Certo, il mare non abbellisce, e i marinai - l'ho spesso osservato -

invecchiano precocemente: ben presto perdono il loro aspetto giovanile. Ma in fondo, non avviene lo stesso a chi si dedica

a molte altre professioni? a quasi tutte, direi. I soldati che prestano servizio attivo non stanno affatto meglio; anche le

professioni più sedentarie comportano uno stress mentale, se non fisico, che spesso altera l'aspetto di un uomo più di

quanto non faccia il naturale corso del tempo. L'avvocato, tutto preso dalle sue preoccupazioni cammina con passo lento e

faticoso, il medico è costretto ad alzarsi a tutte le ore, a uscire con qualsiasi tempo; e anche il prete...» qui si interruppe un

attimo, pensando a quel che poteva convenire a un prete, «... anche il prete, come lei sa, è costretto a entrare in camere

infette, e a esporre la sua salute e le sue fattezze a tutti i pericoli di un'atmosfera pestilenziale. In effetti, e la mia è una

convinzione di lunga data, sebbene ogni professione sia in sé necessaria e onorevole, solo chi non è obbligato a seguirne

una, chi può condurre una regolata esistenza in campagna scegliendo i suoi propri orari, dedicandosi alle sue proprie

occupazioni, e vivendo di ciò che è suo, senza l'assillo di volere cercare di più - solo un uomo come questo ha dalla sorte

il privilegio di conservare al massimo il dono della salute e della bellezza: non conosco altri, in altri ambienti, che, una

volta passata la prima giovinezza, non perdano un po' delle loro attrattive».

Si sarebbe detto che Mr. Shepherd, così ansioso di rendere Sir Walter ben disposto nei confronti dell'eventuale

candidatura di un ufficiale di marina, fosse stato dotato di virtù profetiche, perché la prima richiesta di prendere in affitto

la casa fu quella di un certo ammiraglio Croft col quale, qualche tempo più tardi, lo stesso Mr. Shepherd ebbe occasione di

incontrarsi nel corso della sessione trimestrale della Corte di Taunton; anzi, da un suo corrispondente dalla capitale, aveva

avuto in precedenza qualche vaga informazione sul conto dell'ammiraglio. Stando alla relazione che, con la dovuta

sollecitudine, Mr. Shepherd fece personalmente a Kellynch-hall, l'ammiraglio Croft era originario del Somersetshire e,

avendo accumulato un'ingente fortuna, desiderava ora stabilirsi nel suo paese natale; era venuto a Taunton allo scopo di

dare un'occhiata ad alcune residenze site negli immediati paraggi che, come risultava dalle inserzioni, erano da affittare e

che, comunque, non aveva trovato di suo gusto; aveva appreso per caso (proprio come aveva predetto lui, osservò Mr.

Shepherd, gli interessi di Sir Walter non potevano essere tenuti segreti), assolutamente per caso, che forse Kellynch-hall

sarebbe stata data in affitto, ed essendo venuto a conoscenza del rapporto esistente tra il proprietario e lui (Mr. Shepherd),

gli si era presentato allo scopo di assumere più precise informazioni e, nel corso di un colloquio piuttosto lungo, aveva

espresso nei confronti di Kellynch-hall tutta l'inclinazione che a un uomo, il quale la conosceva soltanto per averla udita

descrivere, fosse dato di sentire; non solo, ma fornendo con franchezza tutte le possibili referenze sul proprio conto,

l'ammiraglio aveva dato a Mr. Shepherd ogni prova di essere un affittuario assolutamente degno di fiducia e vantaggioso.

«E chi è l'ammiraglio Croft?», chiese Sir Walter, freddo e diffidente.

Mr. Shepherd assicurò che apparteneva a una famiglia distinta e menzionò la località in cui essa dimorava; seguì

una breve pausa, e poi Anne aggiunse: «È contrammiraglio dei "bianchi". Ha preso parte alla battaglia di Trafalgar e, in

seguito, è stato nelle Indie Orientali; è stato assegnato a una base laggiù: per parecchi anni, credo».

«Allora», osservò Sir Walter, «do per scontato che la sua faccia è di un arancione non meno vivo dei polsi e dei

colletti delle mie livree».

Mr. Shepherd si affrettò ad assicurargli che l'ammiraglio Croft era un uomo assolutamente arzillo e vegeto,

nonché di bell'aspetto: certo, un poco segnato dalle intemperie, ma non troppo. Era, per quanto lo rivelavano tutti i suoi

princìpi e il suo comportamento, un perfetto gentiluomo, uno che - potevano esserne sicuri - non avrebbe sollevato la

minima eccezione a proposito delle clausole del contratto. L'ammiraglio Croft voleva semplicemente una casa

confortevole, e voleva entrarci il più presto possibile: sapeva di dover pagare per avere le comodità desiderate; sapeva a

quanto ammontasse l'affitto di una casa arredata e di tanto prestigio; anzi, non si sarebbe meravigliato se Sir Walter avesse

chiesto di più. Si era poi informato sulla tenuta... Certo, gli avrebbe fatto piacere usufruire della riserva di caccia, ma non

ne faceva un punto fondamentale; qualche volta, aveva detto, usciva col suo fucile, ma non uccideva mai la selvaggina.

Insomma, un gentiluomo in tutto e per tutto.

Mr. Shepherd sfoggiò sull'argomento tutta la sua eloquenza, sottolineando tutte le circostanze della famiglia

Croft che facevano dell'ammiraglio un affittuario particolarmente desiderabile. Era ammogliato, e senza figli: proprio la

situazione ideale. Una casa, osservò Mr.