È la sua opera più alta e più bella… A voi solo posso rivelarla.

 

PRIORE

A che scopo? Dispensatemene, principe. Il mondo e i suoi affanni sono già archiviati da tempo in attesa del grande viaggio: perché dovrei spezzare i suggelli a così breve distanza dalla dipartita? Basta assai poco per la salvezza. Ma la campana suona l’ora ed io devo andare a pregare. (Il priore esce)

 

Scena quindicesima

 

 

Don Carlos, il marchese di Posa che entra in scena.

 

CARLOS

Oh, finalmente, finalmente!

 

MARCHESE

Che dura prova per l’impazienza di un amico! Due volte il sole si è levato ed è tramontato da quando il destino del mio Carlos è stato deciso, ed ora finalmente lo conoscerò… dimmi, vi siete riconciliati?

 

CARLOS

Chi?

 

MARCHESE

Tu e re Filippo: e per le Fiandre è stato deciso?

 

CARLOS

Che il duca parte domani? Sì, è stato deciso.

 

MARCHESE

Non può essere vero. No, non può! Tutta Madrid sarebbe stata presa in giro? Si dice che tu sia stato ricevuto in udienza privata e che il re…

 

CARLOS

… è stato inesorabile. Siamo divisi per sempre, più di prima…

 

MARCHESE

Non parti per le Fiandre?

 

CARLOS

No! No! No!

 

MARCHESE

O mie speranze!

 

CARLOS

Questo non ha la minima importanza. Oh Rodrigo, a quante cose ho pensato, da quando ci siamo lasciati! Ma ora, innanzi tutto, dammi un consiglio. Io devo parlarle…

 

MARCHESE

A tua madre? No! Perché?

 

CARLOS

Io spero che… Tu diventi pallido? Calmati, devo essere felice, e lo sarò… Ma di questo parleremo un’altra volta. Adesso dimmi come farò a parlarle.

 

MARCHESE

A cosa miri? Su cosa fondi questo nuovo delirio febbrile?

 

CARLOS

No, non è un delirio! No, quanto è vero Iddio! È la verità, la verità! (Tira fuori la lettera del re alla principessa d’Eboli) Eccola qui, in questo documento importante! La regina è libera, sia davanti agli uomini che davanti a Dio! Leggi, e non te ne stupirai.

 

MARCHESE (prendendo la lettera)

Dio, cosa vedo? La calligrafia del re! (Dopo averla letta) A chi è indirizzata?

 

CARLOS

Alla principessa d’Eboli. Due giorni fa un paggio della regina mi recapita una chiave e una lettera da parte di una persona sconosciuta. Nell’ala sinistra del palazzo riservata alla regina mi viene indicata una stanza dove una donna che mi ama da tempo mi attende. Io seguo l’indicazione…

 

MARCHESE

Sei pazzo! L’hai seguita…

 

CARLOS

Non riconosco la calligrafia, ma conosco una sola donna: solo lei e chi altro può sapere che Carlos l’ama alla follia? Felice, inebriato, corro al luogo che mi viene indicato e mi guida un canto celestiale, che proviene dall’interno della stanza: io apro l’uscio e chi scopro? Pensa al terrore che provo!

 

MARCHESE

Ho capito tutto.

 

CARLOS

Rodrigo, sarei stato irrimediabilmente perduto, se non fossi caduto tra le mani di un angelo. Che circostanza infelice! Ingannata dai miei sguardi imprudenti lei si è abbandonata alla dolce illusione di aver provocato, lei sola, il mio ardore. Tuttavia, commosso dalla muta disperazione del mio spirito, il suo cuore puro e generoso decise di ricambiare subito il mio incauto trasporto. Il rispetto m’imponeva di tacere, ma lei ruppe il silenzio e mi mostrò pura e sincera la sua anima…

 

MARCHESE

E tu mi narri con tanta calma un episodio simile? Quel che è certo è che la principessa d’Eboli è penetrata nella tua anima, ed è entrata nella silenziosa intimità del tuo cuore. Ma tu l’hai gravemente offesa e lei ha molto potere sul re…

 

CARLOS (fiduciosamente)

È una donna virtuosa.

