La Gerusalemme liberata

Torquato Tasso

La Gerusalemme liberata

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli Edizioni di riferimento

elettroniche

Liz, Letteratura Italiana Zanichelli a stampa

Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, a cura di L. Caretti, Milano, Mondadori, 1988

Design

Graphiti, Firenze

Impaginazione

Thèsis, Firenze-Milano

Torquato Tasso La Gerusalemme liberata

Q

Sommario

Canto primo ……………………………………………… 5

Canto undecimo …………………………………….. 246

Canto secondo …………………………………………. 28

Canto duodecimo …………………………………… 268

Canto terzo ……………………………………………… 53

Canto decimoterzo………………………………….. 295

Canto quarto …………………………………………… 72

Canto decimoquarto ……………………………….. 315

Canto quinto …………………………………………… 96

Canto decimoquinto ……………………………….. 335

Canto sesto ……………………………………………. 119

Canto decimosesto ………………………………….. 352

Canto settimo ………………………………………… 148

Canto decimosettimo ………………………………. 371

Canto ottavo ………………………………………….. 179

Canto decimottavo………………………………….. 396

Canto nono……………………………………………. 201

Canto decimonono …………………………………. 423

Canto decimo ………………………………………… 226

Canto vigesimo ………………………………………. 456

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 3

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli Torquato Tasso La Gerusalemme liberata

Canto primo

Q

Canto primo

1

Canto l’arme pietose e ’l capitano che ’l gran sepolcro liberò di Cristo.

Molto egli oprò co ’l senno e con la mano, molto soffrì nel glorioso acquisto; e in van l’Inferno vi s’oppose, e in vano s’armò d’Asia e di Libia il popol misto.

Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi segni ridusse i suoi compagni erranti.

2

O Musa, tu che di caduchi allori non circondi la fronte in Elicona, ma su nel cielo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona s’intesso fregi al ver, s’adorno in parte d’altri diletti, che de’ tuoi, le carte.

3

Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso, e che ’l vero, condito in molli versi, i più schivi allettando ha persuaso.

Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi di soavi licor gli orli del vaso: succhi amari ingannato intanto ei beve, e da l’inganno suo vita riceve.

4

Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli al furor di fortuna e guidi in porto me peregrino errante, e fra gli scogli e fra l’onde agitato e quasi absorto, queste mie carte in lieta fronte accogli, che quasi in voto a te sacrate i’ porto.

Forse un dì fia che la presaga penna osi scriver di te quel ch’or n’accenna.

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 5

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli Torquato Tasso La Gerusalemme liberata

Canto primo

Q

5

È ben ragion, s’egli averrà ch’in pace il buon popol di Cristo unqua si veda, e con navi e cavalli al fero Trace cerchi ritòr la grande ingiusta preda, ch’a te lo scettro in terra o, se ti piace, l’alto imperio de’ mari a te conceda.

Emulo di Goffredo, i nostri carmi intanto ascolta, e t’apparecchia a l’armi.