75
O madre, o madre, a i dí de la speranza Dal tuo grembo fecondo
Cinque valenti uscieno: ecco, t’avanza Oggi quest’uno al mondo.
L’alma benigna nel sereno viso 80
Splendea di que’ gagliardi, 39
Letteratura italiana Einaudi Giosue Carducci - Giambi ed epodi Come del sol di giugno il vasto riso Sovra i laghi lombardi.
Ahi, ahi! de gli stranier tutte le spade La carne tua gustaro!
85
Ahi, ahi! d’Italia tutte le contrade Del cor tuo sanguinaro!
Qual cor fu il tuo, quando l’estremo spiro, O madre de gli eroi,
Di lui ti rinnovò tutto il martiro 90
Di tutti i figli tuoi!
Or su le tombe taciturne siedi, O donna de i dolori,
E i dí estremi volar sopra ti vedi Come liberatori.
95
Qui cinque addur nuore dovevi a’ nati, Madre gentile e altera;
Cara speme di prole a’ tuoi penati Ed a la patria; e nera
Suoi segni stende per le avite stanze 100
La morte. Ma d’augúri
Rifulgon liete e suonano di danze Le case de’ Bonturi.
Corre ivi a fiotti il vino, e sangue sembra; L’orgia a le fami insulta; 105
De le adultere ignude in su le membra La libidine esulta.
I barcollanti amori, in mal feconde Scosse, d’obliqua prole
40
Letteratura italiana Einaudi Giosue Carducci - Giambi ed epodi Seminan tutte queste serve sponde, 110
Ed oltraggiano il sole.
E il tradimento e la vigliaccheria, Sí come cani in piazza,
Ivi s’accoppian anche: ebra la ria Ciurma intorno gavazza,
115
E i viva urla a l’Italia. Maledetta Sii tu, mia patria antica, Su cui l’onta de l’oggi e la vendetta De i secoli s’abbica!
La pianta di virtú qui cresce ancora, 120
Ma per farsene strame
I muli tuoi: qui la viola odora Per divenir letame.
Oh, risvegliar che val l’ira de i forti, Di Dante padre l’ira?
125
Solingo vate, in su l’urne de’ morti Io vo’ spezzar la lira.
Accoglietemi, udite, o de gli eroi Esercito gentile:
Triste novella io recherò fra voi: 130
La nostra patria è vile.
Gennaio 1870.
41
Letteratura italiana Einaudi Giosue Carducci - Giambi ed epodi XIV.
per le nozze di cesare parenzo
– Superbo! e lui non tocca Gentil senso d’amore:
Motto di rosea bocca
A lui non scende in core.
Ei per la via de gli anni
5
Tutt’i soavi inganni
Gittò, gittò la soma
De le memorie pie;
E con la mente doma
Da torve fantasie,
10
Solitario, aggrondato,
Va pe ’l divin creato.
Amor covava in petto
Al buon veglio di Teo:
In lui l’ira e ’l dispetto 15
Albergo e nido feo,
E la Furia pon l’ova,
E la Musa le cova;
E guizzan viperette
Da i sanguinosi vani,
20
E fischian su le vette
De’ versi orridi e strani, E lingueggiano al sole
Tra rovi di parole. –
E pur (m’udite, o voi
25
Che un dí mi amaste) ancora Dischiude i color suoi
E in mezzo al cor m’odora
42
Letteratura italiana Einaudi Giosue Carducci - Giambi ed epodi Piú soave che pria
Il fior di poesia.
30
E ne vo’ far ghirlande
Per le fronti severe
Ove suoi raggi spande
L’onor et il dovere.
E per le fronti belle
30
Di pudiche donzelle.
O monti, o fiumi, o prati; O amori integri e sani;
O affetti esercitati
Fra una schiatta d’umani
35
Alta gentile e pura;
O natura, o natura;
Da questo reo mercato
Di falsitadi, anelo
A voi, come piagato
40
Augello al proprio cielo
Dal fango ond’è implicata
L’ala al sereno usata.
Dolci sonate e molli
Aleggiate, o miei versi,
45
Qual d’Imetto da i colli
Di roseo lume aspersi
Mormoravan giulivi
Del bel Cefiso a i rivi
Gli sciami de le attee
50
Api, ed allora inchino
Libava a le tre dee
Il tragico divino
43
Letteratura italiana Einaudi Giosue Carducci - Giambi ed epodi Meditando i secreti
Di Colono oliveti.
50
Dolci sonate e puri
De la candida festa
Fra i domestici augúri:
Parenzo oggi a la onesta
Tua legge affida, o amore, 55
Il prode ingegno e il core.
E ride la donzella
A l’amator marito,
Lei che tacita e bella
L’attese, ed a l’ardito
60
Guerrier di nostra fede
Serbò questa mercede.
Oh dolce oblio profondo
De le lotte anelanti!
Oh divisi dal mondo
65
Susurri de gli amanti,
Che l’aura pia diffonde
Tra l’ombre e tra le fronde, Ma in ciel par che gl’intenda Espero amico lume
70
E soave risplenda
Con fraterno costume
A la fronte levata
De la fanciulla amata!
Se non che dietro rugge
75
La marea de la vita,
E l’anima che fugge
Chiama a la via smarrita:
44
Letteratura italiana Einaudi Giosue Carducci - Giambi ed epodi In su l’aspro sentiero
Tornate, o sposi, e al vero.
80
Da i vostri amori, o prode Gioventú di mia terra,
A la forza e a la frode
Esca perenne guerra,
Esca a l’italo sole
85
Una robusta prole;
E il sano occhio nel giorno Del ver fisi giocondo,
E tutto a lei d’intorno
Rida libero il mondo.
90
Non è divino fato
Il dolore e il peccato.
A l’armi, a l’armi, o amore!
Tu puoi, tu sol, cotanto!
Se questa speme in core
95
Io porti, ancora il canto
Da l’anima ferita
Gitterò ne la vita;
E su ’l ginocchio, come
100
Il gladiator tirreno,
Poggiato, io, fra le chiome E nel riarso seno
La fresc’aura sentendo,
Morirò combattendo.
105
4 Giugno 1870.
45
Letteratura italiana Einaudi Giosue Carducci - Giambi ed epodi RIPRESA
XV.
avanti! avanti!
I.
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