Di Gesù Cristo.

Nota 3. Anche il Fattore, come dice il “Prologo generale”, era un artigiano e faceva il falegname.

(*). “Il Racconto del Mugnaio” appartiene al genere dei “fabliaux” francesi, ma non si può far risalire ad una fonte precisa. Si tratta probabilmente della sovrapposizione e fusione di due di questi antichi “fabliaux” andati perduti. Il “Racconto” si compone infatti di due episodi che procedono parallelamente: la burla d’un vecchio credulone e la beffa d’un giovane innamorato. Riscontri e analogie si trovano anche in novelle tedesche e italiane, ma non in data anteriore a quella in cui il “Racconto” fu composto intorno al 1390).

Nota 4. Famoso manuale d’astrologia, opera di Tolomeo.

Nota 5. Strumento che serviva a misurare l’altezza del sole e per altre osservazioni astronomiche. Sul suo uso il Chaucer compilò un lungo trattato in prosa, “A Treatise on the Astrolabe.

Nota 6. La preghiera dell’angelo alla Vergine durante l’Annunciazione.

Nota 7. La zecca era allora nella Torre di Londra.

Nota 8. Nei dintorni di Oxford, dov’era un’abbazia di agostiniani, Nota 9. Proprio il santo di Canterbury, alla cui tomba è diretto il pellegrinaggio.

Nota 10. Assalonne, il ribelle figlio di Davide, veniva ricordato, per i suoi biondi capelli, come l’uomo più bello del mondo, accanto a Salomone il più sapiente e a Sansone il più forte. Subito dopo il nome, infatti, la capigliatura è la prima cosa sulla quale si richiama l’attenzione, nel presentare la figura di questo gagà rurale.

Nota 11. Gli intagli sulle tomaia delle scarpe erano di gran moda.

Nota 12. Spesso i sagrestani recitavano nelle sacre rappresentazioni e la parte di Erode era una delle più ambite.

Nota 13. Patrona di Oxford.

Nota 14.