Essa è tutto per me, nella vita. Ogni sera vado a sentirla recitare. Una sera essa è Rosalinda, la sera seguente Imogene. L'ho vista morire in un cupo mausoleo italiano, suggendo il veleno dalle labbra dell'amante. L'ho vista aggirarsi per le foreste delle Ardenne, vizioso fanciullo, in calzoncini, giacchetta e berrettino. Pazza, si è presentata a un re colpevole, e gli ha dato ruta da portare, ed erbe amare da assaggiare. Innocente, le nere mani della gelosia hanno imprigionato la sua gola sottile. L'ho vista in ogni epoca e in ogni costume. Le donne semplici non eccitano la nostra fantasia. Sono chiuse nel proprio secolo. Nessuna magia le trasfigura. Le loro idee ci sono facilmente note come i loro cappellini. Si possono trovare quando si vuole. Non c'è mistero in nessuna di loro. Vanno a cavallo la mattina al Park, e a chiacchierare il pomeriggio ai tè. Hanno il sorriso stereotipato e le maniere di moda. Sono prevedibili. Ma un'attrice! Oh, quanto un'attrice è diversa! Harry, perché non mi diceste che la sola cosa che valga la pena d'essere amata è un'attrice?»
«Perché ne ho amate tante, Dorian.»
«Sì, creature ritinte e truccate.»
«Non parlatemi male dei capelli tinti e dei visi truccati. A volte hanno un fascino straordinario.»
«Oh, vorrei non avervi parlato di Sybil Vane!»
«Non potevate farne a meno, Dorian. Per tutta la vostra vita mi confiderete ogni cosa.»
«Sì, Harry, forse avete ragione. Non posso fare a meno di dirvi tutto. Avete una strana influenza su di me. Se mai commettessi un delitto, verrei a confessarvelo. Voi mi capireste.»
«Le persone come voi – irrompenti raggi di sole della vita – non commettono delitti, Dorian. Ma non importa, vi ringrazio del complimento. Ed ora ditemi – porgetemi i fiammiferi, da bravo; grazie – di che genere sono le vostre attuali relazioni con Sybil Vane?»
Dorian Gray scattò in piedi, rosso in viso, gli occhi scintillanti: «Harry! Sybil Vane è sacra!».
«Le cose sacre sono le sole che mette conto di profanare, Dorian» disse Lord Henry, con una strana eco di commozione nella voce. «Ma perché questo vi offende? Un giorno, credo, quella creatura sarà vostra. Chi è innamorato, comincia sempre con l'ingannare se stesso, e finisce sempre con l'ingannare gli altri. Questo è quello che il mondo chiama romanzo. In ogni modo, la conoscete personalmente, non è vero?»
«Naturalmente la conosco.
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