Non dobbiamo commuoverci, Carlos. Non con povere e vili lacrime vuol essere celebrato il grande estinto. Le lacrime devono scorrere per dolori assai più lievi! Egli si è sacrificato per voi! Ha acquistato la vostra vita a prezzo della sua esistenza, e questo sangue sarebbe stato sparso solo per una sciocca e vacua fantasia? Carlos! Io stessa mi sono impegnata in vostro nome, ed egli è morto in pace, lieto che io garantissi per lui! Volete far di me una spergiura?

 

CARLOS (con entusiasmo)

Voglio innalzargli un monumento che nessuno ha avuto mai… Sulle sue ceneri deve sorgere un paradiso!

 

REGINA

Così volevo vedervi! È questo l’autentico significato della sua morte. Egli ha voluto che fossi l’esecutrice delle sue ultime volontà, ed io vi avviso: adempirò scrupolosamente questo voto. Inoltre il morente mi ha affidato un altro lascito. Io gli ho dato la mia parola e, perché dovrei tacerlo?, mi ha lasciato il suo Carlos in eredità. Io sfido le apparenze, non voglio più tremare davanti agli uomini, e almeno una volta voglio avere lo stesso coraggio di un amico. Il mio cuore deve parlare. Egli definiva il nostro amore una virtù? Gli credo, e non voglio più che il mio cuore…

 

CARLOS

Non dite più una parola, regina. Io ho fatto un lungo sogno, il cui peso era quasi insostenibile. E adesso mi sono svegliato. Dimenticate il passato! Vi ridò le vostre lettere, stracciate le mie. Non abbiate paura di una reazione violenta da parte mia. È finito. Una fiamma purissima mi ha completamente rigenerato. La mia passione si è rifugiata nei sepolcri in compagnia dei morti e questo petto non è più agitato dal fremito di una passione umana. (Dopo un attimo di pausa, prendendole la mano) Sono venuto a dirvi addio. Madre, adesso comprendo che esiste qualcosa di più sacro e di più alto di possedervi… Una sola notte ha fatto spuntare le ali ai miei pochi anni oziosi, e mi ha reso precocemente uomo. Nessun compito mi riserva più la vita, se non quello di ricordarlo! Non ci sono più messi da raccogliere… (Si avvicina alla regina, che nasconde il viso) Non mi rispondete nulla, madre?

 

REGINA

Non badate al mio pianto, Carlos. Non posso trattenermi ma credetemi, io vi ammiro.

 

CARLOS

Voi eravate la sola confidente del nostro legame e, sotto questo nome, rimarrete il bene più prezioso che possiedo al mondo! Come ieri non potevo amare nessun’altra che voi, oggi non potrò mai dare il mio affetto a un’altra donna… Ma se la Provvidenza mi farà ascendere questo trono, riterrò sacra la vedova del re. (Il re, accompagnato dal Grande Inquisitore, e dai suoi Grandi, appare sullo sfondo senza essere scorto) Io abbandono la Spagna, e non vedrò più mio padre, mai più in questa vita. Non ho nessuna stima di lui. Nel mio petto la natura è morta. Tornate ad essere sua moglie! Ha perduto un figlio. Riassumete i vostri doveri! Io vado a salvare il mio popolo schiacciato dalla mano del tiranno. Madrid mi rivedrà come sovrano o non mi rivedrà mai più. Ed ora, per l’ultima volta, addio! (La bacia)

 

REGINA

O Carlos! Cosa fate di me? Io non sono in grado di innalzarmi alla vostra virile altezza, posso solo manifestarvi ammirazione e fiducia.

 

CARLOS

Non sono forte, Elisabetta? Io vi tengo tra le braccia senza tremare. Solo ieri il terrore della morte imminente non avrebbe potuto convincermi a lasciare un luogo come questo. (La lascia) È finito. Adesso posso misurarmi contro ogni destino mortale.