Se mi sposerò, voglio assolutamente sposare un uomo famoso.
- Perché non dovresti? - esclamai - . Sono le donne come te che danno forza agli uomini. Dammi un’occasione e vedrai se saprò coglierla! E poi, come dici tu, gli uomini dovrebbero costruirsi le loro occasioni e non aspettare che vengano loro offerte. Guarda Clive: (4) un semplice impiegato, e conquistò l’India. Perbacco! Farò anch’io qualcosa nel mondo! -
Lei rise della mia improvvisa esuberanza irlandese.
- Perché no - disse - . Tu hai tutto ciò che un uomo può avere: giovinezza, salute, forza, educazione, energia. Mi dispiaceva che avessi parlato. E ora sono contenta, così contenta, se questo risveglia in te simili pensieri.
- E se lo farò…
La sua mano si posò come caldo velluto sulle mie labbra.
- Non una parola di più, signore. Lei dovrebbe essere in ufficio per il servizio serale già da mezz’ora, solo che io non ho avuto il cuore di ricordarglielo. Un giorno, forse, quando lei avrà conquistato il suo posto nel mondo, ne riparleremo.
E fu così che mi ritrovai in quella nebbiosa sera di novembre a inseguire il tram di Camberwell con il cuore che mi ardeva nel petto, e con l’appassionata determinazione a non lasciar passare un altro giorno senza aver trovato qualche impresa che fosse degna della mia dama. Ma chi in tutto questo vasto mondo avrebbe mai potuto immaginare la forma incredibile che quest’impresa era destinata ad assumere, o gli insoliti passi che mi ci avrebbero condotto?
E, dopo tutto, al lettore sembrerà che questo capitolo di apertura non abbia niente a che fare con la mia narrazione; tuttavia non ci sarebbe stata narrazione senza di esso, perché è solo quando un uomo esce nel mondo con l’idea che ci sono azioni eroiche da compiere tutt’intorno a lui, e con il desiderio ben vivo nel cuore di dedicarsi a quella che per prima gli capiti davanti, che egli rompe, come feci io, con la vita conosciuta, e si arrischia a inoltrarsi nella meravigliosa, mistica, remota terra dove si trovano le grandi avventure e le grandi ricompense. Guardatemi, dunque, nell’ufficio della “Daily Gazette”, nel cui staff ero una unità assolutamente insignificante, con la risoluta determinazione a trovare quella stessa sera, se possibile, la ricerca che sarebbe stata degna della mia Gladys! Era crudeltà, era egoismo, che lei mi avesse chiesto di rischiare la vita per la sua propria glorificazione? Simili idee possono venire a una persona di mezza età, ma non a un ardente ventitreenne nella febbre del suo primo amore.
NOTE:
(1) Sistema monetario in cui l’unità monetaria era fissata sia in argento che in oro, in vigore in alcuni Paesi dalla seconda metà del sec’ XIII sino alla fine del sec’ XIX. La prima guerra mondiale mise praticamente fine alle controversie sui vantaggi e gli svantaggi del bimetallismo e del monometallismo, contribuendo al trionfo di quest’ultimo.
(2) Richard Francis Burton (Torquay 1821 - Trieste 1890), esploratore, letterato e traduttore.
Arruolatosi al servizio della Compagnia delle Indie, apprese alla perfezione le lingue orientali. Nel 1857 scoprì il lago Tanganica; in seguito esplorò l’altopiano del Brasile. Tradusse egregiamente Os Lusìadas di Camoes (1880) e, per la prima volta in versione integrale, le Mille e una notte (1885 -
88).
(3) E’ l’autobiografia di John Rowlands, poi sir Henry Morton Stanley (1841 - 1904), giornalista e celebre esploratore inglese: The Autobiography of Sir Henry Morton Stanley… Edited by his wife, Dorothy Stanley, [s’e’], London 1909.
(4) Robert Clive (Styche, Shropshire 1725 - Londra 1774), militare e uomo politico. Appartenente a una famiglia di piccola nobiltà provinciale, dopo aver svolto mansioni subalterne al servizio della Compagnia delle Indie Orientali, fu più tardi il fondatore dell’Impero dell’India britannica.
II.
Tenti la sorte con il professor Challenger.
Mi è sempre stato simpatico Mcardle, lo scorbutico, anziano redattore capo, dalla schiena curva e dalla testa rossa, e speravo abbastanza di essergli simpatico anch’io. Naturalmente il vero capo era Beaumont, ma lui viveva nella rarefatta atmosfera di qualche vetta olimpica dalla quale non poteva distinguere nulla che fosse più piccolo di una crisi internazionale o di una spaccatura nel governo.
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