134. Dai sensi proviene innanzitutto ogni cosa degna di fede, ogni buona coscienza, ogni evidenza della verità.

135. Il fariseismo non è una degenerazione dell’uomo buono: una buona dose di esso è invece la condizione di ogni esser buoni.

136. L’uomo cerca un ostetrico delle proprie idee, l’altro qualcuno cui egli possa recare aiuto: così nasce un buon dialogo.

137. Praticando i dotti e gli artisti ci si sbaglia facilmente in direzione opposta: non di rado dietro un dotto degno di nota si trova un uomo mediocre, e dietro un mediocre artista si trova spesso addirittura - un uomo rilevantissimo.

138. Anche nella veglia ci comportiamo come nel sogno: cominciamo con l’inventare e immaginare l’uomo con cui trattiamo - e dimentichiamo subito questo fatto.

139. Nella vendetta e nell’amore la donna è più barbara dell’uomo.

140. “Consiglio come enigma” - «Perché il legame non si spezzi devi prima averlo morso».

141. Il basso ventre è il motivo per cui non è tanto facile all’uomo credersi un dio.

142. La più castigata frase che abbia udito: «Dans le véritable amour c’est l’âme, qui enveloppe le corps».

143. Riguardo a quel che ci riesce meglio, la nostra vanità vorrebbe che proprio questo fosse per noi il più difficile a farsi. Per l’origine di talune morali.

144. Quando una donna ha dotte inclinazioni, di solito qualcosa della sua sessualità non è in ordine. Già la sterilità predispone a una certa virilità del gusto; l’uomo è infatti, con vostra licenza, «l’animale sterile».

145. Confrontando nel loro complesso uomo e donna, è lecito dire questo: la donna non avrebbe l’arte di abbellirsi, se non avesse l’istinto del ruolo “secondario”.

146. Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te.

147.