Pensate che la signora Magloire, mentre lavava e spolverava le pareti e il soffitto, ha fatto una scoperta; le nostre camere, che erano tappezzate di vecchia carta imbiancata a calce, non farebbero brutta figura in un castello come il vostro. La signora Magloire ha strappato tutta la carta. Sotto c'era qualcosa. Il mio salotto, dove non ci sono mobili e che noi usiamo per stendere la biancheria dopo il bucato, è alto quindici piedi, lungo e largo diciotto, e ha un soffitto che un tempo era stato dipinto con dorature e travicelli come i vostri. Quando qui c'era l'ospedale lo avevano coperto con una tela. E poi delle boiseries dei tempi delle nostre nonne. Ma bisogna vedere la mia camera. La signora Magloire ha scoperto, sotto dieci strati di carta, degli affreschi che, se non sono buoni, sono certo passabili. C'è Telemaco fatto cavaliere da Minerva, ancora lui nei giardini... dei quali mi sfugge il nome. Insomma quelli dove le dame romane si recavano una notte sola. Che altro dirvi? Ci sono dei romani, delle romane (qui una parola illeggibile), e tutto il seguito. La signora Magloire ha ripulito tutto e quest'estate riparerà qualche piccolo guasto, rivernicerà tutto e la mia camera sarà un vero e proprio museo. Ha pure trovato in un angolo del granaio due consoles di legno, di tipo vecchiotto. Per rindorarle ci hanno chiesto due scudi da sei franchi; meglio dare questi soldi ai poveri. Peraltro sono proprio brutte e mi piacerebbe molto di più un tavolo rotondo in mogano.
«Sono sempre molto felice. Mio fratello è così buono. Dona tutto quello che ha ai poveri e ai bisognosi. Siamo un poco in imbarazzo. L'inverno in questo paese è molto brutto e dobbiamo ben fare qualcosa per i poveretti. Noi, bene o male, abbiamo di che far luce e riscaldarci. E sapete che queste sono grandi comodità.
«Mio fratello ha le sue abitudini. Dice che un vescovo deve essere così. Pensate che la porta di casa non viene mai chiusa. Chi vuole entra, e va direttamente da mio fratello. Non ha paura di niente, neanche di notte. È il suo coraggio, dice lui.
«Non vuole che né io né la signora Magloire ci diamo pensiero per lui. Si espone a tutti i pericoli e non vuole che neppure abbiamo l'aria di accorgercene. Bisogna saperlo capire.
«Esce con la pioggia, cammina nell'acqua, si mette in viaggio in pieno inverno. Non ha paura del buio, delle strade equivoche, dei brutti incontri.
«L'anno scorso se ne è andato tutto solo in un paese di briganti.
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