Se fosse diretto al figlio o a Ferreira, difficile dirlo, ma Ferreira fu pronto a subire. A metà cena, Brigot divenne più umano.

- Ci saranno sempre dispute a causa delle donne, mio buon José, ed è compito tuo essere diplomatico - esclamò. - Mio figlio è uno sciocco; del resto tutti i giovani lo sono. Perché poi dovresti trascurare i miei interessi, se Emanuel è più stolto che mai? Proprio questa settimana intendevo recarmi a Tangeri con il rappresentante dì una prosperosa società che desidera acquistare il mio terreno.

- Lo stesso senor dì prima? - chiese interessato José che non soltanto era direttore del teatro dì Tangeri, ma era anche il rappresentante della piccola e arrugginita società dì estrazione dell’oro che Brigot aveva costituito.

Edgar Wallace

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L’altro annuì. - Lo stesso maledetto inglese - rispose.

Del tutto inconsapevole del fatto che il suo principale stesse maledicendo il medesimo uomo da lui maledetto poco tempo prima, l’ometto sorrise con aria comprensiva.

- Anch’io ho un odio particolare per gli inglesi - disse. - Con che insolenza ti trattano!

Per un po’ dì tempo Brigot rimase seduto in silenzio, poi si asciugò la bocca con il tovagliolo, trangugiò un bicchiere dì vino, e con un dito fece segno al suo compagno dì avvicinarsi dì più. - Tra un giorno, o forse due, ti rispedirò a Tangeri - disse. - Il teatro… bah! - proseguì con sdegno. -

Persino un asinaio saprebbe mandarlo avanti! È la miniera che mi interessa.

- La miniera? - ripeté l’altro con un certo stupore.

Così tanto tempo era passato da quando era stato fatto il primo scavo, così tanto da quando le speranze dì Brigot erano sfumate, che ormai per riferirsi alla proprietà non si usava più la parola “miniera”.

- Il mio inglese vuole comprarla - si confidò Brigot. - Il caso vuole che io abbia saputo che l’uomo ha acquistato i terreni vicini, e mi ha già fatto un’offerta. Un’offerta! Pagherà il mio prezzo, José! - continuò annuendo, mentre si stuzzicava i denti. - E sarà un prezzo consistente, perché è necessario che io abbia denaro.

José non chiese la cifra, ma il suo padrone gli evitò l’ansia del dubbio.

- Cinque milioni dì pesetas - gli confidò. - Per questo prezzo la proprietà sarà venduta, sempre che, nel frattempo, non troviamo 1 oro, amico mio.

José sorrise debolmente, circostanza che sembrò innervosire il suo compagno.

- Sei uno stupido! - esclamò Brigot con irritazione. - Non hai cervello!

Sei convinto che sia una cifra irragionevole? Aspetta e vedrai!

Quando il suo dipendente terminò la cena, Brigot lo congedò con fare perentorio. Aveva un giro dì telefonate e varie visite da fare, e malgrado potesse discutere a pranzo con l’ometto senza perdere il suo prestigio, non aveva alcun desiderio dì portarlo con sé nei luoghi che frequentava.

Fu all’Abbey, in quel prezioso orario durante il quale il prezzo del vino va alle stelle e il massimo dell’eleganza parigina si riunisce nel bar più alla moda, che Brigot, ormai raggiunto uno stadio dì allegria, notò un’incantevole creatura. Brigot vide la ragazza e il suo cavaliere a uno dei tavoli e riconobbe in quest’ultimo un famoso uomo dì mondo. Costui Edgar Wallace

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intercettò il suo sguardo e gli si fece incontro.