Mamma, che volete?

PINA

(facendosi forza, per raffermare la voce tremante). Ho… che compare Nanni… si è già spiegato infine… Dice che vuol sposarti…

MARA

(sorpresa, recandosi le mani al petto, quasi colpita al cuore). Me?

PINA

Te! Non mi far la stupida! Io ho detto di sì… e ora devi dire se sei contenta anche tu…

MARA

Io, mamma?…

PINA

(masticando amaro). Sei tu la sposa… Sei tu che devi parlare adesso…

MARA

(sempre più sbigottita). Che volete che dica?… Così all’improvviso!… Se non lo conosco nemmeno quel cristiano!

PINA

Ah! non lo conosci? Da un mese che è qui a lavorare nello stesso podere!…

MARA

(smarrita, balbettando). Non ci ho mai pensato con quest’idea… vi giuro!…

vi giuro, mamma!

PINA

Bene… ora si è spiegato chiaro… È là, che aspetta la risposta.

MARA

(vivamente). No! diteglielo voi!

PINA

(dura). No? Perché?

MARA

Perché non mi marito!… Non voglio maritarmi…

PINA

(sarcastica). Cosa vuoi fare?… la monaca santa?

MARA

(come sopra). Non voglio maritarmi!… Non lo voglio quel cristiano!…

PINA

(torva, quasi minacciosa). Non lo vuoi? Perché non lo vuoi?

MARA

(tutta tremante, fuori di sé dallo sbigottimento). Perché non può essere…

(fissandola con gli occhi in cui balena il sospetto atroce). Sapete bene che non può essere!

PINA

(bieca, andandole quasi con le mani addosso). Che vuoi dire? Parla chiaro!

MARA

(scoppia a piangere). Mamma! Perché mi tormentate adesso?… che vi ho fatto?

PINA

Ti fai anche pregare!… Vuoi che ti preghi io stessa? Sarebbe bella anche questa!

MARA

Lasciatemi andare, per carità! Diteglielo voi stessa, che non può essere questo matrimonio…

PINA

Io ho detto di sì. Dirai di sì anche tu, perché così voglio!

MARA

Voi, mamma!

PINA

Io sono tua madre! Devo dartelo io il marito.

MARA

Voi, mamma!

PINA

(incalzandola, fiera e risoluta). Io!… Te lo do io! Lo piglierai perché te lo do io!

MARA

(supplichevole, a mani giunte). No, mamma! non lo fate!

PINA

Dovessi trascinarti all’altare pei capelli…

MARA

Non fate questo, mamma!… non fate questo! Il Signore ci castiga!…

PINA

(afferrandola per le treccie e guardandola torva, viso contro viso). Che dici? Parla! parla chiaro!

MARA

(strillando). Mamma! Mamma mia!

SCENA IX

Nanni e dette.

NANNI

No, gnà Pina!… colle buone!

PINA

(a Mara, ancora stravolta). Vattene ora, vattene!

A Nanni bruscamente:

Voi non c’entrate tra madre e figlia!…

A Mara c.s.:

Vattene Non mi fare dannare l’anima del tutto.

Mara piangendo rientra nella capanna.

NANNI

Che è stato?… Perché?… Dice di no?

PINA

(ricomponendosi a poco a poco, ma ancora tutta tremante, con un sorriso amaro). No… non temete per voi… Sono io che devo portare il carico adesso… son io!…

NANNI

Ma che avete? Parlate!… Siete tutta sottosopra…

PINA

Ah, vi par nulla quello che ho fatto?…

NANNI

Scusate… perdonate… Ma non c’è bisogno di guastarvi il sangue per questo. S’è cosa che si può fare, bene; se no, pazienza, e vi ringrazio lo stesso del vostro buon cuore.

PINA

Lasciatemi… lasciatemi stare adesso!…

Scoppia in lagrime, col volto fra le mani.

NANNI

E piangete anche!… Ma ch’è successo? parlate.