Lemure! Masticatore di cadaveri!
No, mamma. Lasciami stare e lasciami vivere.
Oh issa Kinch!
La voce di Buck Mulligan cantava di dentro la torre. Si avvicinò al sommo della scala, ripetendo il richiamo. Stephen, ancora tremando al grido della
SUI anima, udì un caldo scorrere di luce solare e parole amiche nellaria alle
sue spalle.
Dedalus, scendi, da bravo marmocchio. La colazione è pronta. Haines fa le sue
scuse per averci svegliati la notte scorsa. Tutto è in regola.
Vengo, disse Stephen volgendosi.
Forza, per amor di Gesù, disse Buck Mulligan, per amore di me e per amore di
tutti noi.
La sua testa sparl e riapparve.
Gli ho detto del tuo simbolo dell’arte irlandese. Dice che è molto ben trovato. Spremigli una sterlina, ti va? Una ghinea, piuttosto.
Mi pagano stamattina, disse Stephen.
Quel casino di scuola? disse Buck Mulligan. Quanto? Quattro sterline?
Prestacene una.
Se ti serve, disse Stephen.
Quattro sovrane splendenti, gridò Buck Mulligan con gusto. Faremo una grandiosa bevuta da sbalordire i druidici druidi. Quattro onnipotenti so Agitò le braccia in aFia e caracollò giù per gli scalini di pietra, cantando
stonato con accento londinese:
Che bella festa, che bel festino Con whisky, birra e vino Quando è il d Il d
dellIncoronazione Che bella f esta, che bel f estino Il d dellIncoronazion!
Calda solarità in festa sul mare. Il bacile di nichel brillava, dimenticato,
sul parapetto. E perché dovrei portarlo giù? Op ure lasciarlo là tutto il giorno, amicizia dimenticata?
Si avvicinò, lo tenne un po tra le mani, sentendone il fresco, annusando la
bava collosa della schiuma in cui stava impegolato il pennello. Così reggevo
il bossolo dellincenso in quel tempo a Clongowes. Ora sono un altro eppure
sempre lo stesso. Sempre un servo. Il servitore di un servo.
Nel fosco tinello a cupola della torre la sagoma di Buck Mulligan in vestaglia
andava e veniva arzilla al focolare, nascondendone e scoprendone il giallo
barbaglio. Due fasci di morbida luce mattutina piombavano dagli alti barbacani
sul pavimento lastricato: alIincrocio dei loro raggi una nuvola di fumo di
carbone e vapori di grasso fritto aleggiava, mulinando.
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