verdemoccio. Sembra di sentirselo in bocca, vero?

Risalì sul parapetto e percorse con lo sguardo la baia di Dublino, i biondi

capelli querciapallida lievemente mossi.

Dio, disse tranquillamente. Il mare è proprio ome dice Algy: una dolce madre

grigia, no? Il mare verdemoccio. Il mare scrotocostrittore. Epi oinopa ponton. Ah, Dedalus, i Greci. Ti devo erudire. Li devi leggere nell’originale. Thalatta! Thalatta! E la nostra grande dolce madre. Vieni a vedere.

Stephen si alzò e si accostò al parapetto. Appoggiatosi abbassò lo sguardo

sullacqua e sul postale che usCiva dallimboccatura del porto di Kingstown.

La madre nostra possente, disse Buck Mulligan.

Girò bruscamente i grandi occhi indagatori dal mare al viso di Stephen.

La zia pensa che tu abbia ucciso tua madre, disse. Per questo non vuole che

io abbia a che fare con

Qualcuno l’ha uccisa, disse Stephen con mestizia.

Ti potevi ingmocchiare, Kinch, porca miseria quando tua madre te lha chiesto

in punto di morte, disse Buck Mulligan. Sono iperboreo quanto te. Ma pensare a

tua madre che con lultimo respiro ti supplicava di inginocchiarti a pregare

per lei. E tu hai rifiutato. Cè qualcosa di sinistro in te…

Sinterruppe e si rifece una leggera insaponata sulIaltra guancia. Un sorriso

tollerante gli increspò le labbra.

Ma un meraviglioso mimo, mormorò a se stesso. Kinch, il più meraviglioso dei

mimi.

Si radcva pulito e meticoloso, in silenzio, seriamen Stephen, con un gomito sul granito scabro, appoggiò la fronte a una mano e

guardò lorlo sfilacciato della sua manica nera lustra. Una sofferenza, che non

era ancora la sofferenza amorosa, gli rodeva il cuore Silenziosamcnte, in un

sogno era venuta a lui dopo la morte, il corpo consunto nello sciolto sudario

scuro spandeva un sentore di cera e di legno di rosa, Ialito che, muto, rampognante, si era chinato su di lui, un lieve oclore di ceneri bagnate.

Oltre il polsmo sfrangiato egli vedeva il mare che la ben pasciuta voce al suo

fianco salutava come grande dolce madre. Lanello della baia e dellorizzonte

conteneva una fosca massa verde di liquido. Presso il suo letto di morte posava un bacile di bianca porcellana contenente la verde bile vischiosa che

con accessi di vomito altogemente ella aveva divelto al fegato in putrefazione.