Il Fato però fu pietoso, giacché tre minuti prima che Philipps ritornasse con la Una grande ombra oscurò il suolo ai suoi piedi; uno strepito come di qualche risposta, Mabel stessa entrava nella stanza, alquanto pallida, ma sorridente.

cosa che si squarcia attraversò l’aria, seguito da un boato simile all’ansar di un

- Cristo!… - esclamò Oliviero; e diede in un forte singhiozzo balzando dalla gigante; e, mentre ella si arrestava sbalordita, con nuovo fracasso pari a quello di sedia.

mille caldaie sfracellate, un oggetto enorme piombò davanti a lei, sul pavimento Poco ella aveva da raccontare non essendo pubblicata finora alcuna relazione del di guttaperca riempiendo la metà del piazzale, contorcendo nella parte superiore disastro; si diceva però che le ali, da una parte, avevano cessato affatto di le grandi ali che turbinavano e battevano l’aria quali braccia di estinti orrendi funzionare. Descrisse tuttavia quell’ombra, indi il sibilo… il crollo… poi tacque.

mostri; mentre grida umane si levavano da ogni parte ed incominciava quasi

- Ebbene, mia cara?… - le domandò Oliviero sedendole accanto ancora pallido e istantaneamente un formicolìo di vite spezzate.

prendendole la mano.

Prima di rendersi ragione dell’accaduto, Mabel si senti spinta in avanti come da

- Ma non sai che c’era un prete?.. - disse Mabel; - lo avevo visto anche prima alla una pressione violenta, finché tremando in tutta la persona, venne ad imbattersi stazione.

in qualche cosa di simile al corpo sfracellato di un uomo che mandava gemiti, Oliviero sorrise nervosamente.

disteso ai suoi piedi.

- Ed era là, inginocchiato, con il suo crocifisso, prima ancora che giungessero i Nel linguaggio articolato che veniva da quel corpo, ella sentì ben distinti i nomi medici. Ma, mio caro, è proprio vero che la gente crede tutte queste cose?

di Gesù e di Maria, poi una voce sussurrarle improvvisamente:

- In fede mia, si immaginano di crederle, per lo meno!

- Mi lasci passare, signora; sono un prete.

- Il fatto fu così… così inaspettato; e nondimeno egli era là come se lo avesse presentito. Ma, Oliviero, come è possibile che le credano?

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- Gli è che gli uomini si adattano a creder tutto, purché vengano avvezzi di

- Tu hai ragione, mio caro! no… non è vero! Ma come può crederci quel prete, buon’ora.

che sembrava così intelligente!

- E quell’uomo, voglio dire il morente, anche lui, sai, ci credeva! Me lo dicevano i

- Ecco, amor mio; se ti avessero detto fin dalla culla che la luna è una forma di suoi occhi - Mabel si tacque.

cacio fresco e fino ad ora te lo avessero ripetuto ogni giorno, non penseresti mica

- Cara, ebbene?

a crederlo adesso! Eppure in cuor tuo tu credi che i veri preti siano i ministri

- Oliviero, che cosa dici tu alla gente, quando muore?

della euthanasia senza dubbio!

- Che cosa dico? ma nulla! che cosa vuoi che dica? Del resto, non ho memoria Mabel, soddisfatta si alzò sorridente.

d’aver veduto morire alcuno.

- Oh! Oliviero, come conosci bene tu il segreto della consolazione e del conforto!

- Neppure io, fino ad oggi - replicò la giovine con un leggero brivido - Quelli Quanto ti sono grata! Però bisogna che mi ritiri: mi sento ancora tutta tremante!

della euthanasia si misero subito all’opera.

Attraversando la stanza si arrestò all’improvviso, e mostrò una scarpa.

Qui Oliviero le strinse con tenerezza la mano.

- Come mai?… - incominciò con voce mancante.

- Gioia mia, che cosa orribile deve essere stata? tu tremi ancora!

La scarpa aveva una macchia strana color di ruggine.

- Ma no… Ascoltami: se avessi avuto qualche cosa da dire a quei morenti, Oliviero, veduta Mabel rifarsi pallida, corse subito a lei.

gliel’avrei detta volentieri: stavano proprio davanti a me. Avrei voluto, ma mi

- Mia cara, fatti coraggio!

accorsi di non aver nulla; né mi sarebbe stato possibile mettermi a parlare a loro Essa lo guardò come per dargliene prova, ed uscì.

della umanità!

Ritiratasi Mabel, Oliviero rimase per qualche momento lì, dove essa lo aveva

- Cara mia, è una cosa ben triste, ma non devi angustiarti troppo; tutto è passato lasciato. Dio mio! come era felice! E qual vita sarebbe ora la sua senza quella ormai.

creatura? Nemmeno poteva pensarvi. La aveva conosciuta giovinetta sette anni

- E per loro… è dunque tutto finito?

prima, e dopo un anno di matrimonio le era apparsa come un essere necessario

- Ma sicuro!…

al compimento della sua esistenza. Certo, il mondo anche senza di lei avrebbe Mabel strinse alquanto le labbra, poi sospirò.