Mi ricordo quella volta in cui mi chiesero… - Era in vena di reminiscenze e aveva voglia di parlare, ma quando si accorse che la lancetta dell’orologio era sulla mezza si alzò e lasciò del denaro sul tavolo.

- Non seguirmi, Taylor - ordinò al compagno in tono deciso e sinistro, e il signor Taylor, che era in preda alla curiosità e avrebbe voluto giudicare personalmente l’aspetto del visitatore di Hale, cambiò saggiamente idea.

Non c’era nessuno fuori dal club, quando il capitano Harvey Hale uscì sulla strada, ma sul lato opposto vide un uomo che passeggiava lentamente avanti e indietro, e la cenere incandescente del sigaro che teneva fra le labbra lo convinse che era proprio l’agente che stava cercando, perché i sigari erano poco usati dai marinai, a eccezione degli americani e degli scandinavi. Dopo un attimo di esitazione, il capitano attraversò la strada, dirigendosi verso lo straniero, che si girò e gli venne incontro.

- Siete il capitano Hale? Io sono l’uomo che stavate aspettando. Volete fare due passi con me?

Hale gli lanciò un’occhiata incuriosita. Niente nell’aspetto di quell’uomo suggeriva l’idea di un pericolo imminente. - Dove andiamo? - chiese borbottando.

- Superiamo la ferrovia e dirigiamoci verso North Woolwich.

Fu lui a decidere il percorso e raggiunsero il rettilineo al di là della fabbrica di zucchero, incontrando solo pochissime persone troppo preoccupate dei loro affari per accorgersi del grosso capitano e del suo compagno.

- Questo posto va bene - disse l’uomo, fermandosi fra due lampioni. -

hale, voi siete senza un soldo; siete appena uscito di prigione e avete tutta l’aria di doverci tornare presto, se non troverete subito un altro ingaggio su una nave. Sarò sincero, capitano, e spero che lo sarete anche voi. Avete subito un processo a Calcutta per aver ucciso un giovane mozzo e c’era anche il sospetto che aveste accettato duecento sterline dal patrigno del ragazzo per portare a termine quell’incarico. La giuria non si mise d’accordo e riusciste a evitare una condanna. Se avete fatto quel lavoretto per duecento sterline, dove siete disposto ad arrivare se ve ne offro cinquemila?

Edgar Wallace

16

1993 - Il Segno Del Potere

- All’inferno… e anche ad attraversarlo - rispose con prontezza Haley. -

chi devo uccidere?

Lo straniero rise. - Amico mio, questa è una domanda terribile, abbastanza facile da porre, ma a cui è veramente molto difficile rispondere.

- Preferirei non dover tornare in prigione, se posso evitarlo - borbottò quell’uomo dalla corporatura enorme. - Non è la vita che fa per me.

Affidatemi qualsiasi lavoro… contrabbando di alcolici… - si fermò in attesa di una conferma, ma lo straniero scosse la testa.

- Non sono interessato al contrabbando - spiegò l’uomo, e Hale fu preso alla sprovvista.

- Non ho preconcetti sul genere di lavoro - sbottò alla fine. - Datemene uno qualsiasi che garantisca un guadagno di cinquemila sterline e niente riuscirà a fermarmi. Sono sicuro di quello che vi sto dicendo. Ho sempre mantenuto fede alla parola data. Guardate come mi sono comportato quando è affondata la nave. Avrei potuto far condannare il proprietario a vent’anni di carcere, ma ho preferito tacere. Eppure quando stamattina sono andato da lui a chiedergli un po’ di denaro, ha minacciato di chiamare la polizia.

- Siete andato dal proprietario, stamattina, per ricattarlo - lo interruppe l’altro con freddezza.