Il profeta esce dalla cisterna. Salomé lo guarda e indietreggia.
IOKANAAN
Dove è colui che ha già colmato il suo vaso di abominii? Dove è colui che, vestito d’argento, morirà un giorno davanti al popolo intero? Ditegli di venire affinché senta la voce di colui che ha gridato nei deserti e nei palazzi dei re.
SALOMÉ
Di chi sta parlando?
GIOVANE SIRIANO
Non lo si capisce mai, principessa.
IOKANAAN
Dove è colei che dopo aver visto uomini dipinti sulla parete, immagini di caldei tracciate con i colori, si è lasciata trascinare nella concupiscenza degli occhi e ha mandato ambasciatori in Caldea?
SALOMÉ
Sta parlando di mia madre.
GIOVANE SIRIANO
No, principessa.
SALOMÉ
Sì, si tratta di mia madre.
IOKANAAN
Dove è colei che si è concessa ai capitani degli assiri con le reni cinte di cuoio e in testa tiare variopinte? Dove è colei che si è concessa ai giovani d’Egitto vestiti di lino e di giacinto, che portano scudi d’oro e caschi d’argento, con i loro grandi corpi? Ditele di levarsi dal suo giaciglio d’impudicizia, dal suo giaciglio incestuoso, affinché possa sentire le parole di colui che prepara la via del Signore; affinché si penta dei suoi peccati. Anche se non si pentirà mai ma rimarrà nei suoi abominii, ditele di venire, poiché il Signore ha afferrato il flagello.
SALOMÉ
Ma è tremendo, è tremendo.
GIOVANE SIRIANO
Non rimanga qui, principessa, la prego.
SALOMÉ
Sono soprattutto i suoi occhi ad essere tremendi. Sembrano due buchi neri segnati dalle torce su una tappezzeria di Tiro.
Sembrano nere caverne dove vivono draghi, nere caverne d’Egitto dove i draghi trovano riparo. Sembrano laghi neri disturbati da lune immaginarie… Pensate che parlerà ancora?
GIOVANE SIRIANO
Non rimanga qui, principessa! La prego di non rimanere qui.
SALOMÉ
E come è magro! Assomiglia ad una sottile immagine d’avorio. Sembra un’immagine d’argento. Sono sicura che è casto, casto come la luna. Assomiglia ad un raggio d’argento. La sua carne deve essere gelida, come se fosse d’avorio… Voglio guardarlo da vicino.
GIOVANE SIRIANO
No, no, principessa!
SALOMÉ
Devo guardarlo da vicino.
GIOVANE SIRIANO
Principessa! Principessa!
IOKANAAN
Chi è quella donna che mi sta guardando? Non voglio che mi guardi. Perché mi guarda con i suoi occhi d’oro sotto le palpebre dorate? Non so chi sia. Non lo voglio sapere. Ditele di andarsene. Non è con lei che voglio parlare.
SALOMÉ
Sono Salomé, figlia di Erodiade, principessa di Giudea.
IOKANAAN
Indietro! Figlia di Babilonia! Non avvicinarti all’eletto del Signore. Tua madre ha riempito la terra con il vino delle sue nequizie, e il grido dei suoi peccati è giunto all’orecchio di Dio.
SALOMÉ
Parla ancora, Iokanaan.
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