Io conosco quella Valois. Se un giorno Filippo mostrasse il minimo cenno di debolezza, dovremmo temere la vendetta di questa silenziosa nemica: una vendetta che non lascerebbe scampo. Ma la fortuna è ancora dalla nostra parte: preveniamo gli eventi, prendiamoli nella rete! Accenniamo la cosa al re, con o senza prove e, se Filippo comincerà a dubitare, avremo già guadagnato un punto. Noi due, ovviamente, non ci permetteremo nessun dubbio: due che sono già convinti non troveranno difficoltà a convincere! Oltretutto se fin da ora siamo persuasi di dover scoprire qualcosa, finiremo per scoprirla davvero!
ALBA
Veniamo all’essenziale: chi si incarica di informare il re?
DOMINGO
Né voi né io. Voglio che sappiate ciò che la mia indefessa fatica, occupata in un compito sublime, ha approntato da tempo in silenzio per raggiungere il fine che si è prefisso! A completare la nostra alleanza manca una terza persona, la più importante. Il re ama la principessa d’Eboli. Io incoraggio questa passione che viene incontro ai miei ambiziosi progetti. Sono il suo messaggero, e la inizio ai miei fini… Se l’opera avrà successo, questa giovane donna diverrà un’alleata, se non una regina. Lei stessa mi ha fatto chiamare qui, in questa sala. Ho molte speranze. Una donna spagnola, in una sola notte, può forse estirpare per sempre i gigli dei Valois.
ALBA
Cosa sento? È proprio vero? Dio del cielo, questa è una vera sorpresa. Sì, procedete pure! Io ti ammiro, domenicano. Adesso sì che abbiamo vinto!
DOMINGO
Zitto! Chi viene? È lei, proprio lei!
ALBA
Mi ritiro nella stanza accanto, in caso…
DOMINGO
Va bene, vi chiamerò. (Il duca d’Alba esce)
Scena undicesima
La principessa d’Eboli, padre Domingo.
DOMINGO
Ai vostri ordini, principessa.
PRINCIPESSA (osservando curiosa il duca che esce)
Forse non siamo completamente soli? Avete invitato un testimone?
DOMINGO
Come?
PRINCIPESSA
Chi è uscito in questo momento?
DOMINGO
Era il duca d’Alba, principessa, che chiede di essere ricevuto da voi dopo di me.
PRINCIPESSA
Il duca d’Alba? Cosa vuole? Cosa può volere? Ne sapete qualcosa?
DOMINGO
Io? Prima ancora di sapere a cosa debbo la felice opportunità di rivedere dopo tanto tempo la principessa d’Eboli? (Pausa, durante la quale aspetta la risposta) È accaduto qualcosa che autorizza a sperare che il desiderio del re venga esaudito? Avevo ragione di supporre che un’attenta riflessione vi facesse riconsiderare un’offerta che solo l’arbitrarietà o il capriccio vi avevano spinta a rifiutare? Sono qui in attesa.
PRINCIPESSA
Avete riportato al re la mia ultima risposta?
DOMINGO
Ho sempre rinviato l’istante in cui gli avrei assestato questo colpo mortale. Principessa, siamo ancora in tempo, sta in voi addolcirne il contenuto.
PRINCIPESSA
Riferite al re che l’aspetto.
DOMINGO
Posso interpretare queste parole come sincere, bella principessa?
PRINCIPESSA
Non penserete che voglia scherzare… Mio Dio, mi fate paura! Cos’ho fatto se persino voi… se persino voi diventate pallido?
DOMINGO
Lo stupore, principessa. Non riesco a capacitarmi come…
PRINCIPESSA
Non dovete, reverendo padre! Non vorrei che lo capiste per niente al mondo. Vi basti la mia risposta: fate a meno di perdervi in vane congetture sulla causa di questo improvviso cambiamento. Aggiungerò, per consolarvi, che di questo peccato voi non siete assolutamente responsabile. Neppure la Chiesa, anche se mi avete dimostrato che per fini superiori la Chiesa a volte non ha esitato ad impiegare persino i corpi delle sue giovani figlie! No, neppure la Chiesa… Simili cause si collocano troppo in alto per me…
DOMINGO
Ora non servono, principessa, e sono felice di ritirarle.
PRINCIPESSA
Pregate da parte mia il re che non mi giudichi male per il gesto che mi appresto a compiere. Io rimango sempre la stessa. Ma, nel frattempo, la situazione è cambiata: quando sdegnata rifiutai la sua proposta credevo che fosse felice con la sua bellissima sposa e pensavo che la sposa fedele meritasse ampiamente il mio sacrificio. Questa era la mia opinione. Mentre adesso vedo con maggiore chiarezza la situazione.
DOMINGO
Continuate, principessa. Sento che ci comprendiamo molto bene.
PRINCIPESSA
Basta, ormai è smascherata. Non avrà più il mio appoggio. La ladra astuta è stata scoperta: ha tradito il re, la Spagna e persino me. Lei ama, lo so, io ho delle prove che la faranno tremare. Il re è tradito, ma sarà vendicato, in nome del cielo! Le strapperò quella maschera di sublime, di soprannaturale rinuncia perché mostri finalmente il suo autentico volto di peccatrice. Mi costa un prezzo immenso, ma tutto ciò costituisce la mia vittoria, il mio trionfo, che lei pagherà a un prezzo assai più alto!
DOMINGO
I tempi sono maturi. Permettete che chiami il duca.
1 comment