Ora che sono in questo stato… che miei fratelli quando lo sapranno m’ammazzano colle sue mani stesse! Ma di ciò non m’importa. Se Turiddu non volesse bene a quell’altra, morirei contenta. Ieri sera venne a dirmi: - Addio, vado per un servizio. - Colla faccia tanto buona! Signore!
com’è possibile avere in core il tradimento di Giuda con quella faccia?
Più tardi una vicina che veniva pel filato mi disse di aver visto compare Turiddu lì dalle nostre parti, dinanzi all’uscio della gnà Lola.
GNÀ NUNZIA
(facendosi la croce). O figlia di Dio, cosa mai vieni a contarmi la santa giornata ch’è oggi!…
SANTUZZA
Ah! che giornata spuntò oggi per me, gnà Nunzia!
GNÀ NUNZIA
Senti, va a buttarti ai piedi del Crocifisso.
SANTUZZA
No, in chiesa non ci posso andare, gnà Nunzia.
GNÀ NUNZIA
(spiegando la mantellina e mettendosela sul capo). Le funzioni sacre non voglio perderle anch’io però.
SANTUZZA
Voi andateci, che vi terrò d’occhio la bottega… Non temete, non sono ladra anche!
GNÀ NUNZIA
Ma che vuoi fare?
SANTUZZA
Non lo so. L’aspetterò qui (accennando la panca accanto all’uscio) come una poveretta di limosina.
GNÀ NUNZIA
Qui? in casa mia?
SANTUZZA
Non dubitate, in casa non entrerò. Non mi scacciate anche dalla porta, gnà Nunzia, se volete fare come il Signore misericordioso, che andate a pregare in chiesa. Lasciatemi qui, vi dico! Lasciate che parli con lui quest’ultima volta, per l’anima dei vostri morti!
GNÀ NUNZIA
(s’avvia verso la chiesa brontolando). O Signore, pensateci voi!
ZIO BRASI
(accorrendo dallo stallatico). Aspettate, aspettate, gnà Nunzia; noi che abbiamo bottega aperta e arriviamo sempre gli ultimi.
La gnà Nunzia è andata via. - La zio Brasi a Santuzza: Ah, voi non andate neppure alle funzioni di Pasqua, comare Santa?
Volete che recitiamo insieme il santo rosario?
SANTUZZA
Lasciatemi stare.
ZIO BRASI
Eh!… che non vi mangio, diavolo!.. Come se non si sapesse…
SANTUZZA
Lasciatemi stare.
PIPPUZZA
(dalla prima viottola a sinistra, affannata). Che ci arrivo alle funzioni, zio Brasi?
ZIO BRASI
Se corri, ci arrivi.
Pippuzza via. - La zio Brasi a Santuzza: Vedete, io faccio come il campanaro, che chiama la gente in chiesa, ma lui se ne sta fuori.
Guardando verso la viottola in fondo, a destra.
Ah! ecco perché volevate che vi lasciassi stare!… Eccolo il merlo… Ora me ne vado anch’io..
Via verso la chiesa.
SCENA II
Turiddu Macca in fretta dalla viottola in fondo a destra e
Santuzza che balza in piedi al vederlo
TURIDDU
Oh, Santuzza!… che fai qui?
SANTUZZA
Vi aspettavo.
TURIDDU
Dov’è mia madre?
SANTUZZA
È andata in chiesa.
TURIDDU
Allora vacci anche tu: ché qui ci abbado io, SANTUZZA
No, non ci vado in chiesa.
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