Cosa potrete offrire per sostituire un’anima come la sua? (Silenzio profondo. Molti tra i Grandi guardano da un’altra parte o si nascondono il viso nel mantello) O voi che vi trovate qui, che il terrore e l’ammirazione ha costretto al silenzio, non condannate severamente il giovane che apostrofa in termini così recisi il padre e il sovrano. State bene attenti! Egli, per me, è morto! Avete lacrime? Vi scorre ancora sangue nelle vene? O è del piombo liquido? Guardate qui, e non condannatemi! (Rivolgendosi al re con calma e maggior senso della misura) Forse attendete di conoscere il finale di questa orribile storia? Ecco la mia spada: siete ancora il mio re. O pensate che abbia paura della vostra vendetta? Uccidete anche me, come avete ucciso il più nobile degli uomini. La mia vita è finita, lo so. Ma che significato avrebbe per me ormai vivere? Io qui rifiuto tutto ciò che ancora potrebbe offrirmi il mondo. Cercatevi tra gli stranieri un altro figlio. Il mio regno è qui… (Si getta a terra sopra il cadavere e si estrania totalmente da ciò che accade. Contemporaneamente, da lontano, si sente un confuso brusio di folla e il chiasso disordinato di molte voci diverse. Attorno al re, invece, c’è un profondo silenzio. Il sovrano guarda uno per uno tutti i presenti che sfuggono volutamente il suo sguardo)
RE
E allora? Nessuno vuol dare una risposta? Tutti gli occhi guardano ostinati per terra, e i volti sono celati nel mantello! La mia condanna è pronunciata: ne decifro il messaggio su quei visi silenziosi. I miei sudditi mi hanno condannato. (Regna lo stesso silenzio, il tumulto s’avvicina e aumenta considerevolmente. Poi tra i Grandi corre un sussurro e vengono scambiati dei cenni di perplessità e, infine, il conte di Lerma dà di gomito quasi inavvertitamente al duca d’Alba)
LERMA
Ma questa è una rivolta!
ALBA (sottovoce)
Ho paura di sì.
LERMA
Stanno salendo, eccoli, arrivano.
Scena quinta
Un ufficiale delle guardie del corpo, i precedenti.
UFFICIALE (accorrendo)
Ribellione! Dov’è il re? (Si fa largo tra la folla e giunge davanti al re) Tutta Madrid è in armi! I soldati inferociti e la plebe hanno cinto d’assedio il palazzo a migliaia. Si dice che il principe Carlos sia stato tratto in arresto e la sua vita sia in pericolo. Il popolo vuol vederlo vivo, o minaccia di mettere a ferro e a fuoco tutta Madrid.
TUTTI I GRANDI (estremamente scossi)
Salvate, salvate il re!
ALBA (al re che rimane quieto, senza muoversi)
Fuggite, Sire. Siete in pericolo. Non sappiamo chi ha fornito armi al popolo.
RE (si riscuote dal suo assenteismo, si risolleva e avanza maestoso tra loro)
È ancora in piedi il mio trono? Sono ancora il sovrano di questo paese? No, non lo sono più. Questi vili piangono, ed è un fanciullo a commuoverli. Si aspetta solo un ordine per schierarsi contro di me. Sono circondato dai ribelli.
ALBA
Sire, che orribili fantasie!
RE
Là! Inginocchiatevi là, gettatevi ai piedi del giovane re che sta sorgendo… io non sono più nulla, un vecchio impotente…
ALBA
A tanto si doveva arrivare! Spagnoli!
(Tutti si radunano intorno al re, e si gettano ai suoi piedi sguainando la spada. Carlos rimane solo accanto al cadavere, abbandonato da tutti)
RE (strappandosi il mantello e gettandolo lontano)
Rivestite lui delle insegne della regalità… fatelo marciare sul mio cadavere calpestato… (Cade svenuto tra le braccia di Alba e di Lerma)
LERMA
Aiuto! Dio!
FERIA
Dio mio! Che cosa spaventosa!
LERMA
Non è più in sé…
ALBA (lascia il re nelle mani di Lerma e di Feria)
Portatelo a letto! Intanto io riporterò la quiete a Madrid. (Esce. Il re viene trasportato fuori, e i Grandi lo seguono)
Scena sesta
Don Carlos, Don Luigi Mercado. Don Carlos rimane solo accanto al cadavere. Un attimo dopo, entra Don Luigi Mercado che si guarda intorno timidamente e rimane in silenzio alle spalle del principe, che non si accorge della sua presenza.
MERCADO
Vengo da parte di Sua Maestà la regina. (Carlos guarda da un’altra parte e non gli risponde) Mi chiamo Mercado, sono il medico personale di Sua Maestà, vi presento le mie credenziali. (Mostra al principe, che si ostina sempre a tacere, un anello col sigillo) La regina desidera assolutamente parlarvi oggi stesso, per affari della massima urgenza…
CARLOS
Nulla è più urgente per me a questo mondo.
MERCADO
Un incarico, mi disse, che le è stato affidato dal marchese di Posa…
CARLOS (alzandosi di scatto)
Come? Subito. (Si avvia dietro a lui)
MERCADO
No! Non è ancora il momento, altezza! Bisogna attendere la notte. Tutte le vie d’accesso sono precluse adesso e le guardie sono state raddoppiate.
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