Perché non ci avete interrogato voi quando vi siete gettato tra le sue braccia? Voi lo conoscevate bene! Un solo sguardo vi rivelò l’eretico… Per quale motivo avete voluto sottrarre una vittima al Santo Uffizio? È così che ci si prende gioco di noi? Se la maestà regale si degrada al punto di far da mezzana e dietro le nostre spalle tiene mano ai nostri peggiori nemici, cosa diventiamo noi? Se uno solo doveva essere risparmiato, in base a quale norma ne avremmo immolati centomila?

 

RE

Anche lui è stato immolato.

 

GRANDE INQUISITORE

No! È stato assassinato, in modo perverso, a tradimento! Il sangue che doveva essere versato in nostro onore è stato oscenamente sparso dalla mano di un sicario. Quell’uomo era di nostra proprietà… cosa vi ha autorizzato a impadronirvi dei sacri beni in dotazione all’ordine? Egli era destinato a morire per mano nostra. Dio lo aveva donato alla necessità dei tempi, per dimostrare, nell’assoluta degradazione della sua anima, l’insulsa vanità della ragione. Questo era il disegno che avevo minuziosamente preparato, ed eccolo qua nella polvere il lavoro di anni ed anni! Noi siamo stati defraudati, e a voi non restano che le mani macchiate di sangue!

 

RE

La passione mi ha trascinato. Ti prego di scusarmi.

 

GRANDE INQUISITORE

Passione! È l’infante Filippo a rispondermi? Solo io sono diventato vecchio? Passione! (Scuote il capo rabbiosamente) Lascia completa libertà di coscienza nel tuo regno, se ti imprigioni da solo e ti metti in catene!

 

RE

Sono ancora un povero apprendista in queste cose. Abbi pazienza con me.

 

GRANDE INQUISITORE

No! Non sono soddisfatto del vostro operato… Rinnegare così tutta la vostra politica di governo! Dov’era finito quel Filippo la cui anima impavida continuava la sua rotazione eterna, immutabile, attorno al proprio asse, come la stella polare nell’alto dei cieli? Tutto il passato era rovinosamente crollato? Quando gli davate la mano, il mondo era cambiato all’improvviso? Il veleno non era più veleno? Non c’era più confine tra il vero e il falso, tra il bene e il male? In cosa consistono i saggi proponimenti, la costanza e la rettitudine virile se basta un attimo di debolezza per disperdere al vento come uno sciocco capriccio di donna una norma durata sessant’anni di vita?

 

RE

Avevo guardato in fondo ai suoi occhi… Perdonami questo cedimento alla natura umana. Il mondo si trova sbarrata una via per accedere al tuo cuore. I tuoi occhi sono spenti.

 

GRANDE INQUISITORE

Cos’era quest’uomo per voi? Che nuovo volto poteva svelarvi che già non vi fosse noto da tempo? Conoscete così male la mentalità degli innovatori e dei sognatori? Non mi direte che non vi era mai giunta alle orecchie la retorica vuota e altisonante di chi vuole riformare il mondo? Se l’edificio delle vostre sicurezze cede di fronte a poche parole… allora sono io a chiedervi: con quale coraggio avete firmato la sentenza di morte di quelle centomila anime vili che per molto meno sono state arse sul rogo?

 

RE

Avevo sete di un uomo. Questi Domingo…

 

GRANDE INQUISITORE

Di un uomo, e come mai? Per voi gli uomini non sono altro che numeri, e nulla più. Devo ripassare col mio allievo dai capelli grigi gli elementi su cui si basa il potere regio? Il Dio terreno deve imparare a rinunciare a tutto ciò che può essergli negato. Quando voi chiedete al mondo con voce lamentosa un cenno d’approvazione non lo collocate forse al vostro livello? E, in questo caso, vi chiedo, che diritti siete in grado di esigere dai vostri pari?

 

RE (gettandosi a sedere su una seggiola)

Sono un piccolo uomo, ne ho la certezza… Ma tu pretendi dalla creatura ciò che può soltanto il creatore.

 

GRANDE INQUISITORE

No, Sire. Non si può ingannare me. Vi ho esattamente compreso: voi volevate sfuggirci. Le pesanti catene dell’Ordine vi davano fastidio, e volevate essere libero e solo. (S’interrompe, il re tace) Siamo vendicati, adesso. Ringraziate la Chiesa che si limita a punirvi come una madre. Il vostro castigo è consistito nella scelta che vi abbiamo lasciato compiere senza riflettere. Siete stato adeguatamente istruito, ed ora fate ritorno presso di noi. Se io non fossi qua ora alla vostra presenza, per il Dio vivente, domani sareste stato voi nello stesso atteggiamento in mia presenza!

 

RE

Non sopporto un linguaggio simile! Moderati, prete! Non lo tollero, non ti permetto di usare questo tono con me.

 

GRANDE INQUISITORE

Perché evocate l’ombra di Samuele? Io ho dato due re al trono di Spagna e speravo di lasciare in eredità un’opera con solide fondamenta. Ma ora vedo gravemente in forse il frutto della mia vita, dato che Filippo stesso fa vacillare il mio edificio. Ed ora, Sire… perché mi avete convocato? Cosa si esige da me qua dentro? Non ho nessuna voglia di ricambiare questa visita.

 

RE

C’è ancora una cosa da fare, l’ultima, e poi potrai andartene in pace. Dimentichiamo il passato, e la pace ritorni tra noi. Accetti di riconciliarti?

 

GRANDE INQUISITORE

Se Filippo si piega con umiltà.

 

RE (dopo una pausa)

Mio figlio medita la rivolta.

 

GRANDE INQUISITORE

Cosa volete fare?

 

RE

Niente… o tutto.

 

GRANDE INQUISITORE

Cosa significa tutto?

 

RE

Se non posso farlo morire, lascerò che fugga.

 

GRANDE INQUISITORE

E allora, Sire?

 

RE

Puoi diffondere una nuova fede che legittimi l’assassinio del proprio figlio?

 

GRANDE INQUISITORE

Per riconciliarci con l’Eterna Giustizia, il figlio di Dio è morto sulla croce.

 

RE

Vuoi che questa asserzione si propaghi in tutta Europa?

 

GRANDE INQUISITORE

Fin dove si venera la Croce.

 

RE

Io commetto un delitto contro natura… anche questa voce possente vuoi ridurla al silenzio?

 

GRANDE INQUISITORE

Davanti alla fede, la natura non può far altro che tacere.

 

RE

Io rimetto nelle tue mani il mio potere e la mia responsabilità di giudice… posso sparire nell’ombra?

 

GRANDE INQUISITORE

Conferiteli a me.

 

RE

È il mio unico figlio… Per chi ho seminato?

 

GRANDE INQUISITORE

Per la corruzione della carne più che per la libertà.

 

RE (alzandosi)

Siamo d’accordo. Venite.

 

GRANDE INQUISITORE

Dove?

 

RE

A ricevere la vittima dalle mie mani. (Lo conduce fuori)

 

Scena ultima

 

 

Stanza della regina. Don Carlos, la regina, infine il re col seguito.

 

CARLOS (in veste monacale, con la maschera sul viso, che si toglie subito, e una spada sguainata sotto il braccio. Tenebre. Si avvicina a un uscio, che viene aperto. Esce la regina in camicia da notte con un candela accesa. Carlos s’inginocchia davanti a lei)

Elisabetta!

 

REGINA (fermandosi malinconica a guardarlo in silenzio)

Così ci rivediamo!

 

CARLOS

Così ci rivediamo! (Silenzio)

 

REGINA (cercando di dominarsi)

Alzatevi.