5
Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne’ suoi tuguri
tutta la buona povera gente.
Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
10
accende il lume sotto la trave;
sanno quei lumi d’ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.
Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
15
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.
Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
20
il loro dolce suono di chiesa;
suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.
25
O ciaramelle degli anni primi,
d’avanti il giorno, d’avanti il vero,
or che le stelle son là sublimi,
conscie del nostro breve mistero;
Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 30
ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli
Giovanni Pascoli Canti di Castelvecchio
– Canti di Castelvecchio Q
che non ancora si pensa al pane,
30
che non ancora s’accende il fuoco;
prima del grido delle campane
fateci dunque piangere un poco.
Non più di nulla, sì di qualcosa,
di tante cose! Ma il cuor lo vuole,
35
quel pianto grande che poi riposa,
quel gran dolore che poi non duole;
sopra le nuove pene sue vere
vuol quei singulti senza ragione:
sul suo martòro, sul suo piacere,
40
vuol quelle antiche lagrime buone!
Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 31
ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli
Giovanni Pascoli Canti di Castelvecchio
– Canti di Castelvecchio Q
Per sempre
Io t’odio?!… Non t’amo più, vedi,
non t’amo… Ricordi quel giorno?
Lontano portavano i piedi
un cuor che pensava al ritorno.
5
E dunque tornai… tu non c’eri.
Per casa era un’eco dell’ieri,
d’un lungo promettere. E meco
di te portai sola quell’eco:
per sempre!
10
Non t’odio. Ma l’eco sommessa
di quella infinita promessa
vien meco, e mi batte nel cuore
col palpito trito dell’ore;
mi strilla nel cuore col grido
15
d’implume caduto dal nido:
per sempre!
Non t’amo. Io guardai, col sorriso,
nel fiore del molle tuo letto.
Ha tutti i tuoi occhi, ma il viso…
20
non tuo. E baciai quel visetto
straniero, senz’urto alle vene.
Le dissi: “E a me, mi vuoi bene?”
“Sì, tanto!” E i tuoi occhi in me fisse.
“Per sempre?” le dissi. Mi disse:
25
“per sempre!”
Risposi: “Sei bimba e non sai
Per sempre che voglia dir mai!”
Rispose: “Non so che vuol dire?
Per sempre vuol dire Morire…
30
Sì: addormentarsi la sera:
restare così come s’era,
per sempre!”
Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 32
ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli
Giovanni Pascoli Canti di Castelvecchio
– Canti di Castelvecchio Q
La nonna
Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo d’argento,
dicesse col tremito, bimbi,
5
sì… piccoli, sì…
E i bimbi cercavano in festa,
talora, con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
10
quel povero sì.
Sì, solo; sì, sempre, dal canto del fuoco, dall’umile trono;
sì, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
15
sì… voglio, sì… sì!
Sì, pure al lettino del bimbo
malato… La Morte guardava,
La Morte presente in un nimbo…
La tremula testa dell’ava
20
diceva sì! sì!
Sì, sempre; sì, solo; le notti lunghissime, altissime! Nera
moveva, ai lamenti interrotti,
la Morte da un angolo… C’era
25
quel tremulo sì,
quel sì, presso il letto… E sì, prese la nonna, la prese, lasciandole
vivere il bimbo. Si tese
quel capo in un brivido blando,
30
nell’ultimo sì.
Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 33
ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli
Giovanni Pascoli Canti di Castelvecchio
– Canti di Castelvecchio Q
La canzone della granata
I
Ricordi quand’eri saggina,
coi penduli grani che il vento
scoteva, come una manina
di bimbo il sonaglio d’argento?
5
Cadeva la brina; la pioggia
cadeva: passavano uccelli
gemendo: tu gracile e roggia
tinnivi coi cento ramelli.
Ed oggi non più come ieri
10
tu senti la pioggia e la brina,
ma sgrigioli come quand’eri
saggina.
II
Restavi negletta nei solchi
quand’ogni pannocchia fu colta:
15
te, colsero, quando i bifolchi
v’ararono ancora una volta.
Un vecchio ti prese, recise,
legò; ti privò della bella
semenza tua rossa; e ti mise
20
nell’angolo, ad essere ancella.
1 comment