Sta arrivando qualcuno in tutta fretta.

CASSIO - Ma questo č Cinna. Lo conosco al passo. Č un amico.

Entra CINNA

Dovč che corri, Cinna?

CINNA - A cercarti.

(Indicando Casca) Chi č, Metelo Cimbro?

CASSIO - No, questi č Casca, un altro nostro socio nelimpresa. Sono giŕ lě ad attendermi?

CINNA - (Stringendo la mano a Casca) Molto piacere!

Ma che notte orrenda! Ci sono due o tre fra i nostri amici che han visto dele strane apparizioni.

CASSIO - Ma dimmi: sono atteso?

CINNA - Sě, taspettano. Oh, se potessi tu far tanto, Cassio, da guadagnare Bruto al nostro scopo!

CASSIO - A questo non pensare, caro Cinna. Toh, prendi questo foglio, vedi se ti riesce di posarlo sula sedia pretoria, dove Bruto lo possa poi trovare(22); questaltro glielo getti dentro casa dala finestra; questo, con la cera, vedi di affiggerlo sopra la statua di Bruto antico(23). Poi, quando avrai fatto, raggiungici al Teatro di Pompeo, dove ci troverai tutti riuniti.

Decio Bruto e Trebonio son giŕ lŕ?

CINNA - Ci son tutti, fuorché Metelo Cimbro, che č venuto a cercarti a casa tua. Bene, corro a posare questi fogli, Cassio, secondo quelo che mhai detto.

CASSIO - E poi torna al Teatro di Pompeo.

(Esce Cinna)

Vieni, Casca, tu ed io, prima di giorno, ce ne andiamo da Bruto, a casa sua. Di lui tre quarti sono giŕ con noi; e son certo che dopo questo incontro noi lo terremo in pugno tutto intero.

CASCA - Oh, egli siede alto in tutti i cuori, se lavremo associato in questimpresa, quelo che in noi potrŕ apparire colpa, quasi per unalchěmia sopraffina(24) si muterŕ in virtů pregiata e degna.

CASSIO - Hai giudicato bene il suo valore e il gran bisogno CASSIO - Hai giudicato bene il suo valore e il gran bisogno che abbiamo di lui. Andiamo, č giŕ passata mezzanotte. Prima di giorno dobbiamo svegliarlo, e assicurarlo dala nostra parte.

ATTO SECONDO

SCENA I

Il giardino dela casa di Bruto

Bruto sta passeggiando solo nela notte

BRUTO - (Chiamando) Ehi, Lucio, oh!

(Tra sé) Non mi riesce ancora dindovinar, dal moto dele stele, quanto č vicino il giorno

(Chiama ancora) Ehi, Lucio, oh! Potessi avere anchio questo suo vizio di dormire cosě profondamente! Alora, Lucio, sveglia!

Sveglia, dico!

Entra LUCIO

LUCIO - Mhai chiamato, padrone?

BRUTO - Prendi un cero, portalo nel mio studio, e quando č acceso vieni a chiamarmi.

LUCIO - Va bene, padrone.

(Esce)

BRUTO - Devesser con la morte (25)!

Per mia parte, non ho nessun motivo per doverlo coprire di disprezzo; ma si tratta del bene generale. Vorrebbe farsi disprezzo; ma si tratta del bene generale. Vorrebbe farsi incoronare re. Quanto ciň puň cambiar la sua natura? Ecco il mio dubbio

Č la bela giornata che fa uscire la vipera alaperto. E alora occorre agire con cautela. Incoronarlo re!

Giŕ, ma cosě gli diamo in mano un pungolo con cui potrŕ far danno quando vuole

Del potere si abusa facilmente, quando non sia congiunto ala pietŕ; anche se in Cesare non seppi mai che le passioni avessero prevalso sula fredda ragione

Ma č provato che lumiltŕ servě sempre da scala alambizione, quando questa č giovane, e chi sale le volge sempre il volto; ma poi, raggiunto lultimo gradino, volta il dorso ala scala, e guarda in alto sdegnoso ormai degli umili gradini grazie ai quali č salito fin lassů. Cosě potrebbe Cesare

ed alora, per impedirlo, occorre prevenirlo. Poiché, peraltro, una denuncia simile potrŕ apparire senza fondamento, per quelo chegli č stato fino ad oggi, mettiamola cosě: quelo chč oggi, se acquistasse maggiori proporzioni, potrebbe volgere ad estremi eccessi; e si deve pensare alora a Cesare come a un uovo di serpe che, covato, diverrebbe fatale per natura; ed alora uccidiamolo nel guscio!

Rientra LUCIO

LUCIO - Padrone, il lume č acceso nel tuo studio.