Il capitolo VII, specialmente nella seconda parte, è considerevolmente rimaneggiato.

Sarebbe inutile entrare singolarmente nei particolari dei cambiamenti parziali del testo, che spesso sono soltanto stilistici: essi si estendono a tutto il libro. Tuttavia, ora, rivedendo la traduzione francese che esce a Parigi, trovo che molte parti dell'originale tedesco avrebbero richiesto, qua una rielaborazione più energica, là una maggiore correzione stilistica, o anche una eliminazione più accurata di sviste occasionali. Ma è mancato il tempo, perché soltanto nell'autunno del 1871, nel bel mezzo di altri lavori urgenti, ebbi la notizia che il libro era esaurito e che la stampa della seconda edizione doveva cominciare già nel gennaio del 1872.

La comprensione che il Capitale ha trovato rapidamente in vaste sfere della classe operaia tedesca è la miglior ricompensa del mio lavoro. Un uomo che economicamente rappresenta il punto di vista borghese, il signor Mayer, fabbricante viennese, ha giustamente mostrato in un opuscolo uscito durante la guerra franco-tedesca che il grande senso teorico che veniva considerato patrimonio. ereditario tedesco, è stato completamente smarrito dalle cosiddette classi colte della Germania, e invece torna a rivivere nella sua classe operaia.

Fino ad ora l'economia politica è rimasta in Germania una scienza straniera. Gustav von Guelich in Esposizione storica del commercio, delle arti e mestieri, ecc., e particolarmente nei due primi volumi dell'opera, editi nel 1830, ha già esaminato in gran parte le circostanze storiche che hanno impedito da noi lo sviluppo del modo di produzione capitalistico, e quindi anche l'edificazione della moderna società borghese. Mancava dunque l'humus dell'economia politica. E questa venne importata come merce finita dall'Inghilterra e dalla Francia; i professori tedeschi di economia politica rimasero scolari. L'espressione teorica di una realtà forestiera si trasformò fra le loro mani in una raccolta di dogmi, interpretati da loro nel senso del mondo piccolo-borghese che li circondava: quindi malamente interpretati. Non potendosi reprimere del tutto il sentimento d'impotenza scientifica e il disagio prodotto dalla coscienza di dover sdottorare su un argomento di fatto estraneo, si cercò di nasconderli sotto il fasto dell'erudizione di storia e di letteratura, o frammischiandovi materiali estranei, presi a prestito dalle cosiddette scienze camerali: e questo guazzabuglio di cognizioni è il purgatorio per il quale deve passare il candidato di belle speranze che si appresta a entrare nella burocrazia tedesca.

In Germania la produzione capitalistica si è rapidamente sviluppata dopo il 1848, ed oggi è già nella prima fioritura delle sue frodi. Ma ai nostri specialisti la sorte è rimasta avversa come prima. Finché potevano fare dell'economia politica senza preoccupazioni, nella realtà tedesca mancavano le condizioni economiche moderne. Quando nacquero queste condizioni, la loro nascita avvenne in circostanze che non permettevano e non permettono più, entro l'ambito visuale borghese, di studiare spregiudicatamente quelle condizioni. L'economia politica, in quanto è borghese, cioè in quanto concepisce l'ordinamento capitalistico, invece che come grado di svolgimento storicamente transitorio, addirittura all'inverso, come forma assoluta e definitiva della produzione sociale, può rimanere scienza soltanto finché la lotta delle classi rimane latente o si manifesta soltanto in fenomeni isolati.

Prendiamo l'Inghilterra. La sua economia politica classica cade nel periodo in cui la lotta fra le classi non era ancora sviluppata. Il suo ultimo grande rappresentante, il Ricardo, fa

infine, consapevolmente, dell'opposizione fra gli interessi del classi, fra salario e profitto, fra il profitto e la rendita fondiaria il punto di partenza delle sue ricerche, concependo ingenuamente questa opposizione come legge naturale della società. Ma in tal modo la scienza borghese dell'economia era anche arrivata al suo limite insormontabile. Ancora mentre il Ricardo viveva, e in contrasto con lui, le si contrappose la critica, nella persona del Sismondi2.

L'età seguente, dal 1820 al 1830, è contraddistinta in Inghilterra dalla vivacità scientifica nel campo dell'economia politica Fu il periodo tanto della volgarizzazione e diffusione della teoria ricardiana, quanto della sua lotta contro la vecchia scuola. Si celebrarono splendidi tornei. Le imprese allora compiute sono poco conosciute sul continente europeo perché la polemica è dispersa in gran parte in articoli di riviste, scritti occasionali e pamphlet. Il carattere spregiudicato di quella polemica - benché la teoria ricardiana vi serva già, eccezionalmente, anche come arme offensiva contro l'economia borghese - si spiega con le circostanze del tempo. Da una parte, anche la grande industria stava appena uscendo dall'infanzia, com'è provato già dal fatto che essa apre il cielo periodico della sua vita moderna soltanto con la crisi del 1825. Dall'altra parte, la lotta delle classi fra capitale e lavoro era respinta nello sfondo, politicamente per la discordia fra governi e l'aristocrazia feudale schierati attorno alla Santa Alleanza, e la massa popolare guidata dalla borghesia, economicamente per la contesa fra capitale industriale e proprietà fondiaria aristocratica, celata in Francia dietro l'opposizione piccola proprietà e grande proprietà fondiaria, apertamente scoppiata in Inghilterra dopo le leggi sui grani. La letteratura economica inglese di questo periodo rammenta il periodo d'entusiasmo aggressivo per l'economia politica in Francia dopo la morte del dottor Quesnay: ma solo come l'estate di San Martino rammenta la primavera. Col 1830 subentrò la crisi che decise una volta per tutte.

La borghesia aveva conquistato il potere politico in Francia e in Inghilterra. Da quel momento la lotta fra le classi raggiunse, tanto in pratica che in teoria, forme via via più pronunciate e minacciose. Per la scienza economica borghese quella lotta suonò la campana a morte. Ora non si trattava più di vedere se questo o quel teorema era vero o no, ma se era utile o dannoso, comodo o scomodo al capitale, se era accetto o meno alla polizia. Ai ricercatori disinteressati subentrarono pugilatori a pagamento, all'indagine scientifica spregiudicata subentrarono la cattiva coscienza e la malvagia intenzione dell'apologetica. Eppure perfino gli importuni trattatelli che l'Anti-Corn Law League, con i fabbricanti Cobden e Bright in testa, lanciò per il mondo, offrivano un interesse se non scientifico almeno storico, con la loro polemica contro l'aristocrazia fondiaria.