Solo dopo ciò poté cominciare il vero e proprio lavoro di redazione, che ho limitato all’indispensabile, mantenendo il più possibile il testo del primo abbozzo ovunque la chiarezza lo permetteva, ed evitando di eliminare singole ripetizioni ove esse, come di solito in Marx, affrontano la materia da altri lati oppure la riespongono in forma diversa. Dove i miei mutamenti e aggiunte non sono di carattere puramente redazionale, oppure dove ho dovuto rielaborare il materiale documentario fornito da Marx in conclusioni mie, seppure mantenute il più possibile nello spirito di Marx, tutto il passo è posto in parentesi quadre (in questo lavoro è racchiuso tra parentesi rotonde) e contrassegnato con le mie iniziali. Per le mie note a piè di pagina mancano, qua e là, le parentesi: dove però alla fine stanno le mie iniziali sono io il responsabile per tutta la nota.

Nel manoscritto, come è naturale in un primo abbozzo, si trovano numerosi riferimenti a punti da svilupparsi in seguito, senza che queste promesse vengano sempre mantenute. Io li ho lasciati perché mostrano le intenzioni dell’Autore riguardo alla futura elaborazione.

Ed ora in particolare.

Per la prima sezione il manoscritto base era utilizzabile solo con grandi limitazioni. Subito all’inizio è esposto l’intero computo matematico del rapporto fra saggio del plusvalore e saggio del profitto (che costituisce il nostro capitolo 3): mentre la materia sviluppata nel nostro capitolo 1 vi è trattata solo in seguito e occasionalmente. In proposito furono di aiuto due inizi di un rifacimento, ciascuno di 8 pagine in folio: però anche questi non sono elaborati in modo de! tutto organico. Da essi è stato ricavato l’attuale capitolo 1. Il capitolo 2 è tratto dal manoscritto base. Per il capitolo 3 vi era tutta una serie di elaborazioni matematiche incomplete, ma anche un intero quaderno, quasi completo, scritto negli anni dopo il 1870, che espone mediante equazioni il rapporto tra saggio del plusvalore e saggio del profitto. Il mio amico Samuel Moore, che ha curato anche la maggior parte della traduzione inglese del primo Libro, si assunse l’elaborazione di questo quaderno in vece mia, lavoro per il quale, da vecchio matematico di Cambridge, era molto più adatto di me. Dal suo riassunto, e utilizzando saltuariamente il manoscritto base, io ho poi preparato il capitolo 3. Del capitolo 4 esisteva solo il titolo. Poiché però l’oggetto in esso trattato, Effetti della rotazione sul saggio del profitto, è di importanza determinante, l’ho elaborato io stesso, motivo per cui l’intero capitolo è nel testo posto tra parentesi. Ne risultò che, di fatto, la formula del capitolo 3 per il saggio del profitto doveva subire qualche modificazione per essere generalmente valida. A partire dal quinto capitolo il manoscritto base è l’unica fonte per il resto della sezione, benché anche qui si siano rese necessarie molte modificazioni e integrazioni.

Per le tre sezioni che seguono potei attenermi quasi interamente, a prescindere dallo stile della stesura, al manoscritto originale. Singoli punti, per lo più riferentisi all’influsso della rotazione, dovettero essere elaborati in armonia con il capitolo 4 da me inserito: anch’essi sono posti fra parentesi e segnati con le mie iniziali.

La sezione V, che tratta il soggetto più complicato dell’intero Libro, presentò le maggiori difficoltà. E proprio a questo punto Marx era stato sorpreso da una delle gravi crisi cui abbiamo accennato. Qui non esiste dunque un abbozzo completo e neppure uno schema i cui contorni fossero da completare, bensì solo un inizio di stesura che più di una volta sbocca in un disordinato cumulo di notizie, osservazioni, materiali in forma di estratto. Dapprima cercai di completare questa parte, come in certo qual modo mi era riuscito con la prima, riempiendo i vuoti ed elaborando i frammenti solo accennati, in modo che essa almeno offrisse approssimativamente quello che l’Autore aveva pensato di dare. Ho fatto almeno tre tentativi, tutti falliti, e il tempo così perso è una delle cause principali del ritardo. Finalmente mi accorsi che per questa via non sarei riuscito. Avrei dovuto rivedere tutta la voluminosa letteratura sull’argomento per ricavarne, alla fin fine, qualcosa che non sarebbe stato il libro di Marx. Non mi rimase altro che rassegnarmi ad un metodo sbrigativo, cioè limitarmi ad ordinare il più possibile quanto esisteva e ad aggiungere solo le integrazioni assolutamente indispensabili.

E così nella primavera del 1893 terminai il lavoro principale per questa sezione.

Dei singoli capitoli, quelli dal 21 al 24 erano nella loro parte essenziale elaborati. I capitoli 25 e 26 richiesero un vaglio della documentazione e l’interpolazione di materiale che si trovava in altri punti. I capitoli 27 e 29 poterono essere tratti quasi completamente dal testo del manoscritto, mentre il capitolo 28 dovette qua e là essere diversamente raggruppato. Con il capitolo 30 però cominciarono le vere e proprie difficoltà. Da qui in avanti si dovette mettere nel giusto ordine non solo il materiale di documentazione, ma altresì il filo conduttore del ragionamento, interrotto ogni momento da frasi incidentali, digressioni ecc. e spesso proseguito in altri punti del tutto incidentalmente. Così, per mezzo di spostamenti e di eliminazioni di punti, che furono utilizzati altrove, venne portato a termine il capitolo 30. Il capitolo 31 era di nuovo elaborato con maggiore coesione.