Sono d’accordo con te - proseguì dopo un attimo - un uomo come me dovrebbe sposarsi. E sposarsi bene. Potrei dare a una donna una buona posizione sociale, ma deve essere la donna giusta. Certe volte la mia situazione mi dà da pensare. Sto invecchiando, presto compirò quarantasette anni, e ogni giorno che passa è un giorno perso. Dovrei essere sposato, ma non posso permettermi una moglie. È una mascalzonata, parlare dì denaro riferendosi al matrimonio, eppure, chissà perché, non riesco a pensare ad altro… ogni qualvolta quel pensiero si fa strada nella mia mente vedo un’immaginaria bellezza seduta su un sacco d’oro! - Rise fra sé e sé. - Torniamo indietro - esclamò - questo posto riesce sempre a darmi i brividi. Qualcosa nell’oscurità passò accanto a loro con mosse pesanti, una mastodontica bestia puzzolente, e una voce gutturale grido in arabo: - Attenzione!
- Cammelli! - motteggiò Cartwright. - Trasportano la merce in città per il mercato del mattino. La notte è ancora giovane, Maxell. Andiamo fino al teatro.
Edgar Wallace
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1922 - Il Segreto Della Miniera
- Il teatro? - chiese Maxell. - Non sapevo neppure che il teatro fosse aperto.
- È detto teatro soltanto per cortesia - spiegò Cartwright - ma la gente del posto lo chiama circo. È un’ampia struttura dì legno in riva al mare…
- Lo conosco, lo conosco - lo interruppe Maxell. - Che cosa rappresentano? Le uniche persone che vi abbia mai visto erano artisti spagnoli… e pessimi artisti, oltre tutto.
- C’è una sorpresa per te. È una compagnia inglese, o meglio, una compagnia con alcuni numeri dì varietà in inglese - esclamò Cartwright. -
Potrebbe andarci peggio… a me, per lo meno - aggiunse con fare sinistro.
Quella sera c’era qualche rado spettatore. Cartwright entrò in uno dei palchi aperti e il suo compagno si accoccolò in un angolo a fumare. Una donna abbigliata in modo pacchiano cantava una spassosa canzone in spagnolo, dì una comicità francamente sconveniente. C’erano anche un giocoliere e un uomo con alcuni cani ammaestrati, poi fu annunciata “Miss O’Grady”.
- Inglese - esclamò Cartwright, rivolgendo la propria attenzione allo spettacolo.
- Potrebbe anche essere irlandese - interloquì Maxell.
La sfiatata orchestrina suonò alcune battute e la ragazza entrò in scena.
Era carina, non vi era alcun dubbio al proposito, e dì una bellezza che soddisfaceva entrambi. Poteva essere inglese o americana, poiché la canzone che cantò era in un francese a cui entrambi erano avvezzi.
- È orribile vedere una ragazza inglese in un posto così e in una compagnia come questa - dichiaro Maxell.
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