Sembra che io debba trascorrere la mia vita… ad aiutarti. Sarebbe più saggio se tu tornassi a casa. La casa di Camden Town non è più la stessa da quando te ne sei andata. E l’altra faccenda è definitivamente sistemata. - Prese dalla tasca un volantino illustrato e l’appoggiò sul tavolino davanti a Betty, che si preparò alla lotta che doveva affrontare. Un avvoltoio! Ecco cos’era! La sfortuna della ragazza lo faceva ritornare inesorabilmente all’argomento dello spot pubblicitario; sembrava quasi che fosse stato lui a organizzare il licenziamento quella sera.

Betty lesse il foglietto e sollevò lo sguardo.

- E la pubblicità di una scrivania - notò in tono innocente.

- La scrivania multifunzionale della Mortimer - mormorò l’uomo. - Non c’è una scrivania simile sul mercato. A una persona distratta, alla prima occhiata, sembra uguale a tutte le altre. Ma supponi, per un momento, che una bella ragazza sia seduta a questa scrivania in una vetrina. Riesci a immaginare che folla di gente attirerebbe…

Betty lo interruppe. - Questo significa che avete ancora in mente quell’assurdo progetto… di mettermi in mostra in una vetrina… per esibirmi?

L’uomo annuì. - La mia proposta può sembrare assurda per chi si considera una grande attrice - pronunciava le parole a una a una con una certa soddisfazione. - Potrebbe sembrare una forma dissacratoria per l’arte, quella di prostituirsi al livello di esibizione. Ma dimmi, Elizabeth, tu non sei forse una che si esibisce tutte le sere?

- Potete star certo che non farò mai una cosa del genere - ribatté la Edgar Wallace

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1993 - Il Segno Del Potere

ragazza, col volto in fiamme e gli occhi stranamente lucidi. - Ve l’ho già detto lunedì sera… non lo farò mai!

- La paga è eccellente - il dottor Laffin sembrava non accorgersi della rabbia che stava invadendo Betty. - Non meno di quindici sterline alla settimana. Il tuo lavoro comincerebbe alle undici del mattino e finirebbe alle quattro del pomeriggio. Non dovresti nemmeno guardare la gente che, naturalmente, si radunerà davanti alla vetrina per assistere allo spettacolo.

- Non lo farò mai!

L’uomo la fissò. - Ho paura che tu non abbia scelta. Io lo desidero, io che ti ho strappato dall’ospizio in cui eri stata accolta per carità, che ti ho dato una casa, un’educazione e l’illusione di avere qualcuno al mondo su cui contare.

Betty trattenne l’ira con sforzo enorme.

- Dottor Laffin, non farò niente per le ragioni che mi avete appena elencato. Non è necessario andare a rivangare il passato per ricordarvi che, nonostante i vantaggi materiali che mi avete procurato, la mia vita è stata un autentico inferno. Non ho bisogno del vostro aiuto e otterrò una parte nel nuovo spettacolo di De Fell… lui stesso me l’ha promesso.

L’uomo si sedette, dopo aver spolverato accuratamente la sedia con un fazzoletto di seta colorato, che aveva estratto dalla manica. - Per una fortunata circostanza, ho conosciuto un giovanotto che potrà esserti di grande aiuto, se concluderemo il nostro affare… è un’autorità nel campo della pubblicità…

- Oh! - La ragazza si ricordò immediatamente di quell’orribile giovane che l’aveva perseguitata assiduamente all’uscita dal palcoscenico per settimane, ma anche se ebbe qualche dubbio, preferì scacciare quell’immagine dalla sua mente.