Il Segreto Della Miniera
Edgar Wallace
Il Segreto Della Miniera
Mr. Justice Maxell © 1922
Il Giallo Economico Classico - N° 124 - 20 luglio 1996
Personaggi principali
John Maxell
giudice
Alfred Cartwright
affarista
Sadie O’Grady
attrice
Timothy Anderson
cugino di Cartwright
Mary Maxell
nipote del giudice Maxell
1.
Erano trascorse due ore da quando il muezzin aveva richiamato i fedeli alla preghiera della sera, e la notte aveva ammantato Tangeri dì un milione dì stelle. Nel souk i venditori dì pane sedevano a gambe incrociate dietro la loro merce; neppure un alito dì vento muoveva l’aria e le candele bruciavano senza posa. Il monotono strimpellio dì una chitarra proveniente da un caffè moresco, il disperato barlak!
dì un asinaio ritardatario che scendeva con il suo carico lungo le ripide stradine verso il grande bazar, lo scalpiccio dì piedi nudi sull’acciottolato della via, e il mormorio distante delle onde che s’infrangevano sulla spiaggia ambrata… erano gli unici suoni della notte.
John Maxell era seduto all’esterno del bar del Continental Hotel, in quello stato dì appagamento fisico che una buona cena induce, ma senza provare la contentezza d’animo che dì solito s’accompagna a una simile sensazione, poiché neppure il ricordo dì una cena perfetta avrebbe potuto cancellare del tutto una certa inquietudine dì fondo. Si era sentito teso da quando era giunto a Tangeri e nel suo viaggio attraverso la Francia e la Spagna era stato assillato da un insieme dì dubbi e apprensioni che Cartwright non aveva per nulla dissipato.
Al contrario, con i suoi scherzi gioviali, il suo allegro ottimismo, e, Edgar Wallace
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talvolta, le sue irritanti esplosioni dì collera, non aveva fatto altro che esasperare il turbamento dell’esimio patrocinante della Corona.
Cartwright gli sedeva dì fronte insolitamente silenzioso, circostanza, questa, che non spiaceva affatto a Maxell, poiché non era una notte che invogliasse a parlare. Nel Nord Africa sono molte le notti come queste, in cui si desidera soltanto sedere in silenzio e lasciare che la mente segua il proprio corso, senza controllo e senza briglie. In Marocco, notti così sono comuni, ma ad ogni modo per Maxell era sempre stato difficile discutere dì affari dopo cena.
Cartwright non aveva questa sensibilità e la sua quiete era dovuta a tutt’altri motivi. Fu lui a rompere il silenzio, svuotando la pipa sul tavolino dì ferro con un colpo secco che irritò il compagno fino alla radice dei nervi.
- Ci scommetterei tutto quello che ho, che un filone c’è - esclamò in modo così brusco da essere quasi altrettanto irritante. - Hai visto anche tu l’affioramento superficiale, no?
Maxell annuì.
Pur essendo esperto in diritto comune, aveva curato alcune cause inerenti a società minerarie e aveva svolto uno studio molto accurato sul problema dell’estrazione dell’oro.
- Anche a me sembra abbastanza ovvio - affermò - ma non bisogna dimenticare che alcuni brillanti ingegneri hanno sprecato un bel po’ dì tempo e dì denaro nell’inutile tentativo dì localizzare il filone. Che in Marocco ci sia l’oro lo sanno tutti, e aggiungerei anche, Cartwright, che hai ragione. Ma dov’è questo filone? Perforare il terreno ci costerebbe una fortuna, anche avendo altre trivellazioni a guidarci.
L’altro emise uno sbuffo d’impazienza. - Certo, se il filone fosse del tutto segnato sulla mappa, sarebbe molto più semplice, ma in tal caso non riusciremmo a cavarcela con poche migliaia dì sterline. Diavolo, Maxell, dobbiamo pure correre qualche rischio! So benissimo anch’io che è un azzardo. È inutile parlarmene. Ma anche altre imprese comportano rischi.
Per anni la legge è stata un azzardo per te, e ancor dì più da quando sei diventato patrocinante per la Corona.
Questo era un punto dolente per Maxell, come l’altro ben sapeva.
Praticante dì belle speranze, era stato ammesso all’esercizio della professione forense e aveva assunto la funzione e lo stile dell’avvocato patrocinante della Corona, fidando dì poter consolidare ulteriormente la Edgar Wallace
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propria agiatezza. Ma come molte altre persone, aveva scoperto che non necessariamente un buon praticante diventa un patrocinante dì successo.
Per sua fortuna, non molto tempo prima aveva ottenuto un seggio al Parlamento, e grazie ai servigi da lui resi al governo si era in un certo senso assicurato il futuro. Da un punto dì vista finanziario, però, le cose non gli andavano ancora bene.
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