-Hanno appena cominciato. 

- Madre santa! Li inforca uno per uno - gridò Long Jack, quando zio Salters prese a lavorare con scrupolosa attenzione; nel frattempo il piccolo uomo nell’altro dory contava una fila di tacche sull’orlo superiore dello scafo. 

- Questa era la pesca della scorsa settimana - disse, con lo sguardo desolato e l’indice puntato sull’ultima tacca. 

Manuel diede una gomitata a Dan che si lanciò al paranco di poppa e, sporgendosi fuori bordo, incocciò il gancio nel golfare di poppa mentre Manuel teneva ferma la barca davanti. Gli altri tirarono con forza ed issarono a bordo la barca con l’uomo, il pesce e il resto. 

- Uno, due, quattro… nove - disse Tom Platt contando con occhio esperto. - Quarantasette. Ecco fatto, Penn! 

Dan lasciò filare il paranco, facendo scivolare l’uomo sul ponte in mezzo al torrente di pesce. 

- Aspetta! - tuonò zio Salters, piegandosi avanti e indietro. - Aspetta! Ho fatto un po’ di confusione nel contare. 

Non ebbe il tempo di protestare che venne issato a bordo e trattato come Pennsylvania. 

- Quarantuno - disse Tom Platt. - Battuto da un contadino, Salters. Un marinaio come te! 

- Il conto non è giusto - replicò l’altro, inciampando nel recinto. - E poi sono pieno di punture. 

Le sue grosse mani erano gonfie e coperte di chiazze violacee. 

- Credo che certe persone troverebbero fondi di fragole -disse Dan, rivolgendosi alla luna che da poco era apparsa in cielo, - anche se si tuffassero. 

- Ed altre - ribatté zio Salters - mangiano lussuosamente senza far niente, e prendono in giro i loro consanguinei. 

- A tavola! A tavola! - gridò dal castello di prua una voce che Harvey non conosceva. 

Disko Troop, Tom Platt, Long Jack e Salters si mossero a quel comando. Il piccolo Penn si piegò sul suo mulinello d’alto mare e sulle lenze aggrovigliate. Manuel si distese completamente sul ponte e Dan entrò nella stiva, dove Harvey lo udì battere violentemente le botti con un martello. 

- Sale - disse, appena risalito. - Subito dopo cena ci sarà da pulire il pesce. Tu lo getterai a mio padre. Tom Platt e Pap insieme lo metteranno nella stiva, e sentirai come litigano. Noi siamo nel secondo turno, tu ed io e Manuel e Penn, la gioventù e la bellezza della barca. 

- Qual è il vantaggio? - domandò Harvey. - Ho fame. 

- Finiranno subito. Senti che profumino stasera! Mio padre imbarca sempre un buon cuoco anche se ciò lo fa discutere con suo fratello. Abbiamo fatto una buona pesca oggi, vero? - Indicò i recinti stipati di merluzzi. - Qual era la profondità, Manuel? 

- Venticinque braccia - rispose con aria assonnata il portoghese. - Abboccano bene ed in fretta. Un giorno ti farò vedere, Harvey. 

La luna aveva cominciato il suo cammino sul mare calmo quando gli uomini più vecchi uscirono. Il cuoco non ebbe bisogno di gridare “Secondo turno!”. Dan e Manuel, scesi dal boccaporto, erano già seduti al tavolo prima che Tom Platt, l’ultimo ed il più calmo dei vecchi marinai, avesse finito di asciugarsi la bocca col dorso della mano. Harvey seguì Penn e si sedette davanti ad una ciotola di latta piena di lingue e vesciche di merluzzo, insieme a pezzi di maiale e patate fritte, una pagnotta calda, e del caffè nero e forte. Nonostante fossero affamati, attesero che Pennsylvania invocasse solennemente la benedizione. Poi inghiottirono in silenzio fino a che Dan, ripreso fiato al disopra della sua ciotola, domandò ad 

Harvey come si sentisse. 

- Piuttosto pieno, ma c’è ancora posto per qualcos’altro. 

Il cuoco era un grosso negro con la pelle lucida che, diversamente da tutti i negri che Harvey aveva incontrato, non parlava, contentandosi di sorridere e di invitare col gesto a servirsi ancora. 

- Vedi, Harvey - disse Dan, battendo sul tavolo con la forchetta - come ti avevo detto, i giovani e i belli, come me e Penny e te e Manuel, sono nel secondo turno e mangiano quando hanno finito quelli del primo. Loro sono i pesci vecchi; sono avari e depressi e devono rallegrare il proprio stomaco, così hanno il primo posto, che non meritano. Non è vero, dottore? 

Il cuoco annuì. 

- Non parla? - domandò Harvey sottovoce. 

- Si fa capire. Non parla molto di ciò che noi conosciamo. La sua lingua materna è strana. Viene dall’interno di Cap Breton, dove i contadini parlano scozzese puro.