Scosse bruscamente il capo, e
- Benissimo! - interruppe l’altro; - faccia conto allora che io ritiri la parola e dica disse:
di credere che sia non vero!
- Padre, son venuto a dirle addio; non ne posso più!…
- Ma lei non ritira nulla - replicò pacatamente Percy - e continua a credere che sia Percy fece di tutto per non dimostrare il suo turbamento, ed accennatagli una assurdo: me lo ha detto una ventina di volte. Sì! glielo ripeto, è orgoglio… e sedia, si pose lui pure a sedere.
questo basta a spiegare ogni cosa. Sono le disposizioni morali, quelle che
- Tutto è finito! - riprese l’altro con voce risoluta. - Io non credo nulla, ma è già contano soprattutto; forse vi saranno altre ragioni…
un anno che non credo più nulla!
P. Francis alzò la testa.
- Vuol dire, forse, che non sente, che non sperimenta più nulla? - domandò
- Oh! la vecchia storia! - disse affettando disprezzo.
Percy.
- Se mi dà la sua parola d’onore che in questa faccenda non vi è di mezzo la
- No, non è questo, padre - replicò l’altro. - Le dico che non mi rimane più nulla; donna, e che lei non si propone il conseguimento di qualche altro fine perverso, già non potrei neppur discutere in questo momento; non ho che da dirle: Addio!
io sono disposto a prestarle fede! Ma… ella dice bene, è una vecchia storia!…
Percy non sapeva che cosa rispondere. Aveva trattato con P. Francis per più di
- Ed io le giuro che non è vero! - esclamò l’altro.
otto mesi, dacché questi gli aveva confidato che la sua fede se ne andava; capiva
- Sia ringraziato Iddio, allora! - disse Percy; - vi sarà un ostacolo di meno per la lotta amara che doveva straziarlo, e commiserava quella povera creatura, ritornare alla fede!
comunque travolta nel turbine vertiginoso della nuova Umanità.
Seguì un momento di silenzio.
Gli avvenimenti contemporanei esercitavano un’attrattiva terribile: la fede, salvo Percy, in verità, non poteva dire di più. Gli aveva parlato tante volte di quella per chi fosse convinto la volontà e la grazia esser tutto e l’emozione nulla, si vita interiore dove la verità si fa manifesta, dove gli atti di fede ricevono la loro trovava nelle condizioni di un fanciullo, che insinuatosi tra i congegni di una conferma; aveva raccomandato la preghiera e l’umiltà, finché non si accorse che immensa macchina, poteva sì o no uscir vivo, ma ad ogni modo abbisognava di tali nomi riuscivano tediosi a P. Francis, il quale rinfacciava al suo collega di nervi d’acciaio per tenersi fermo.
consigliare atti di pura auto-suggestione. Questi oramai disperava di poter Gli era difficile giudicare fino a qual punto fosse colpevole il suo amico, per illuminare un uomo, il quale non si accorgeva che, se l’amore e la fede possono quanto convinto in coscienza che egli dovesse realmente ritenersi colpevole. Nei da un punto di vista considerarsi come fenomeni auto-suggestivi, da un altro secoli di gran fede la più inadeguata comprensione delle dottrine religiose può punto si manifestano come realtà vere, quali sono, per esempio, le facoltà sostenere la prova; ma in quelli di critiche investigazioni solamente gli uomini artistiche, ed esigono i medesimi perfezionamenti; e che l’amore e la fede dal cuore umile e puro si possono esporre per lungo tempo al cimento a meno generano la certezza della loro oggettiva realtà, ed effettuano e sperimentano che non siano protetti da un miracolo di ignoranza.
cose, le quali effettuate e sperimentate risultano di gran lunga più reali ed Mentre Psicologia e Materialismo dietro una considerazione unilaterale obiettive delle stesse cose sensibili. Per quell’uomo l’evidenza aveva perduto sembravano poter spiegare ogni cosa, mancava nei più una rigorosa esperienza ogni valore.
dei fatti spirituali per comprendere la pratica inadeguatezza di simili dottrine. E, Egli si tacque depresso ed agghiacciato da quella crisi; guardò distrattamente per ciò che riguardava la personale responsabilità del P. Francis, egli non si l’antico e nudo parlatorio, le sue tozze finestre dalle persiane fatte a stuoia, poteva nascondere che nella religione del suo collega troppa importanza era dominato da un pensiero di disperazione per quel povero fratello umano, che data al cerimoniale e ben poca alla preghiera. L’esterno riassorbiva l’interno.
aveva occhi e non vedeva, orecchi e non udiva. E desiderò che, datogli l’ultimo Così Percy agì in modo da non dimostrare nei vividi occhi grigi quella addio, si partisse: che cosa rimaneva più da fare per lui?
compassione che internamente provava.
P. Francis, che sedeva con la posa fiacca dell’uomo confuso, parve indovinare il
- Ella pensa, si capisce, che tutto questo avvenga per colpa mia - disse Francis pensiero dell’altro e ad un tratto si alzò dicendo:
con tono piuttosto aspro.
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