunque che un dio ti ha insegnato qualcosa.

Tiresia: Non c’è dio sopra il sesso. E’ la roccia, ti dico. Molti dèi sono belve, ma il serpe è il più antico di tutti gli dèi. Quando si appiatta nella terra, ecco hai l’immagine del sesso. C’è in esso la vita e la morte. Quale dio può incarnare e comprendere tanto?

Edipo: Ma tu stesso. L’hai detto.

Tiresia: Tiresia è vecchio e non è un dio. Quand’era giovane, ignorava. Il sesso è ambiguo e sempre equivoco. E’ una metà che appare un tutto. L’uomo arriva a incarnarselo, a viverci dentro come il buon nuotatore nell’acqua, ma intanto è invecchiato, ha toccato la roccia. Alla fine un’idea, un’illusione gli resta: che l’altro sesso ne esca sazio. Ebbene, non crederci: io so che per tutti è una vana fatica.

Edipo: Ribattere a quanto tu dici non è facile. Non per nulla la tua storia comincia coi serpi. Ma comincia pure col disgusto, col fastidio del sesso. E che diresti a un uomo valido che ti giurasse d’ignorare il disgusto?

Tiresia: Che non è un uomo valido - è ancora un bambino.

Edipo: Anch’io, Tiresia, ho fatto incontri sulla strada di Tebe.