Davanti a loro baluginò una luce rossa, proprio in mezzo alla strada. Sembrava un occhio terrificante che brillasse nell’orbita di un ciclope. La macchina frenò e si arrestò, prima che la ragazza potesse distinguere la figura che reggeva la lanterna rossa. I fanali della macchina, di tipo ormai superato, emettevano una luce debole e l’uomo che agitava la lanterna era scarsamente illuminato. Sembrava che indossasse un lungo mantello tutto chiuso, come l’abito di un monaco… La ragazza lo fissava con la bocca aperta per lo stupore e la paura… la testa dell’uomo era rivestita da un cappuccio che gli copriva il volto… e riuscì a scorgere solo il lampo degli occhi attraverso le sottili feritoie del tessuto.
- Posso rivolgervi la parola? - domandò l’uomo incappucciato, mentre la ragazza si accorgeva che aveva un compagno, un tipo tetro, vestito allo stesso modo.
- Di cosa si tratta…? Cosa significa questa mascherata? - chiese Joshua Laffin con voce stridula.
L’uomo si avvicinò e gli disse qualcosa con voce tanto bassa, che Betty non riuscì a capire nemmeno una parola.
- Uh… ascoltate, io sono… - La voce di Laffin si trasformò in un mormorio e per un paio di minuti proseguirono la loro conversazione sottovoce. Poi Laffin proseguì con tono più chiaro. - Accosto la macchina al lato della strada - spiegò il dottore girandosi verso la ragazza. - Tu mi aspetterai qui.
- Qui - ribatté la giovane spaventata. - In mezzo alla brughiera di Dartmoor… sola!
Edgar Wallace
3
1993 - Il Segno Del Potere
- Quest’uomo si prenderà cura di te… non c’è alcuna ragione di aver paura. Altrimenti sta’ sicura che non ti lascerei qui.
Indicò la figura seminascosta del secondo “monaco”, che era fuori dalla portata della luce dei fanali. Betty non rispose, ma osservò Laffin e il suo sinistro compagno mentre sparivano nelle tenebre.
Il secondo uomo non fece alcun movimento. La ragazza tentò inutilmente di distogliere lo sguardo da quel volto incappucciato.
Laffin si era allontanato da più di un quarto d’ora, quando arrivò un suono che si accompagnò al terrore della notte. Il profondo rimbombo di una campana… La ragazza cercò di localizzarne la provenienza, ma non ci riuscì.
Dong! Di nuovo, e poi… Il suono debole di voci… voci profonde di uomini, che cantavano.
Dong! La ragazza tremava. Cosa significava tutto questo? Si guardò in giro, nervosamente. L’uomo era ancora immobile al suo posto, aspettando… cosa? Ebbe l’impressione che anche lui stesse ascoltando, con le orecchie tese… verso cosa? Passò più di un’ora prima che Betty udisse dei passi avvicinarsi sulla strada e qualcuno gridare “Buona notte”. Era il dottore che stava ritornando da solo: doveva aver abbandonato la guida, da qualche parte nel buio. Quando alzò lo sguardo, il secondo uomo era scomparso, come se fosse svanito nel ventre della terra.
Laffin mise in moto con la manovella e salì in macchina.
- Chi erano? - chiese la ragazza.
Il dottore non rispose, e l’auto riprese il cammino.
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