Il mio cuore è soggetto a una legge inflessibile, ma posso almeno augurarti di non perdere l’amore di tua madre e di accogliere la mia benedizione! (Si sfiora le vesti, con una mano, all’altezza del cuore) La sua lettera mi brucia! (Ricade nelle sue meditazioni) E l’altro uomo, l’implacabile Don Sallustio! Mi sembra che il destino mi protegga e, insieme, mi condanni. Mi segue un angelo e mi perseguita uno spettro: io non li vedo ma, nella mia scura notte, sento che si agitano, per condurmi a una rivelazione sorprendente e inaudita, un uomo che mi odia accanto a un uomo che mi ama. Chi mi protegge mi salverà dalla furia dell’altro? Non lo so. Ahimè! La mia sorte oscilla, squassata da venti contrari: che cosa debole e fragile è una regina! Voglio pregare. (S’inginocchia davanti all’immagine della Vergine) Soccorrimi tu, io non oso alzare gli occhi fino a te! (S’interrompe) Mio Dio, la stoffa lacerata, il fiore, la lettera ardono più del fuoco! (Si fruga in petto ed estrae una lettera spiegazzata, un mazzolino di fiori azzurri rinsecchiti e un pezzo di stoffa macchiata di sangue. Li getta sul tavolo e ricade, subito, in ginocchio) Vergine, stella dei naviganti! Vergine, speranza del martire! Aiutami! (Interrompendosi) Quella lettera! (Voltandosi verso il tavolo) È qui e mi attira a sé. (Tornando a inginocchiarsi) Non voglio rileggerla! Regina della consolazione, tu che Gesù ha concesso per sorella agli afflitti! Vieni, ti scongiuro! (Si alza, muove qualche passo verso il tavolo e infine, cedendo a un’attrazione irresistibile, si impadronisce della lettera) Sì, la leggerò ancora! Per l’ultima volta! Poi la distruggerò! (Con un triste sorriso) Povera me! Continuo a ripetermelo da un mese… (Apre risolutamente la lettera e legge) “Signora, nell’ombra, ai vostri piedi, c’è un uomo che vi ama, perduto nelle tenebre notturne che lo circondano. Un uomo che soffre, un verme miserabile che contempla una stella del cielo, un uomo pronto a sacrificarvi la sua anima, se sarà necessario, un uomo che morirà, sempre più giù, nel fondo, mentre voi brillerete tra gli astri”. (Depone la lettera sul tavolo) Quando l’anima ha sete, deve bere anche se la fonte fosse avvelenata! (Piega la lettera e, con la stoffa, la nasconde in seno) Non ho nulla sulla terra. Devo pur amare qualcuno! Se solo l’avesse voluto, avrei amato il re. Che invece mi abbandona, senza amore, alla solitudine.
Si aprono i battenti della porta d’ingresso. Entra un usciere di palazzo in alta uniforme.
USCIERE (con voce stentorea)
Una lettera del re!
LA REGINA (come se si svegliasse di soprassalto, con un grido di gioia)
Del re! Sono salva!
Scena terza
La Regina, la duchessa di Albuquerque, Casilda, Don Guritano, dame del seguito della Regina, paggi Ruy Blas. Tutti entrano con estrema deferenza. La duchessa precede le dame. Ruy Blas resta in fondo. Veste con eleganza raffinata. Il mantello gli ricade sul braccio sinistro, nascondendolo. Due paggi reggono su un cuscino di raso dorato la lettera del re. S’inginocchiano, a rispettosa distanza, davanti alla regina.
RUY BLAS (in fondo, tra sé)
Dove sono? Com’è bella! Per chi mi trovo qui?
LA REGINA (tra sé)
È un aiuto del cielo! (Ad alta voce) Consegnatemela! (Voltandosi verso il ritratto del re) Grazie, monsignore! (Alla duchessa) Da dove viene la lettera?
DUCHESSA
Da Aranjuez, signora, dove il re è a caccia.
LA REGINA
Lo ringrazio dal profondo del cuore. Nella mia solitudine ha intuito che sentivo il bisogno di una parola d’amore che venisse da lui! Datemela, per favore.
DUCHESSA (S’inchina e mostra la lettera)
Devo ricordarvi che, secondo l’uso, io devo aprirla e leggerla per prima.
LA REGINA
Ancora! Sia pure, leggete!
La duchessa prende la lettera e l’apre lentamente.
CASILDA (tra sé)
Ascoltiamo la missiva galante.
DUCHESSA (leggendo)
“Signora, c’è un vento orribile ma ho ucciso sei lupi”. Firmato: “Carlos”.
LA REGINA (tra sé)
Ahimè!
DON GURITANO (alla duchessa)
È tutto?
DUCHESSA
Sì, signor conte.
CASILDA (tra sé)
Ha ucciso sei lupi! Ecco qualcosa che esalta l’immaginazione! Il vostro cuore è geloso, annoiato, devoto, insoddisfatto? Ecco qua: ha ucciso sei lupi!
DUCHESSA (alla regina, presentandole la lettera)
Sua Maestà vuole?…
LA REGINA (rifiutandola)
No.
CASILDA (alla duchessa)
Nient’altro?
DUCHESSA
Senza dubbio. Non c’è bisogno d’altro. Il re è a caccia e, in viaggio, ci comunica chi e cosa ha abbattuto, date le condizioni del tempo. Un’ottima abitudine. (Esaminando ancora la lettera) L’ha scritta lui? No, l’ha dettata.
LA REGINA (strappandole la lettera ed esaminandola a sua volta)
È vero, non è la sua calligrafia. Salvo la firma! (La esamina con maggior attenzione e sembra stupita. Tra sé) È un’illusione? È la stessa calligrafia della lettera! (Indica con la mano il petto, dove ha nascosto la lettera dell’ignoto) Cosa significa? (Alla duchessa) Dov’è il latore del messaggio?
DUCHESSA (indicando Ruy Blas)
Laggiù.
LA REGINA (voltandosi nella direzione dove si trova Ruy Blas)
Volete dire quel giovane?
DUCHESSA
Proprio lui. È un nuovo scudiero che Sua Maestà offre alla regina. Un gentiluomo che il signor di Santa-Cruz mi raccomanda da parte del re.
LA REGINA
Come si chiama?
DUCHESSA
È il signor Cesare di Bazan, conte di Garofa. Se dobbiamo dar credito alla sua fama, è un gentiluomo di molte virtù!
LA REGINA
Bene.
1 comment