Il Capitale - Libro II
IL CAPITALE
CRITICA DELL’ECONOMIA POLITICA
Karl Marx
LIBRO II

Karl Marx and Friedrich Engels
AVVERTENZA PER IL LETTORE
Il testo del II libro del Capitale che viene qui riportato non è una delle traduzioni integrali del testo originale che sono disponibili: esso infatti è una rivisitazione delle traduzioni esistenti (in italiano ed in francese) a cui sono state apportate le seguenti modifiche:
a – sono state cambiate le unità di misura e le grandezze (fatta eccezione per le parti storiche);
b – i dati richiamati nella forma di testo sono stati trasformati talvolta in tabelle ed in forma grafica;
c – in alcuni capitoli (in particolare i cap. 15, 20 e 21) sono state introdotte delle rappresentazioni grafiche al fine di facilitare la comprensione del ragionamento.
Ci rendiamo conto che leggere un testo del Capitale in cui Marx formula esempi in Euro invece che in Lire Sterline potrebbe far sorridere e far pensare ad uno scherzo o ad una manipolazione che ha travisato il pensiero dell’Autore, avvertiamo invece il lettore che il testo è assolutamente fedele al pensiero originale e che ci siamo permessi di introdurre alcune “varianti” per consentire a coloro che non hanno dimestichezza con le unità di misura e monetarie inglesi di non bloccarsi di fronte a questa difficoltà e di facilitarne così la lettura o lo studio. In altre parti si è invece mantenuto le unità di misura e monetarie inglesi originali perchè la lettura non creava problemi di comprensione e per ragioni di fedeltà storica.
Ci facciamo altresì carico dell’osservazione che Engels ha formulato nelle “considerazioni supplementari” poste all’inizio del III Libro,laddove, di fronte alle molteplici interpretazioni del testo che vennero fatte dopo la prima edizione, sostiene: “Nella presente edizione ho cercato innanzitutto di comporre un testo il più possibile autentico, di presentare, nel limite del possibile, i nuovi risultati acquisiti da Marx, usando i termini stessi di Marx, intervenendo unicamente quando era assolutamente necessario, evitando che, anche in quest’ultimo caso, il lettore potesse avere dei dubbi su chi gli parla. Questo sistema è stato criticato; si è pensato che io avrei dovuto trasformare il materiale a mia disposizione in un libro sistematicamente elaborato, en faire un livre, come dicono i francesi, in altre parole sacrificare l’autenticità del testo alla comodità del lettore. Ma non è in questo senso che io avevo interpretato il mio compito. Per una simile rielaborazione mi mancava qualsiasi diritto; un uomo come Marx può pretendere di essere ascoltato per se stesso, di tramandare alla posterità le sue scoperte scientifiche nella piena integrità della sua propria esposizione. Inoltre non avevo nessun desiderio di farlo: il manomettere in questo modo perchè dovevo considerare ciò una manomissione l’eredità di un uomo di statura così superiore, mi sarebbe sembrato una mancanza di lealtà. In terzo luogo sarebbe stato completamente inutile. Per la gente che non può o non vuole leggere, che già per il primo Libro si è data maggior pena a interpretarlo male di quanto non fosse necessario a interpretarlo bene — per questa gente è perfettamente inutile sobbarcarsi a delle fatiche”.
Marx ed Engels non ce ne vogliano, ma posti di fronte alle molteplici “fughe” dallo studio da parte di persone che non possedevano una cultura accademica, fughe che venivano imputate alla difficoltà presentate dal testo, abbiamo deciso di fare uno “strappo” alle osservazioni di Engels, intervenendo in alcune parti avendo altresì cura di toccare il testo il meno possibile. Nel fare questo “strappo” eravamo tuttavia confortati dal fatto che, a differenza della situazione in cui Engels si trovava, oggi chi vuole accedere al testo “originale”, dispone di diverse edizioni in varie lingue.
