- È un bel po’ dì denaro.

- Per lei, forse, ma non per me - replicò Brigot con fare pomposo. - Mi dia i due terzi in contanti e io accetterò il resto in azioni. Questa è la mia ultima proposta.

Cartwright si alzò. - Fino a quando vale questa offerta…?

- Fino a domani a quest’ora - rispose Brigot.

Quando Cartwright fece per andarsene, qualcuno bussò alla porta. Era il

“segretario” dì Brigot, che era anche il suo cameriere personale. Questi consegnò allo spagnolo un telegramma che Brigot aprì e lesse. Ci mise un po’ dì tempo a digerire il contenuto del messaggio e Cartwright aspettò il momento giusto per salutarlo. Per tutto il tempo non smise dì riflettere e pensò che una nuova possibilità si stava facendo strada. I due terzi del denaro potevano benissimo essere raccolti, così avrebbe potuto tirare un sospiro dì sollievo.

In quel momento Brigot ripiegò il telegramma e se lo mise in tasca, con un sorriso beato.

- Buonanotte, senor Brigot - esclamò Cartwright. - Verrò domani con il denaro.

- Dovrà essere molto denaro, amico mio - esclamò Brigot con una nota dì esultanza nella voce. - Per acquistare la mia proprietà dovrà sborsare mezzo milione dì sterline.

Cartwright restò senza fiato. - Che cosa vuole dire? - chiese rapidamente.

- Conosce i fratelli Solomon, i noti finanzieri dì Londra?

- Li conosco molto bene - replicò Cartwright con calma. Aveva buoni motivi per conoscere i Solomon, i quali avevano acquistato un grosso pacchetto azionario della sua impresa.

- Ho appena ricevuto un telegramma da loro - esclamò Brigot Edgar Wallace

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1922 - Il Segreto Della Miniera

lentamente - nel quale mi chiedono la data in cui la mia proprietà è stata ceduta a lei. Mi informano che è inclusa nella nuova società che ha costituito. Lei meglio dì tutti, signor Cartwright, saprà se la mia piccola miniera vale effettivamente mezzo milione dì sterline… soprattutto se mi accordo con lei sulla data.

- È un ricatto, vero? - esclamò Cartwright tra i denti, e senza proferire parola lasciò la stanza.

7.

Tornò direttamente al suo appartamento in Avenue de la Grande Armée e, guardandolo in viso, la ragazza capì che qualcosa non andava.

- Potresti prepararmi una valigia? - le chiese lui con fare quasi brusco. -

Ho un paio dì lettere da scrivere. Devo andare a Londra: ho una faccenda improvvisa da sbrigare che potrebbe trattenermi per un po’ dì tempo.