Ideazione di Catilina. Con l'aiuto del generoso amico Schulerud, può trasferirsi a Kristiania. Ma qui piuttosto che seguire i corsi della facoltà di medicina a cui si è iscritto, preferisce seguire le lezioni che il poeta e saggista Welhaeven tiene sull'opera drammatica di Holberg.
1850. Sotto lo pseudonimo di Brynjolj Bjarme, e a spese di un amico, stampa il suo primo lavoro teatrale: Catilina. Nella prefazione di questo dramma, scritto sotto l'impressione delle insurrezioni popolari, Ibsen esprime le sue speranze sul futuro della nazione norvegese. Egli lavora anche alla stesura della commedia Norma o gli amori d'un diplomatico (poi ripudiata).
A Kristiania è rappresentato I Normanni (poi intitolato, La Tomba del guerriero).
1851. Ole Bull, creatore del «Norske Theater» di Bergen (il primo teatro borghese, senza legami con la Corte né con i mecenati della nobiltà) invita Ibsen ad assumere l'incarico di «dramaturg» e di direttore. Vi resta fino al 1857, quando a sostituirlo è chiamato Björnstern Björnson.
Si fa promotore insieme a Botten-Hansen (futuro biografo dello scrittore) e ad A.O. Vinje, del settimanale «Andhzimmer» di sapore satirico-rivoluzionario.
1857. Ibsen scrive uno studio Sui canti popolari e la loro importanza per la poesia culturale. In questo saggio egli sostiene la necessità di trarre l'elemento poetico non da cristallizzazioni mitiche sull'epoca popolare, ma da questa stessa direttamente, senza il tramite d'una prima rielaborazione culturale. Nel frattempo s'è fidanzato con Suzannah Thoresen nipote della scrittrice Anna-Magdalena Thoresen (la George Sand scandinava): la sposerà dopo pochi mesi.
1858. Ibsen passa a dirigere il «Norske Theater» di Kristiania. Lotta per un teatro nazionale contro il teatro danese, rappresentato dal «Teatro di Kristiania».
A Kristiania si rappresenta Guerrieri a Helgeland.
1859. Ibsen e Björnson fondano la «Società norvegese degli autori». Ibsen prende parte attiva alla propaganda socialista repubblicana di Marcus Thrane e scrive anche l'abbozzo d'un'opera romantica (anch'essa poi ripudiata): Fieldfuglen.
1860. Col titolo Svanhild prima stesura (poi ripudiata) de La commedia dell'amore.
1862. Finisce la sua collaborazione con il «Norske Theater». Ibsen comincia a pensare al Peer Gynt in forma di poema.
1863. Ibsen chiede lo stipendio di poeta che è invece accordato a Björnson. Chiede allora una indennità per viaggi e gli sono assegnate 1600 corone.
1864. In sei settimane scrive I pretendenti al trono, opera che, nel 1926, sarà messa in scena al «Teatro Reale» di Copenaghen da Edward Gordon Craig, che ne disegnerà anche le scene. Nello stesso anno scoppia la guerra dello Schlesvig-Holstein. Ibsen è per l'intervento scandinavo. Indignato dalla neutralità del suo paese, il 2 aprile parte per l'Italia insieme alla famiglia.
1866. A Roma, Ibsen scrive Brand, concepito in San Pietro. Secondo Scipio Slataper, Brand è il poema della Critica della Ragione pratica di Kant: la rinuncia di Ibsen («Rimane eterno solo ciò che è morto»).
1867. A Ischia concepisce Peer Gynt, terminato poi a Sorrento.
1868. Ibsen si trasferisce a Dresda, dove resta fino al 1874.
1875. È di nuovo a Roma.
1877. Ha notizia della morte del padre.
1879. Una casa di bambola. Il dramma viene scritto ad Amalfi (nuovo soggiorno italiano di Ibsen).
1881.
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