COMPAR ALFIO

(alla gnà Nunzia). E diciotto, a voi! Buon pro vi facciano.

S’avvia per andarsene dond’è venuto.

GNÀ NUNZIA

O dove l’avete visto mio figlio Turiddu, compar Alfio?

SANTUZZA

(piano, dandole una strappata alla veste). Non gli dite nulla, per carità!

COMPAR ALFIO

(tornando indietro). L’ho visto dalle mie parti, all’alba, mentre arrivavo a casa mia. Egli andava correndo, come avesse fretta, e non si accorse di me. Volete che ve lo mandi, se l’incontro?

GNÀ NUNZIA

No, no.

Compar Alfio via. A Santuzza:

Perché mi hai fatto segno di star zitta?

(Santuzza non risponde e china il capo).

GNÀ NUNZIA

Ah!… Cosa ti salta in mente?

SANTUZZA

(celandosi il viso nel grembiale e scoppiando in lagrime). Ah, gnà Nunzia!

GNÀ NUNZIA

(stupefatta). La gnà Lola?… La moglie di compar Alfio?…

SANTUZZA

Come farò adesso che Turiddu mi abbandona?…

GNÀ NUNZIA

O poveretta me! Cosa mi vieni a dire!… Non può essere, ti sbagli; compar Alfio si sbaglia anche lui!… Poi ci sono tanti che hanno il berretto rosso di bersagliere…

SANTUZZA

No, non si sbaglia compar Alfio. Era lui, Turiddu!

GNÀ NUNZIA

Come lo sai?

SANTUZZA

Lo so… Compare Turiddu, prima d’andar soldato… si parlavano colla gnà Lola.

GNÀ NUNZIA

Be’! Poi al suo ritorno la trovò maritata con compar Alfio di Licodiano, e si mise il cuore in pace.

SANTUZZA

Ma essa no! Essa non se lo mise il cuore in pace.

GNÀ NUNZIA

O come sai quest’altra cosa?

SANTUZZA

Lo so, che si affacciava ogni volta, quando lo vedeva passare dinanzi la mia porta, e me lo rubava cogli occhi quella scomunicata! e cercava di attaccar discorso con lui anche! - Compare Turiddu, che ci venite a fare da queste parti? Non lo sapete che non ci fu la volontà di Dio? Ora lasciatemi stare che son di mio marito. - La volontà di Dio era per tentarlo! Egli si metteva a cantare sotto la mia finestra per far dispetto a lei che s’era maritata con un altro. Tanto è vero che l’amore antico non si scorda più. Io come lo sentivo cantare, quel cristiano, sembrava che il cuore mi scappasse via dal petto. Ero pazza, sì! Come potevo dir di no, quand’egli mi pregava: - Apri, Santuzza, s’è vero che mi vuoi bene!… -

Come potevo? Allora gli dissi: - Sentite, compare Turiddu, giuratemi innanzi a Dio, prima! - Egli giurò. Dopo, come lo seppe lei, quella mala femmina diventò gelosa a morte; e si mise in testa di rubarmelo. Mi cambiò Turiddu di qua a qua.

Col gesto della mano

Egli nega, perché gli faccio compassione; ma d’amore non mi ama più!..

Ora che sono in questo stato… che miei fratelli quando lo sapranno m’ammazzano colle sue mani stesse! Ma di ciò non m’importa. Se Turiddu non volesse bene a quell’altra, morirei contenta. Ieri sera venne a dirmi: - Addio, vado per un servizio. - Colla faccia tanto buona! Signore!

com’è possibile avere in core il tradimento di Giuda con quella faccia?

Più tardi una vicina che veniva pel filato mi disse di aver visto compare Turiddu lì dalle nostre parti, dinanzi all’uscio della gnà Lola.

GNÀ NUNZIA

(facendosi la croce). O figlia di Dio, cosa mai vieni a contarmi la santa giornata ch’è oggi!…

SANTUZZA

Ah! che giornata spuntò oggi per me, gnà Nunzia!

GNÀ NUNZIA

Senti, va a buttarti ai piedi del Crocifisso.