Mi hanno percosso il collo due volte colle palle di piombo e credevo di sentirmi da un momento all'altro strangolare. Che cosa ne dici, Kammamuri?

- Dico che il manti ha approfittato per scapparci di mano.

- Non è un imbecille costui!

- Se lo inseguissimo? - disse Sambigliong. - Forse non è molto lontano.

- A quest'ora chissà dove si sarà rifugiato. Orsú, la partita è perduta e non ci rimane che tornare al nostro praho, - disse Sandokan.

- E andarcene a dormire, - aggiunse Yanez.

- Oh! Lo ritroveremo quel vecchio volpone, - disse la Tigre della Malesia, stringendo le pugna. - Quell'uomo ci è necessario, specialmente ora che sappiamo essere un thug. Non lasceremo Calcutta finché non l'avremo preso.

- In marcia, Sandokan. Non spira buon'aria per noi e i Thugs possono tornare alla carica o prepararci un altro agguato.

Sandokan raccolse la torcia abbandonata da uno dei due fanciulli e che non si era spenta ancora. Stava per mettersi in cammino quando un gemito attrasse la sua attenzione.

- Vi è qualcuno da finire, - disse, estraendo la scimitarra.

- O da raccogliere invece? - chiese Yanez. - Un prigioniero sarebbe preziosissimo.

- È vero, amico mio.

Il gemito si era fatto nuovamente udire.

Veniva dall'angolo della viuzza laterale, da dove erano sbucate le bajadere.

- Rimanete qui a vegliare e ricaricate le pistole, - disse Sandokan, rivolgendosi a Kammamuri e a Sambigliong.

Si diresse verso la viuzza seguito da Yanez e vide stesa a terra, contro la parete d'una casa, una bajadera la quale tentava, ma invano, di rialzarsi.

Era una bellissima giovane, dalla pelle leggermente abbronzata, i lineamenti dolci e fini, cogli occhi nerissimi e i capelli lunghi, intrecciati con fiori di mussenda e nastrini di seta azzurra.

Uno splendido costume copriva il suo corpo sottile come un giunco, pur essendo squisitamente modellato, tutto di seta rosa, con guarnizioni di perle, e che finiva in un paio di calzoncini che scendevano fino alla noce dei piedi.

La povera fanciulla doveva aver ricevuto una palla nel petto, poiché una macchia di sangue si allargava sopra il sottile busto di legno dorato che le racchiudeva il corpo.

Vedendo apparire le due tigri di Mompracem, la fanciulla si coprí il viso con una mano, mormorando:

- Grazia...

- Ah! La bella fanciulla! - esclamò Yanoz, colpito dalla graziosa espressione di quel viso. - Sono ben fortunati i Thugs per avere delle danzatrici cosí graziose.

- Non temere, - disse Sandokan, curvandosi sulla bajadera e accostando la torcia per meglio osservarla. - Noi non uccidiamo le donne. Dove sei ferita?

- Qua... al petto... sahib... Una... palla...

- Vediamo: ce ne intendiamo noi di ferite e all'occorrenza sappiamo anche curarle e forse meglio dei vostri medici.

Una palla aveva colpito la giovane al fianco sinistro. Fortunatamente invece di penetrare in cavità, era solamente strisciata sopra una costola, producendo come uno strappo piú doloroso che pericoloso.

- Fra otto giorni potrai essere guarita, fanciulla mia, - disse Sandokan. - Non si tratta che di arrestare il sangue che fugge in gran copia.

Trasse di tasca un fazzoletto di finissima tela e lo legò strettamente al petto della danzatrice, poi le riallacciò il busto, dicendo:

- Per ora basterà. Dove vuoi che ti riconduciamo? Non siamo amici dei Thugs e credo che essi non torneranno certo a raccoglierti.

La giovane non rispose. Guardava ora Sandokan e ora Yanez, coi suoi begli occhi nerissimi e pieni di splendore, probabilmente stupita che quei due uomini che aveva cercato di perdere, invece di finirla la curassero.

- Rispondi, - disse Sandokan. - Avrai una casa, una famiglia, qualcuno infine che si occuperà di te.

- Portami con te, sahib, - disse finalmente la bajadera con voce tremula. - Non ricondurmi dai Thugs. Quegli uomini mi fanno paura.

- Sandokan, - disse Yanez, che non aveva mai staccato nemmeno per un solo istante, gli occhi dalla danzatrice. - Questa fanciulla può esserci utile e darci delle informazioni preziose. Portiamola a bordo della Marianna.

- Hai ragione: Sambigliong!.

- Eccomi, capitano, - rispose il malese, accorrendo.

- Prendi questa fanciulla e seguici. Bada che è ferita al petto.

Il malese prese fra le robuste braccia la danzatrice, facendole posare sul proprio petto la testa.

- Andiamo, - disse Sandokan, riprendendo la torcia. - In mano le pistole e aprite bene gli occhi.

Attraversarono parecchie vie e viuzze, senza incontrare nessun essere vivente, e verso l'una del mattino giungevano sulla riva del fiume.

La baleniera era a pochi passi, guardata dai malesi.

Sandokan fece collocare a poppa la bajadera dalle cui labbra non era piú uscito alcun lamento, piantò la torcia sulla prora e diede il segnale della partenza.

Yanez si era seduto sull'ultima panca, di fronte alla giovane e la osservava attentamente, ammirando, involontariamente forse, la bellezza di quel viso e la luce profonda di quegli occhi nerissimi, scintillanti come carboncini.

- Per Giove! - mormorava fra sé. - Non ho mai veduto una fanciulla cosí bella. Come si trovava fra le mani di quei sanguinari settari?

Sandokan quasi avesse indovinato il pensiero del suo amico, si era rivolto alla fanciulla che gli sedeva presso.

- Sei anche tu una seguace di Kalí? - le chiese.

La bajadera scosse il capo, sorridendo tristemente.

- Come mai ti trovavi allora assieme con quei bricconi?

- Mi hanno comperata dopo la distruzione della mia famiglia, - rispose la danzatrice.

- Per fare di te una bajadera?

- Le danzatrici sono necessarie nelle cerimonie religiose.

- Dove abitavi?

- Nella pagoda, sahib.

- Ci stavi volentieri?

- No, e come hai veduto ho preferito seguirti piuttosto che tornare nella pagoda dove si compiono dei misteri atroci per soddisfare l'insaziabile sete di sangue della dea.

- A quale scopo avevano mandato te e le tue compagne contro di noi?

- Per impedirvi di seguire il manti.

- Ah! Tu conosci quello stregone? - chiese Sandokan.

- Sí, sahib.

- È un capo dei Thugs?

La fanciulla lo guardò senza rispondere. Una profonda angoscia si era diffusa sul suo bel viso.

- Parla, - comandò Sandokan.

- I Thugs uccidono chi tradisce i loro segreti, sahib, - rispose la fanciulla con voce tremante.

- Sei fra persone che sapranno difenderti contro tutti i Thugs dell'India.