- E, Benson - lo trattenne Clive, mentre l’uomo stava uscendo dalla stanza - i miei sigari sono scomparsi a una velocità folle. Per favore, ordinatemene un centinaio di quelli di tipo più economico. Che non siano comunque sigari cattivi… e che siano anche di vostro gusto.

- Sì, Milord. - Benson era rimasto indifferente, senza scusarsi e senza mostrarsi offeso. Aveva visto il dottor Laffin infilarsi in tasca una manciata di sigari l’ultima volta che era stato chiamato, ma non era il caso di riferire i misfatti di un ospite.

3.

L’agenzia di pubblicità Pawter

Edgar Wallace

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1993 - Il Segno Del Potere

Nell’ampio vocabolario di Pawter, presidente, direttore e tesoriere della Pawter Intensive Publicity Service (familiarmente chiamata Pips) non esisteva la parola modestia.

- Quello che la maggior parte delle persone considera modestia è soltanto il desiderio che l’origine di ogni notizia lusinghiera sul loro conto apparsa sulla stampa non sia attribuibile a loro. La modestia è solo la paura del ridicolo. E quello di cui parlo è dimostrato da ogni intervista che appare sui giornali. Quando qualcuno dice: “Vorrei evitare di parlare di me stesso”, vuole semplicemente dire che preferirebbe che lo facesse qualcun altro; preferirebbe limitarsi a fare delle piccole correzioni, di modo che, quando il giornalista scrive che quell’uomo ha ucciso cinque leoni, lui stesso possa intervenire per precisare che si è trattato di sei. La modestia…!

- Questo concetto l’hai desunto dalle tue letture enciclopediche o è una semplice esposizione della tua filosofia? - intervenne un giovane uomo tranquillo, che in quel momento era il solo ascoltatore di Pawter. - Se si tratta di una lettura, ne sono stupefatto; se è un semplice acriomatico…

- Un cosa? - domandò Pawter esterrefatto.

- Un acriomatico. Una parola che ne richiama un’altra. Ripensa ad Aristotele… perché dobbiamo dimenticarci di lui? Come ti stavo dicendo, se stai cercando di esercitarti per un discorso da tenere a un pranzo al Rotary, fallo pure. Sono il tuo assistente, sottopagato e sfruttato, ma fedele nonostante tutto. Il discorso era partito dalla collaborazione fra la signorina Betty Carew e la nostra agenzia. Preferisco ricordartelo, in caso te ne fossi dimenticato.

Il signor Pawter fece compiere un giro alla poltrona e guardò da sopra gli occhiali. Nel fare quel movimento, si chinò mettendo in mostra la testa quasi completamente calva. - Sei pazzo? - chiese gentilmente… così gentilmente, che avrebbe potuto apparire davvero un individuo cortese, desideroso di non risvegliare le tendenze omicide che albergavano allo stato latente nell’intimo del suo ascoltatore.

- Non sono pazzo, ma ho ormai raggiunto la soglia della follia - gli rispose Bill Holbrook. - Ma questo discorso cos’ha a che vedere con la modestia? E, già che ci siamo, come si può riuscire a ideare una pubblicità per Gro-Kwi… un prodotto che ridona ai capelli la loro bellezza naturale con un’idea come questa?ck Gioventù riconquistata per i follicoli stanchi!

È intanto tu fai il predicatore!

- Mai in vita mia - intervenne con voce fremente - avrei immaginato che Edgar Wallace

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1993 - Il Segno Del Potere

un mio dipendente avrebbe osato parlarmi come hai fatto tu oggi. Avrei tutto il diritto di licenziarti in tronco. Non so cosa mi trattenga dal farlo!

Bill Holbrook prese una sedia, estrasse dalla tasca un paio di occhiali con la montatura d’osso, se li sistemò sul naso e fissò come un gufo il suo datore di lavoro. Bill aveva ventitré anni e un aspetto piuttosto gradevole, a parte il naso decisamente storto. Aveva praticato il foot-ball e in passato un grande giocatore internazionale si era servito della sua faccia come piazzola di lancio. - Te lo spiegherò io, papà Pips - intervenne con aria solenne.