Poi il capitano urla: «Tiratevi indietro!», e il cannone spara un colpo così forte proprio davanti a me che mi è sembrato di diventare sordo e quasi cieco per il fumo, e mi pareva di essere morto. Se nel cannone ci mettevano anche delle palle, avevano il cadavere che cercavano. Beh, grazie al cielo ho visto che ero ancora vivo. Il battello ha continuato ed è sparito dietro l'isola. Di tanto in tanto sentivo i botti sempre più lontani, e poi dopo un'ora non li ho sentiti più. L'isola era lunga tre miglia. Ho calcolato che erano giunti alla punta giù in basso e che forse avevano lasciato perdere. E invece sono andati avanti ancora un po'. Arrivati alla punta hanno girato e sono risaliti a vapore dal lato del Missouri, mollando un colpo ogni tanto durante il percorso. Io sono andato a guardarli dall'altra parte. Giunti alla punta dove ero io hanno piantato lì di sparare e si sono diretti alla riva del Missouri, per tornare in città.
Adesso capivo che ero al sicuro, e che non sarebbe venuto nessun altro a darmi la caccia. Allora ho tirato fuori dalla canoa le mie carabattole e mi sono fatto un campo coi fiocchi in mezzo ai boschi. Con le coperte ho fatto una specie di tenda per metterci sotto la roba, così non si bagnava con la pioggia. Ho preso un pesce gatto e l'ho aperto con la sega, e verso il tramonto ho acceso il fuoco e ho cenato. Poi ho messo la lenza per prendere dei pesci per colazione.
Quando è venuto il buio mi sono seduto vicino al fuoco del campo a fumare, molto soddisfatto; ma dopo un po' ho cominciato a sentirmi solo, per cui sono andato a sedermi sulla riva ad ascoltare il rumore dell'acqua e a contare le stelle e i tronchi trasportati dalla corrente, e poi sono andato a letto; non c'è modo migliore per passare il tempo quando ti senti solo, che così non ci pensi più.
È andata avanti in questa maniera per tre giorni e tre notti. Niente di diverso, sempre lo stesso. Ma il giorno appresso sono andato a fare un giro di esplorazione per l'isola. Io lì ero il padrone; era tutta mia, per così dire, e volevo sapere come era fatta, ma soprattutto volevo trovare il modo di far passare il tempo. Ho trovato un mucchio di fragole, belle e mature, e uva selvatica ancora verde, e lamponi verdi, e delle more verdi che cominciavano a spuntare proprio allora. Ho calcolato che fra poco erano mature.
Beh, ho continuato a girare nel folto del bosco finché ho pensato che potevo essere arrivato all'altra punta. Avevo con me il fucile ma fino ad allora non avevo sparato un solo colpo; l'avevo portato per difendermi, ma pensavo di prendere un po' di selvaggina più vicino all'accampamento. Stavolta vado quasi a camminare su un serpente abbastanza grosso, che scappa attraverso l'erba e i fiori, e io dietro a cercare di tirargli un colpo di fucile. Continuo per un po' e all'improvviso mi trovo fra la cenere di un bivacco che fumava ancora, Sono rimasto senza fiato e col cuore in gola. Non mi sono fermato a guardare neanche per un attimo, ma ho abbassato il fucile e sono tornato indietro in punta di piedi più svelto che potevo. Ogni tanto mi fermavo per un secondo, fra le foglie fitte, e ascoltavo, ma il respiro mi era diventato come un mantice e non sentivo niente altro.
Facevo un altro pezzetto e mi fermavo di nuovo ad ascoltare; e così per un po'. Se vedevo un ceppo lo scambiavo per un uomo; se camminavo su uno stecco che si spezzava, mi pareva che il respiro mi mancava, e mi sembrava che m'era rimasto un polmone solo, e anche quello funzionava male.
Quando arrivo al mio campo, mi sento a pezzi e con addosso una gran tremarella, ma mi dico che non è il momento di perdere tempo in giro. Dunque rimetto di nuovo tutte le mie carabattole nella canoa per farle sparire, e spengo il fuoco e spargo tutto in giro la cenere, che così sembra un bivacco dell'anno scorso, e poi mi arrampico su un albero. Sull'albero ci sarò stato due ore; non ho visto niente e non ho neanche sentito niente - però penso di avere sentito e visto diecimila cose. Beh, lì sopra mica ci potevo stare in eterno; così alla fine scendo, ma rimango dove il bosco è più profondo, e sto sempre in guardia. Non riesco a mangiare altro che delle bacche e i resti della colazione.
Quando arriva la notte ho una fame blu, per cui quando il buio è fitto vado alla canoa e traverso fino alla sponda dell'Illinois, a circa un quarto di miglio.
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