 

MARCHESE

Per egoismo amoroso. Credo di conoscere assai bene questo genere di virtù, tanto lontano da quell’ideale che, concepito nella grazia dell’austerità, germoglia spontaneamente e, nel fertile terreno materno dell’anima, produce fiori e frutti senza la collaborazione di nessun giardiniere! Questo è un ramo straniero nutrito di calore e di sole sotto un cielo più rigido del nostro: è il risultato dell’educazione o di una regola, danne la definizione che ritieni opportuna. Si tratta, in ogni caso, di un’innocenza acquisita, che l’astuzia dopo una serie di lotte all’ultimo sangue è riuscita ad ottenere presentandola in conto al Cielo che l’ha voluta e la compenserà. Pensaci bene: potrà mai perdonare alla regina che un uomo si sia limitato ad ammirare la sua virtù, quella virtù ottenuta a così caro prezzo, solo per consumarsi inutilmente per la sposa di Filippo?

 

CARLOS

Conosci così intimamente la principessa?

 

MARCHESE

Non la conosco affatto, l’ho vista solo due volte. Ma lasciami dire ancora una parola: mi è parso che sapesse evitare con indubbia abilità la debolezza del vizio, e che fosse estremamente consapevole della sua virtù. Ma poi ho visto la regina. Oh, Carlos, com’era diverso ciò che ho visto in lei! Cinta dall’aureola silenziosa della virtù, sincera e ardente, aliena dai calcoli imposti dalla consuetudine, lontana sia dal timore che dall’audacia, cammina col passo fermo dell’eroe sulla via del dovere, senza pensare che suscita forme di devozione assoluta dove non si è mai sognata di ricevere nemmeno un applauso. In questo specchio Carlos riconosce la sua Eboli? La principessa non cedeva perché era innamorata, la sua virtù si era impegnata unicamente con l’amore. Tu non l’hai ricambiata, ed ora cadrà.

 

CARLOS (con foga)

No! No! (Dopo aver compiuto pochi passi in preda a un’ansia crescente) No, ti ripeto… Se Rodrigo sapesse come non gli si addice sottrarre a Carlos la più celeste delle certezze: la fede nella virtù umana!

 

MARCHESE

Merito di sentirmi dire una cosa simile? No, mio caro, non mi ripromettevo questo scopo: mi sia testimone il Cielo! Oh, quella Eboli! Sarebbe un angelo, ed io non esiterei a gettarmi fiducioso come te ai suoi piedi, in ginocchio davanti al suo fulgore, se non avesse conosciuto il tuo segreto!

 

CARLOS

Coltivi dei vani timori. Oltre a quelle che potrebbero accusarla, ci sono altre prove contro di lei? Acquisterebbe mai a prezzo del suo onore l’infame piacere della vendetta?

 

MARCHESE

Tanti si sono gettati a capofitto nel disonore pur di poter impunemente vendicarsi.

 

CARLOS (alzandosi, d’impeto)

No, questo è troppo crudele, è inumano! È nobile e coraggiosa: la conosco, e non ho nessun timore. Tenti inutilmente di distruggere le mie speranze. Parlerò a mia madre.

 

MARCHESE

Ora? E perché?

 

CARLOS

Adesso non ho più nessun riguardo che mi trattiene: devo conoscere il mio destino. Tu pensa soltanto al modo e all’occasione per poterle parlare.

 

MARCHESE

Vuoi mostrarle questa lettera? Lo vuoi proprio fare?

 

CARLOS

Non chiedermelo. Ho bisogno di un mezzo qualsiasi per parlarle.

 

MARCHESE (con intenzione)

Non mi hai confidato di amare tua madre? E vuoi mostrarle questa lettera? (Carlos guarda a terra e non risponde) Carlos, io leggo nei tuoi occhi qualcosa di profondamente diverso, che non ho mai visto prima. Ma tu non incontri il mio sguardo? Perché non mi fissi negli occhi? Allora è la verità? Ho proprio capito bene? Lascia che io veda… (Carlos gli consegna la lettera, e il marchese la straccia)

 

CARLOS

Ma come? Sei impazzito? (Moderandosi) Voglio confessartelo… tenevo molto a quella lettera.

 

MARCHESE

Era parso anche a me.