- Credo che anche voi abbiate detto una piccola bugia - ribatté con indicibile calma la ragazza - perché se non siete un’autentica cittadina di Limehouse, io non ho mai incontrato nessuna signora proveniente da quel Edgar Wallace
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1993 - Il Segno Del Potere
distretto! Il vostro francese un po’ stentato può sembrare affascinante a un tedesco o a un greco, ma sfortunatamente io parlo quella lingua abbastanza bene, e conosco anche qualche parola dell’ argot parigino, per cui posso tranquillamente dirvi che parlate il francese esattamente come un cinese!
- Cosa sarei io, cosa? - La Florette, smascherata nel suo personaggio, portò le mani ai fianchi e la sua voce acuta si trasformò in un grido. - Vi insegno io a insultare un’artista famosa come me… voi, una semplice ragazza di fila! Io sarei di Limehouse… io?
Il fiume di parolacce che seguì fornì un’esauriente risposta alla domanda.
- … vi farò cacciare da questo teatro, signorina, prima che sia trascorso un solo minuto. Ho una reputazione internazionale da difendere, io! E non permetto a nessuno di offendermi…
In quel momento apparve il signor Van Campe, un uomo grassottello e nervoso, le cui mani mandavano bagliori, mentre le agitava in gesti di rimostranza e di protesta. - Bisogna sostituirla - urlava. - Datele la paga e gettatela fuori!
Betty si ritirò nel suo camerino, furente, arrabbiata, ma trionfante. Aveva pagato il coraggio di rinfacciare alla Florette tutto quello che le aveva detto. Sarebbe andata da De Fell… un giovane regista che le aveva offerto una parte in una nuova produzione. Ritrovò il buonumore a quel pensiero.
Fu in quel momento che una sarta bussò alla porta.
- Il dottor Laffin, signorina - le disse.
Betty trasse un profondo sospiro. Questo era un problema di cui non si sarebbe liberata molto facilmente.
6.
Betty acconsente
Il dottor Laffin, alla luce più brillante del camerino, sembrava un po’ più alto della media, ma in effetti era la sua estrema magrezza a dare quell’impressione. Era vestito di nero come sempre; in tutti quegli anni tristi da quando l’aveva conosciuto, Betty non l’aveva mai visto con abiti diversi. Un nero completo, assoluto, a eccezione di un piccolo colletto bianco che spuntava oltre la cravatta e dei polsini che ogni tanto spuntavano dalle maniche della giacca. - Buona sera, cara, come mai non sei in scena? - le chiese.
- Perché Van Campe mi ha licenziata - gli rispose Betty avventatamente.
Edgar Wallace
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1993 - Il Segno Del Potere
La ragazza restò sorpresa, perché l’uomo non mutò espressione.
- Ti ha licenziata? Bene, bene! - e poi proseguì, rendendosi conto dell’opportunità che questa notizia gli forniva. - Mi ero dato molto da fare per procurarti quest’occasione. Tuttavia… forse è meglio così. Vuoi tornare a casa adesso?
Betty scosse la testa. - No, devo trovare un altro lavoro. Seduto al tavolino del trucco, il dottor Laffin sottopose la ragazza a un attento esame, picchiettando con le dita sul ripiano.
- Ma questa volta non sarò in grado di fornirti alcuna raccomandazione.
Betty del resto non si sarebbe mai aspettata un simile gesto da parte dell’uomo. - Ho un po’ di denaro… - cominciò a spiegare, ma il dottore la interruppe.
- Per fortuna, posso evitarti di soffrire.
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