Ecco, ditemi come riempirete le vostre giornate a Helstone. Cavalcherete, guiderete, o camminerete?”.
“Decisamente camminerò. Non possediamo cavalli, nemmeno per mio padre. Egli passeggia sino all’estremità della sua parrocchia. Le passeggiate sono così belle, sarebbe un peccato guidare – direi quasi una vergogna cavalcare”.
“Vi sono molti giardini da curare? Credo che sia un’occupazione adeguata per le giovani signore del paese”.
“Non saprei. Temo di non essere portata per i lavori molto stancanti”.
“Gare di tiro con l’arco – pic-nic – giochi con il pallone?”.
“Oh no!” rispose lei ridendo. “L’abitazione di papà è molto piccola; e anche se in passato abbiamo fatto di queste cose, dubito che le rifaremo”.
“Vedo dunque che non volete raccontarmi niente! Dite solo che non avete intenzione di fare questo o quello! Prima della fine delle vacanze penso che dovrei farvi visita, per vedere come realmente impiegherete voi stessa”.
“Spero che lo farete. Così vedrete di persona quanto è bella Helstone. Ora devo andare. Edith si è seduta a suonare, e so quanto basta di musica per aiutarla a girare le pagine; e inoltre, zia Shaw disapprova decisamente che noi conversiamo”.
Edith suonò brillantemente. A metà del pezzo la porta s’aprì, e Edith vide il Capitano Lennox esitante nel farsi avanti. Allora interruppe la musica, e si precipitò fuori dalla stanza, lasciando Margaret in piedi, confusa e arrossita nello spiegare agli ospiti stupiti il motivo di quella improvvisa assenza. Il Capitano Lennox era arrivato prima del previsto; oppure era già davvero così tardi? Tutti guardarono i loro orologi, e debitamente sconvolti presero congedo.
Poi Edith tornò, raggiante di felicità, per metà intimidita e per metà orgogliosa d’introdurre il suo alto e bel Capitano. Suo fratello gli strinse la mano, e la Signora Shaw lo accolse con i suoi modi dolci e gentili, che avevano sempre qualcosa di malinconico, derivante dalla lontana abitudine di considerare sé stessa la vittima d’un matrimonio non congeniale. Ora che il Generale se n’era andato, lei aveva ogni bene dalla vita, con il minor numero possibile d’inconvenienti, ed era molto difficile che provasse ansia o dolore. Aveva tuttavia, trovato di recente nella propria salute una fonte d’apprensione, le veniva un po’ di tosse nervosa di tanto in tanto, e qualche medico compiacente le aveva ordinato proprio quello che lei più desiderava, - trascorrere un inverno in Italia. La Signora Shaw aveva forti desideri come la maggior parte delle persone, ma non aveva mai voluto fare niente per sé stessa e per il suo unico piacere; preferiva gratificarsi esaudendo le richieste e i desideri delle altre persone. Riuscì a persuadersi della necessità del viaggio, solo convincendosi che si stava sottomettendo a una dura e esterna esigenza; infatti fu in grado di gemere e lamentarsi appena, visto che per tutto il tempo avrebbe fatto solo ciò che più desiderava.
Fu in questo modo che cominciò a parlare del suo viaggio al Capitano Lennox, che annuì, come per dovere, alla futura suocera, mentre i suoi occhi cercavano Edith, che era impegnata a riordinare il tavolo da tè, servendogli ogni sorta di prelibatezze, nonostante le sue rassicurazioni che aveva cenato neanche due ore prima.
Il Signor Henry Lennox stava appoggiato alla mensola del camino, divertito dalla scena di famiglia. In bellezza era del tutto simile al fratello, il primogenito d’una singolare famiglia di volti incantevoli; ma il suo viso era intelligente, acuto, mutevole; e ora Margaret si domandava che cosa stesse pensando, mentre manteneva il silenzio, ma stava evidentemente osservando, con un interesse un po’ sarcastico, tutto quello che lei e Edith stavano facendo. La sua espressione divertita fu cancellata dalla conversazione della Signora Shaw e di suo fratello; era diviso dall’interesse di ciò che osservava e ciò che udiva. Pensava che era una bella scena vedere due cugine così indaffarate nella preparazione d’un tavolo. S’occupò quasi di tutto Edith. Era felice di mostrare al suo amato quanto bene avrebbe potuto comportarsi la moglie d’un soldato. Scoprì che l’acqua dell’urna era fredda, e ordinò in cucina il bollitore grande da tè; l’unica conseguenza fu che quando attraversò la porta e cercò di portarlo sul tavolo, era troppo pesante e mise il broncio, mostrando un segno nero sul suo abito di mussola, e una manica arrotolata intorno al manico, che mostrò al Capitano Lennox, proprio come una bambina ferita, e naturalmente il rimedio fu uno soltanto. Margaret si mosse velocemente e in un attimo si prodigò ad aiutarla, sentendosi completamente inadeguata per l’improvvisazione di Edith, considerandola simile all’adattamento di vita d’una caserma.
Dopo quella sera, tutto fu caos finché il matrimonio non terminò.
ii
Rose e spine
Margaret indossava il suo abito da giorno, e si muoveva tranquillamente per la casa con suo padre, che era appena arrivato per assistere al matrimonio. Sua madre era rimasta a casa con una moltitudine di mezze scuse, nessuna delle quali era stata pienamente compresa, tranne che dal Signor Hale, il quale era perfettamente consapevole che tutte le sue argomentazioni in favore d’un vecchio abito di raso grigio, che era a metà strada tra l’antico e il moderno, si erano rivelate inutili; e che, dato che non aveva il denaro per equipaggiare la moglie d’un completo nuovo dalla testa ai piedi, ella sdegnata, si era rifiutata di mostrarsi al matrimonio dell’unica figlia di sua sorella. Se la Signora Shaw avesse intuito il vero motivo per il quale la Signora Hale non aveva accompagnato il marito, avrebbe fatto piovere abiti su di lei; ma erano quasi vent’anni che la Signora Shaw non ricordava la modestia di quando era la Signorina Beresford, e aveva completamente dimenticato tutte le ristrettezze, eccetto l’infelicità derivante dalla disparità d’età nella vita coniugale, della quale poteva conversare anche per una buona mezzora. La carissima Maria aveva sposato l’uomo del suo cuore, solo otto anni più vecchio di lei, con un temperamento dolcissimo e un colore di capelli nero blu che raramente s’incontra. Il Signor Hale era uno dei più deliziosi predicatori che avesse mai udito, e un modello perfetto di parroco. Anche se non era esattamente una deduzione logica nonostante queste premesse, era l’ovvietà secondo la Signora Shaw; ogni volta che le veniva in mente sua sorella pensava: “Sposata per amore, che cosa può desiderare di più da questo mondo la cara Maria?”.
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