A me non me ne importa se suo marito la tiene come la Madonna sopra l’altare. Quello che m’importa è di non passare per uno che non sia padrone di fare quello che gli pare e piace. Questo no!
SCENA III
La gnà Lola dalla prima viottola a destra. Turiddu e Santuzza.
GNÀ LOLA
Oh, compare Turiddu! Che l’avete visto andare in chiesa mio marito?
TURIDDU
Non so, comare Lola, arrivo in questo momento.
GNÀ LOLA
Mi disse: vado dal maniscalco pel baio che gli manca un ferro, e subito ti raggiungo in chiesa. Voi, che state a sentirle di qua fuori le funzioni di Pasqua, facendo conversazione?
TURIDDU
Comare Santa qui, che stava dicendomi…
SANTUZZA
Gli dicevo che oggi è giornata grande; e il Signore, di lassù, vede ogni cosa!
GNÀ LOLA
E voi che non ci andate in chiesa?
SANTUZZA
In chiesa ci ha da andare chi ha la coscienza netta, gnà Lola.
GNÀ LOLA
Io ringrazio Iddio, e bacio in terra.
Si china a toccare il suolo colla punta delle dita che poscia si
reca alle labbra.
SANTUZZA
Ringraziatela, gnà Lola, quand’è così, Che alle volte si dice: “Quello, nella terra su cui posa i piedi, non è degno di metterci il viso”.
TURIDDU
Andiamo via, gnà Lola, che qui non abbiamo nulla da fare.
GNÀ LOLA
Non v’incomodate per me, compare Turiddu, che la strada la so coi miei piedi, e non voglio guastare i fatti vostri.
TURIDDU
Se vi dico che non abbiamo nulla da fare!
SANTUZZA
(trattenendolo per la giacchetta). No, abbiamo da parlare ancora.
GNÀ LOLA
Buon pro vi faccia, compare Turiddu! E voi restate qui pei fatti vostri, ché io me ne vo pei fatti miei,
Via per andare in chiesa.
SCENA IV
Turiddu e Santuzza.
TURIDDU
(furibondo). Ah! vedi cosa hai fatto?
SANTUZZA
Sì, lo vedo!
TURIDDU
L’hai fatto apposta dunque?
SANTUZZA
Sì, l’ho fatto apposta!
TURIDDU
Ah! sangue di Giuda!
SANTUZZA
Ammazzami.
TURIDDU
L’hai fatto apposta! l’hai fatto apposta!
SANTUZZA
Ammazzami, non me ne importa, via!
TURIDDU
No, non voglio manco ammazzarti!
Per andare.
SANTUZZA
Mi lasci?
TURIDDU
Sì, questo ti meriti.
Suona la campana dell’elevazione.
SANTUZZA
Non mi lasciare, Turiddu! Senti questa campana che suona?
TURIDDU
Non voglio essere menato pel naso, intendi?
SANTUZZA
Tu puoi camminarmi coi piedi sulla faccia. Ma essa no!
TURIDDU
Finiamola! Me ne vado per troncare queste scenate!
SANTUZZA
Dove corri?
TURIDDU
Dove mi pare… Vado a messa.
SANTUZZA
No, tu vai a far vedere alla gnà Lola che m’hai piantata qui per lei; che di me non t’importa!
TURIDDU
Sei pazza!
SANTUZZA
Non ci andare, Turiddu! Non andare in chiesa a far peccato oggi! Non mi fare quest’altro affronto di faccia a quella donna.
TURIDDU
Tu piuttosto! Vuoi farmi l’affronto di mostrare a tutto il mondo che non son padrone di muovere un passo; che mi tieni sotto la tua scarpa come un ragazzo!…
SANTUZZA
Che te ne importa di quel che dice lei, se non mi vuoi far morire disperata?…
TURIDDU
Sei pazza!
SANTUZZA
Sì, è vero, son pazza! Non mi lasciare con questa pazzia in testa!
TURIDDU
(strappandosi da lei). Finiamola ti dico! mannaggia!
SANTUZZA
Turiddu! per questo Dio che scende nell’ostia consacrata adesso, non mi lasciare per la gnà Lola!
Turiddu via.
Ah! mala Pasqua a te!
SCENA V
Compar Alfio in fretta, dalla viottola in fondo a destra, e
Santuzza a metà della scena.
SANTUZZA
Oh, il Signore che vi manda, compar Alfio!
COMPAR ALFIO
A che punto è la messa, comare Santa?
SANTUZZA
Tardi arrivate. Ma vostra moglie c’è andata per voi con Turiddu Macca.
COMPAR ALFIO
Cosa volete dire?
SANTUZZA
Dico che vostra moglie va attorno carica d’oro come la Madonna dell’altare, e vi fa onore, compare Alfio.
1 comment