Coloro che volessero accostarsi al testo originale in lingua italiana si consigliano le seguenti edizioni:
• Il capitale, Le Idee, Editori Riuniti, traduzione di Raniero Panzieri;
• Il capitale, Edizione Einaudi, traduzione di Raniero Panzieri;
• Il capitale, Edizione integrale - I mammut – Newton Compton, a cura di Eugenio Sbardella;
PREFAZIONE
Non fu un lavoro facile approntare per le stampe il II Libro del Capitale in maniera tale che si presentasse, da una parte, come un’opera organica e il più possibile compiuta e d’altra, come opera esclusiva dell’autore, non dell’editore. Il grande numero degli studi, per lo più frammentari, che ci si trovava dinanzi rendeva più difficile il compito. Tutt’al più, uno solo (Ms. IV), fin dove arrivava, era redatto completamente per la stampa; ma anche di questo, la parte maggiore era invecchiata per l’aggiunta di redazioni posteriori. La massa principale del materiale, sebbene nella maggior parte elaborata compiutamente quanto alla sostanza, non lo era quanto alla lingua; redatto nella lingua in cui Marx era abituato a stendere i suoi estratti: stile trascurato, familiare, frequentemente espressioni e locuzioni ruvidamente umoristiche, definizioni tecniche inglesi e francesi, spesso intere frasi e anche pagine in inglese; pensieri buttati giù nella forma in cui a mano a mano si sviluppavano nella mente dell’autore. Accanto a singole parti trattate diffusamente, altre, ugualmente importanti, soltanto accennate; il materiale di fatti illustrativi raccolto ma a malapena raggruppato, non diciamo poi elaborato; alla fine dei capitoli, per l’urgenza di arrivare al capitolo successivo, spesso soltanto un paio di frasi tronche, come pietre miliari degli sviluppi lasciati incompiuti; infine la nota scrittura, a volte illeggibile per lo stesso autore.
Io mi sono accontentato di riprodurre i manoscritti il più letteralmente possibile, di modificare nello stile soltanto ciò che Marx stesso avrebbe modificato e di interpolare proposizioni e passaggi esplicativi soltanto là dove era assolutamente necessario e dove, per di più, il senso era del tutto indubbio. Frasi la cui interpretazione permettesse il sia pur più lontano dubbio, sono state, di preferenza, riportate alla lettera. I rimaneggiamenti e le interpolazioni da me introdotti non ammontano in tutto a dieci pagine a stampa, e sono soltanto di natura formale.
La semplice enumerazione del materiale manoscritto postumo di Marx per il Il Libro dimostra con quale impareggiabile coscienziosità, con quale rigorosa autocritica egli tendesse ad elaborare fino alla estrema perfezione, prima di pubblicarle, le sue grandi scoperte economiche; un’autocritica che solo raramente gli concesse di adeguare nella forma e nel contenuto l’esposizione al suo orizzonte che si allargava continuamente attraverso nuovi studi. Questi materiali sono dunque i seguenti.
Innanzitutto, un manoscritto Per la critica dell’economia politica, 1472 pagine in quarto in 23 quaderni, scritto dall’agosto 1861 al giugno 1863. È la continuazione del primo fascicolo dallo stesso titolo, comparso a Berlino nel 1859. Nelle pagine 1-220 (quaderni I-V) e poi di nuovo nelle pagine 1159-1472 (quaderni XIX-XXIII) tratta i temi esaminati nel I Libro del Capitale, dalla trasformazione del denaro in capitale fino alla conclusione, ed è, per tale argomento, la prima redazione esistente. Le pagine 973-1158 (quaderni XVI- XVIII) trattano di: capitale e profitto, saggio del profitto, capitale commerciale e capitale monetario, dunque di temi che più tardi saranno sviluppati nel manoscritto per il Libro III. I temi trattati nel Libro Il, come pure parecchi trattati più tardi nel Libro III, non sono invece raggruppati in modo particolare. Essi vengono trattati a parte, particolarmente nella sezione che costituisce il corpo principale del manoscritto: pagine 220-972 (quaderni VI-XV): Teorie sul plusvalore. Questa sezione contiene una storia critica particolareggiata del nocciolo dell’economia politica, della teoria del plusvalore e sviluppa accanto a ciò, in polemica opposizione con i predecessori, la maggior parte dei punti esaminati più tardi in maniera particolare e in logica concatenazione nel manoscritto per i Libri lI e III. Mi riservo di pubblicare come Libro IV del Capitale la parte critica di questo manoscritto, escludendo i numerosi passi già svolti nei Libri Il e III. Per quanto di grande valore, tale manoscritto non era utilizzabile per la presente edizione del Il Libro.
Il manoscritto cronologicamente seguente è quello del Libro III. Esso fu scritto, almeno per la maggior parte, nel 1864 e nel 1865. Soltanto dopo che questo fu terminato nella sua parte essenziale, Marx si apprestò a elaborare il I Libro, il primo volume stampato nel 1867. Questo manoscritto del III Libro vado ora a rielaborarlo per la stampa.
Del periodo successivo, — dopo la pubblicazione del I Libro — esiste per il Il Libro una raccolta di quattro manoscritti in folio, da Marx stesso numerati I — IV. Di essi, il manoscritto I (150 pagine) è da datare presumibilmente nel 1865 o ‘67, ed è la prima elaborazione autonoma, ma più o meno frammentaria, del Il Libro nella sua suddivisione attuale.
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