Non… 

L’avvertimento venne tardi. Harvey le aveva prese dall’amo e le stava ammirando. 

- Ahi - fece, mentre le dita presero a bruciargli come le avesse infilate in un cesto di aghi. 

- Ora sai cosa sono le fragole di mare. Nulla che non sia pesce si può toccare con le mani nude, dice Pap. Strofinati le mani sul legno e rimetti l’esca, Harvey. Guardarle non serve a niente. È tutto compreso nella paga, anche le punture. 

Harvey sorrise al pensiero dei dieci dollari e mezzo al mese, e pensò a quel che avrebbe detto sua madre se l’avesse visto in quelle condizioni. Soffriva già a vederlo andare sul lago Saranac: e Harvey si ricordò come lui ridesse per quell’ansia. Di colpo la sagola filò nelle sue mani, scorticandogliele nonostante i guantoni. 

- È grosso. Dagli sagola secondo la forza che ha! - gridò Dan. - Vengo ad aiutarti. 

- No, non voglio - strillò Harvey mentre si appendeva alla sagola. - È il mio primo pesce! che sia una balena? 

- Un ippoglosso, forse. - Dan si sporse dal bordo e brandì il grosso muckle pronto a tutto. Qualcosa di bianco e ovale lampeggiò nell’acqua verde. - Ci scommetto che è più di cento libbre. Ci tieni tanto a farcela da solo? 

Le nocche di Harvey erano spellate e sanguinanti per averle strofinate sul legno a causa delle fragole; il viso paonazzo per l’eccitazione e lo sforzo grondava di sudore. Era quasi accecato dallo scintillio del sole attorno alla sagola impazzita. I ragazzi si stancarono prima del pesce che si incaricò di far ammattire il dory per una ventina di minuti, ma alla fine cedette e fu tirato a bordo. 

- La fortuna dei principianti - disse Dan, asciugandosi la fronte. - È più di cento libbre. 

Harvey guardò con enorme orgoglio la grossa preda grigia e marezzata. Aveva visto più volte questi pesci sul marmo delle pescherie, ma non si era mai chiesto come arrivassero a terra. Ora lo sapeva, e ogni pezzo del suo corpo ne dolorava per lo sforzo. 

- Se c’era Pap - disse Dan tirando su la sua lenza - avrebbe letto in questo bestione come in un libro. I pesci diventano sempre più piccoli, e tu hai preso il più grosso ippoglosso che ci capiterà durante il viaggio. La pesca di ieri, l’hai notato? Erano tutti discreti, ma neanche un ippoglosso. Pap leggerebbe questi segni senza fatica, si può leggerli bene o male dice, ma sono sempre chiari. In queste cose, lui è più profondo della Bocca della Balena. 

Mentre parlava si udì un colpo di pistola sulla We’re Here e una cesta da patate venne issata a prua. 

- Cosa ti dicevo? È la chiamata per tutto l’equipaggio. Pap ha in mente qualcosa, perché non avrebbe mai interrotto la pesca a quest’ora. Tira su la lenza, e mettila dentro, Harvey. 

Si trovavano sopravvento allo schooner, pronti a lanciare il dory sul mare tranquillo, quando un grido di dolore mezzo miglio distante li attirò laggiù, dove Penn e il suo dory giravano intorno a un punto fisso come un enorme scarabeo d’acqua. Il piccolo uomo andava avanti e indietro con forsennata energia, ma alla fine di ogni giro il dory ruotava allo stesso modo. 

- Dobbiamo aiutarlo - disse Dan - altrimenti ci mette le radici, qui. 

- Cosa è successo? - domandò Harvey. Era un mondo nuovo per lui, dove non poteva dettar legge ai più grandi, e doveva chiedere tutto. Il mare era una cosa tremendamente grande e indifferente. 

- L’àncora si è impigliata. Penn la perde sempre.