Guardate Flory: si sceglie come miglior amico un babu, che si dice dottore perché ha fatto due anni alla cosiddetta università indiana. E tu Westfield, tronfio come un pavone dei tuoi poliziotti codardi dalle gambe storte e dalla bustarella facile! E Maxwell, qui, che perde il tempo a correre dietro alle sgualdrine locali. Sì, sì, proprio così, caro Maxwell: ho sentito raccontare le tue avventure a Mandalay, con una certa donnina di nome Molly Pereira. Credo che l’avresti addirittura sposata, se non ti avessero trasferito qui. Si direbbe che a voi tutti piacciano, questi selvaggi. Cristo, non so che cosa ci accadrà, non lo so davvero!»

«Su, bevi un altro po’» disse Westfield. «Ehi, cameriere! Una goccia di birra prima che il ghiaccio si sciolga! Birra, cameriere.»

Il cameriere portò qualche bottiglia di birra di Monaco. Ellis frattanto si era seduto a tavola con gli altri e giocherellava con una bottiglia fredda. La fronte gli sudava. Era ancora di cattivo umore, ma non più furioso. Offensivo e sarcastico lo era sempre, ma quelle sue esplosioni di collera passavano in un lampo, e non chiedeva mai scusa. I litigi erano abituali nel circolo. Lackersteen, che cominciava a sentirsi meglio, studiava le illustrazioni della «Vie Parisienne». Erano già passate le nove, ormai, e la stanza, piena dell’acre fumo del cheroot, era bollente. Le camicie cominciavano a incollarsi alle spalle, col primo sudore della giornata. Il chokra10 invisibile, che da fuori tirava la corda della punkah, era caduto addormentato nel sole.

«Cameriere!» gridò Ellis. E come questi entrò: «Va’ a svegliare quel chokra!».

«Sì, signore.»

«Cameriere!»

«Sì, signore.»

«Quanto ghiaccio ci è rimasto?»

«Solo venti libbre, signore. Basterà solo per oggi, credo. Trovo molta difficoltà a mantenere il ghiaccio fresco.»

«Come parli, maledetto? “Trovo molta difficoltà”, hai inghiottito un dizionario? “Scusare signore, io non riuscire mantenere ghiaccio”, così dovresti parlare. Ci toccherà licenziarlo, questo tipo: parla troppo bene l’inglese. Io non posso sopportare servi che parlano l’inglese. Capito?»

«Sì, signore» disse il cameriere, e uscì.

«E benone! Niente ghiaccio fino a lunedì» disse Westfield. «Torni nella giungla, Flory?»

«Sì, dovrei già esserci a quest’ora. Sono venuto qui per vedere la posta.»

«Penso anch’io di fare un giretto. Procurarmi un po’ di indennità di viaggio. Non posso starmene nel mio fottuto ufficio in questa stagione, sempre seduto sotto una maledetta punkah a firmare una scartoffia dietro l’altra, e a masticare cartaccia. Dio, come vorrei che ci fosse di nuovo la guerra!»

«Partirò dopodomani» disse Ellis. «Quel maledetto padre non verrà mica a tenere la sua funzione, domenica? Cercherò, in ogni modo, di non esserci. Detesto inginocchiarmi!»

«Domenica prossima» disse Westfield «io ci sarò, e anche MacGregor. Deve essere dura per quel povero diavolo del padre.