Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna, Ventimila leghe sotto i mari, L’isola mi-steriosa, Il giro del mondo in 80 giorni, Michele Strogoff sono i titoli di alcuni fra i suoi libri più famosi. La sua opera completa comprende un’ottantina di romanzi o racconti lunghi, e numerose altre opere di divulgazione storica e scientifica.
Con il successo era giunta anche l’agiatezza economica, e Verne, nel 1872, si stabilì definitivamente ad Amiens, dove continuò il suo lavoro di scrittore, conducendo, nonostante la celebrità acquistata, una vita semplice e metodica. La sua produzione letteraria ebbe termine solo poco prima della morte, sopravvenuta a settantasette anni, il 24 marzo 1905.

BORSE DI VIAGGIO
PRIMA PARTE
CAPITOLO I
IL CONCORSO
— PRIMI classificati: ex aequo, Louis Clodion e Roger Hinsdale
— proclamò ad alta voce il direttore, Julian Ardagh.
Evviva rumorosi e urrà ripetuti accolsero con molti applausi i no-mi dei due vincitori del concorso.
Poi, dall’alto della predella preparata nel vasto cortile dell’Antilian School, il direttore continuò a leggere i seguenti nomi:
— Secondo classificato: Axel Wickborn.
— Terzo classificato: Albertus Leuwen.
Seguì una nuova salva di applausi, meno nutrita della precedente: proveniva sempre da un uditorio molto simpatico. Il signor Ardagh riprese:
— Quarto classificato: John Howard.
— Quinto classificato: Magnus Anders.
— Sesto classificato: Niels Harboe.
— Settimo classificato: Hubert Perkins.
In considerazione dello slancio, i «bravo» si prolungarono, anche in grazia della fretta dimostrata.
Poiché quel particolare concorso avrebbe dovuto premiare nove persone, restava ancora un nome da proclamare.
Anche questo nome venne comunicato dal direttore all’uditorio:
— Ottavo classificato: Tony Renault.
Pur arrivando buon ultimo, i «bravo» e gli «urrà» non furono affatto risparmiati al nome di Tony Renault. Buon compagno, socievo-le e avveduto, di temperamento impulsivo, egli non aveva che amici tra i pensionanti del collegio.
Non appena fatto il suo nome, ogni vincitore era salito sulla predella e aveva ricevuto una stretta di mano da parte del signor Ardagh, poi era andato a riprendere il proprio posto, tra i compagni meno favoriti, che lo applaudivano con entusiasmo.
Al lettore non sarà sfuggito il fatto che i nomi differenti dei nove vincitori ne indicavano anche la diversa nazionalità. Questa differenza era dovuta al fatto che la scuola, diretta a Londra dal signor Julian Ardagh, al numero 314 di Oxford Street, era molto favorevolmente nota sotto la denominazione di Antilian School.
Questa scuola, creata da una quindicina d’anni, era destinata ad accogliere i figli dei coloni originari delle Grandi e delle Piccole Antille, e cioè di Antilia, come si suol dire. 1 Era in questa scuola che gli alunni iniziavano, continuavano o terminavano gli studi in Inghilterra. Di solito vi rimanevano fino ai ventun anni, per ricevervi un’istruzione assai pratica ma anche assai completa, di volta in volta letteraria; scientifica, industriale e commerciale. L’Antilian School aveva allora una sessantina di pensionanti, che pagavano una retta molto e-levata.. Ne sarebbero usciti preparati a ogni genere di carriera, sia che fossero rimasti in Europa sia che fossero tornati nell’Antilia, salvo che le loro famiglie non l’avessero nel frattempo abbandonata.
Era raro che nel corso dell’anno scolastico non vi si incontrassero, in egual numero, spagnoli, danesi, inglesi, francesi, olandesi, svedesi e anche venezuelani, tutti originari di questo arcipelago delle Isole del Vento e delle Isole di Sottovento, di cui le nazioni europee si di-vidono il possesso.
Questa scuola internazionale, destinata esclusivamente ai giovani delle Antille, era allora diretta, con la cooperazione di insegnanti sceltissimi, dal cinquantenne signor Julian Ardagh. Serio e prudente amministratore, egli meritava, con ragione, la fiducia delle famiglie.
Il personale insegnante era di incontestabile valore e lavorava sotto la sua responsabilità, sia che si trattasse di lettere, di scienze o d’arte.
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