Vi vuol bene. E, sinceramente, non credo che la vostra assenza sia stata una cosa grave. La zia Agatha quando siede al piano fa rumore per due.»

«Molto cattivo con lei, e poco gentile con me» rispose Dorian, ridendo.

Lord Henry lo guardò. Senza dubbio era straordinariamente bello, con le labbra scarlatte, dal contorno fine, i limpidi occhi azzurri, i capelli biondi inanellati. Nel suo viso c'era qualche cosa che ispirava un'immediata simpatia. C'era il candore della giovinezza, e della giovinezza aveva anche l'appassionata purezza. Si sentiva che s'era serbato incorrotto dal mondo. Nulla di incomprensibile nel sentimento di adorazione di Basil. Era fatto per essere adorato.

«Siete troppo interessante per dedicarvi alla filantropia, Gray, proprio troppo interessante.» Lord Henry si lasciò cadere sul divano, e aprì il portasigarette.

Il pittore si affaccendava a preparare i colori e i pennelli. Aveva l'aria preoccupata, e, udendo l'ultima osservazione di Lord Henry, lo guardò, esitò un momento e disse: «Harry, oggi vorrei finire il quadro. Mi trovate troppo schietto, se vi chiedo d'andarvene?».

Lord Henry sorrise, e guardò Dorian Gray. «Devo andarmene, Gray?» chiese.

«Oh, no, Lord Henry, per piacere. Mi accorgo che Basil è in una giornata di cattivo umore; non lo posso soffrire quando è così. E poi, vorrei che mi diceste perché non devo dedicarmi alla filantropia.»

«Non so se ve lo dirò, Gray. È un argomento così noioso che bisognerebbe proprio parlarne sul serio. Ma ora che mi avete chiesto di restare, non me ne andrò di certo. Non vi dispiace, vero, Basil? Mi avete detto tante volte che vi faceva piacere che i vostri modelli potessero parlare con qualcuno.»

Hallward si morse le labbra. «Se Dorian lo desidera, rimanete, certo. I capricci di Dorian sono una legge per tutti, non per lui, s'intende.»

Lord Henry prese il cappello ed i guanti. «Siete molto premuroso, Basil, ma temo di dovermene andare. Ho fissato un appuntamento con un tale, all'Orleans. Arrivederci, Gray. Venite a trovarmi qualche pomeriggio, in Curzon Street. Verso le cinque sono quasi sempre in casa. Scrivetemi prima. Mi dispiacerebbe non esser in casa.»

«Basil» gridò Dorian Gray. «Se Lord Henry va via, me ne vado anch'io. Quando dipingete non aprite mai bocca, ed è tremendamente triste stare su un piedistallo, cercando di assumere un'espressione piacevole. Vi ripeto, ditegli di restare.»

«Rimanete, Harry, per far piacere a Dorian e a me» disse Hallward fissando attentamente il quadro. «È vero, quando lavoro non parlo mai e neppure ascolto; dev'essere molto noioso per i miei poveri modelli.