Disapprovi?
- Scusami - esclamò Maxell. - Non sapevo che te la fossi presa tanto a cuore. No, credo che tu abbia fatto un’ottima azione. Ma ai giorni nostri, non ci si aspetta certo…
- Beato chi non si aspetta niente, Maxell - sentenziò Cartwright - perché non sarà mai deluso. Non credo che il proprietario, chiunque sia, possa essere minimamente interessato alla faccenda… è quel furfante dì suo figlio che licenzierà l’adorabile José.
Quel pomeriggio i due uomini ebbero un colloquio alla periferia della città con un musulmano abbigliato in maniera molto semplice, che li aveva avvicinati in modo tanto furtivo che se qualcuno lo avesse preso per un criminale non sarebbe stato da biasimare. Agli occhi dei divini reggenti del Marocco, era qualcosa dì più dì un criminale, essendo un emissario dì El Mograb, il Pretendente. Vi era una taglia sulla testa del messaggero, e la sua cautela era quindi giustificata. Portava una lettera dì El Mograb per Cartwright, che conteneva buone nuove.
Maxell e il suo compagno erano usciti presto quel pomeriggio e avevano atteso il corriere per ben due ore sotto un sole cocente. Da uomo dì legge qual era, il fatto dì civettare con il nemico del Sultano non lo inquietava, conoscendo troppo la storia del Paese per preoccuparsi del Sultano o del Pretendente. Il regno del Sultano, contraddistinto dalla turbolenza del popolo e dall’indulgenza del monarca verso se stesso, era già segnato. Lo zio del Sultano, El Mograb, il Pretendente al trono che aveva la dote innata del capo ed era alla testa dì un esercito ben armato dì settemila soldati, stava solo aspettando il momento più adatto per colpire. Absul, dal canto suo, con le sue automobili e il letto d’ottone, le sue stupidaggini e i suoi Edgar Wallace
15
1922 - Il Segreto Della Miniera
fronzoli, sarebbe scomparso nel limbo riservato in particolare ai reggenti stravaganti e instabili.
Le notizie dì El Mograb erano buone. Riconfermava la concessione che uno dei suoi sceriffi aveva rilasciato a suo nome, e conteneva un messaggio in arabo infiorettato… un messaggio all’uomo che gli aveva procurato 1 fucili necessari all’attuazione del suo piano.
- Mi torna nuovo - esclamò Cartwright mentre ritornavano in città. - Non sapevo che contrabbandassi armi, Maxell, o che fossi in rapporti tanto amichevoli con El Mograb.
- El Mograb mi piace - confermò Maxell. - È uno dei tanti musulmani che mi hanno colpito favorevolmente. Non devi dimenticare che vengo in Marocco sin da quando ero ragazzo e che conosco personalmente quasi tutti i capi. Conoscevo bene il fratello dì El Mograb che rimase ucciso a Tetuan e, ai tempi in cui era favorito nei circoli dì Corte, mi riceveva a Fez.
- Che valore ha la parola del Pretendente? - chiese Cartwright con disinvoltura.
- Vale tutti i contratti dì questa terra - rispose l’altro con enfasi. - Ritengo che tu possa procedere tranquillamente con il tuo piano.
Cartwright annuì. - Torno a Londra per raccogliere il denaro necessario -
spiegò. - Ci serviranno in tutto un paio dì milioni, ma per cominciare ce ne basterà meno. Ti consiglierei dì partecipare al mio piano, Maxell. Non hai niente da perdere, sarai il primo a trarne vantaggio.
1 comment