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J. URZIDIL, Di qui passa Kafka, Milano 2002.

M. NEKULA, Franz Kafkas Sprachen: ...in einem Stockwerk des innern, Tubingen 2003.

S. VON GLINSKI, Imaginationsprozesse: Verfahren phantastischen Erzählens in Franz Kafkas Frühwerk, Berlin 2004.

F. RELLA, Proust e Kafka, Milano 2005.

Questo ebook appartiene a luciana monghesci - 92138 Edito da Newton Compton Editori Acquistato il 9/23/2014 5:49:51 PM con numero d'ordine 937552

 

 

AMERICA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

America. titolo originale:Amerika.

Traduzione di Mirella Ulivieri

Questo ebook appartiene a luciana monghesci - 92138 Edito da Newton Compton Editori Acquistato il 9/23/2014 5:49:51 PM con numero d'ordine 937552

Pinocchio nelle «lontane Americhe»

 

 

Non esiste un romanzo di Franz Kafka intitolato Amerika («America»), Il presente libro, che porta quel titolo e che Kafka compose tra il 1911 e il 1914, veniva da lui chiamato Der Verschollene («Il disperso»). Ne fece conoscere il primo capitolo, Der Heizer («Il fochista»), nella collana «Der jüngste Tag» ('Il giorno del giudizio') dell'editore Kurt Wolff nel maggio del 1913, Benché, dopo la stesura delle ultime parti — già frammentarie, che possiamo leggere in quest'edizione — Kafka dovesse vivere fino al 3 giugno 1924, egli non tornò più sul manoscritto, che lasciò incompiuto.

Il periodo della composizione vede un Franz Kafka giovane ma già maturo, tra i ventotto e i trentun anni, Del resto quello che l'amico MaxBrod, pubblicandolo postumo nel 1927, intitolò Amerika, non nasce isolato, in un'epoca dedicata soltanto alla sua stesura, Al contrario, è proprio in quegli anni che si profilano alcune delle vette narrative del genio kafkiano. Nel 1910 inizia quello zibaldone di spunti anche narrativi, oltre che di rivelazioni personali e di illuminazioni prof etico-filosofiche, che sono / Tagebücher («Diari»), Nel 1912, anno densissimo, nascono Das Urteil («La condanna») e Die Verwandlung («La metamorfosi»): due racconti — specie il secondo — sommamente rappresentativi di Kafka artista, uomo, pensatore, rivoluzionario della sensibilità e delle forme, Nello stesso 1912 Kafka cominciava a farsi conoscere oltre la ristretta cerchia degli amici praghesi pubblicando il suo primo volume: le prose intitolate Betrachtung («Contemplazione»), edite da Ernst Rowohlt.

Come si è detto, il 1913 reca la pubblicazione del primo capitolo del presente libro, Il fochista. Ma anche, nella rivista Arkadia, del racconto La condanna La metamorfosi vedrà invece la luce, in Die weissen Blätter, nel 1915), Il 1914 vedrà la stesura del romanzo Der Prozess («Ilprocesso»: che si leggerà postumo nel 1925, sempre a cura di MaxBrod) e del racconto In der Straf-kolonie («Nella colonia penale»: edito da Wolff nel 1919), Non occorre essere grandi conoscitori di Kafka per capire che quello che d'ora in poi anche noi chiameremo America veniva emergendo in simbiosi con alcune delle opere più rivelatrici di Kafka,. quando ormai tutti i suoi plessi tematici, le sue inimitabili atmosfere, i suoi cripto-messaggi mediante immagini erano usciti dalla fase embrionale e assurti a una pienezza e felicità artistica che le creazioni degli anni successivi avrebbero in qualche caso eguagliato ma non certo superato o messo in ombra. Insomma, America è un frutto della stagione aurea della creatività kafkiana.

Ma siccome, a paragonarlo agli altri due romanzi (Il processo e Il castello), America si rivela in qualche modo diverso — alcuni sostengono, molto radicalmente diverso — sono sorti alcuni malintesi da parte della critica che tale diversità ha voluto spiegare. Decisiva la notizia di Max Brod, editore postumo e amico intrinseco di Kafka, secondo il quale lo stesso autore, nei suoi colloqui, avrebbe fatto rilevare che questo romanzo era «più ricco di gioiosa speranza e più'luminoso' di qualunque altra cosa avesse mai scritto». Donde una tesi del tutto infondata: che America fosse l'ultimo dei romanzi scritti da Kafka, cioè una sorta di Falstaff verdiano, sereno e conciliante, dopo tanta tragedia e tante cupezze del passato. Bastano le date di composizione per ridurre al nulla quest'ipotesi.

L'altro errore è di ravvisare in America non solo il primo dei romanzi kafkiani (cosa senz'altro vera), ma un frutto primaticcio e preludiale: diciamo il giardino dell'Eden, dell'innocenza infantile, da cui si verrà presto scacciati. Anche questa tesi viene a cadere se si considera quali racconti e quale romanzo (Il processo) Kafka scrivesse mentre era ancora sul telaio l'arazzo incompiuto di America.